La nuova squadra

La nuova squadra

Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


giovedì 20 novembre 2008

In letargo? Non se ne parla ……

Un mese!!!! Roba da crisi di astinenza con tanto di ululati alla luna.
Era esattamente un mese che Valchiria dormiva nel suo angolino al caldo: bisogna riposare, hai fatto troppe gare quest’anno, alla tua età non devi esagerare altrimenti viene il mal di schiena….
A stare ad ascoltare tutti mi sento una vecchia bacucca da mettere in una casa di riposo che deve assolutamente appendere la bike al chiodo.
Ma stiamo scherzando?
L’ultima gara è stata la 6 ore Morenica a Vialfrè ( To ) il 19 ottobre scorso, il giorno dopo scarico un paio di ore e poi il nulla assoluto; il lavoro mi ha portato oltr’alpe per due fiere ma le gambe reclamavano e tutto quel star seduti, su e giu dagli aerei….
Oggi finalmente un giorno tutto per me o quasi: una bella giornata e all’una non c’è assolutamente niente che possa trattenermi, infilo le scarpette e via in bici.
La Riserva delle Torbiere sembra un altro mondo con i colori dell’inverno, poche foglie e quelle poche sul sentiero a fare da cuscinetto alle ruote smorzandone il rumore, attutendo anche quel fruscio che di solito mi accompagna nelle scorribande tra i campi.
Non ci sono più gli animali che, di solito, scappano al mio passaggio, hanno freddo e se ne stanno rintanati o sono volati al caldo fino alla prossima primavera: beati loro, fa un freddo!!
Un mese senza pedalare mi sembra un eternità e le gambe me lo confermano, mi stanco prestissimo ed in salita faccio parecchia fatica ma poi tutto rientra nella normalità, basta andare piano e le salite si affrontano e vincono, le discese si fanno magari non a manetta ma si scende.
E’ cosi gratificante veder scorrere ai lati dei sentieri i campi e le cascine, il vedere i contadini che preparano le viti all’inverno e mi salutano sollevando la mano e con un sorriso; quante volte mi hanno vista passare e quante volte ho chiesto loro dell’acqua perché la borraccia era vuota e mi chiedono ora se non ho freddo, se i ciclisti non vanno in letargo fino a primavera o se pedalano tutto l’inverno…
Credo che il sorriso dipinto sulla mia faccia risponda loro senza bisogno di parlare.
Incontro altri come me che, incuranti del freddo, pedalano sui sentieri della Gimondi ed il saluto nasce spontaneo tra i componenti di questa tribù a cui non tarpi le ali, anzi le ruote, neppure durante l’inverno.
Due ore solamente ma come si sta bene.
Torno a casa e dopo una doccia bollente decido che io in letargo non ci vado proprio e, tempo permettendo, gironzolerò per la mia Franciacorta in lungo ed in largo e magari scoprirò ancora qualche sentiero e proverò a seguirlo per scoprire dove andrà a finire.
Kathy Pitton