La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

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Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


mercoledì 20 luglio 2022

Idroswim

 E' passato un pò di tempo dall'ultima volta che ho pubblicato qualcosa su questa pagina.

Non per mancanza di voglia no, di viaggi ne ho fatti parecchi, posti nuovi o città già visitate, ma forse sta venendo meno la voglia di rendere partecipe quel piccolo gruppo di persone che mi seguiva, che leggeva le stupidate che facevo, che ne sorrideva con me.

La salute zoppica, invecchio e  sembra che il tempo mi scappi via velocemente, scandendo un tic tac sempre più veloce. Due anni tra Covid e menate varie, una guerra scatenata al di la dei confini, siccità che tiene tutti in scacco specialmodo la campagna, ogni tre per due capita qualcosa di strano, il governo che di governare non ha più voglia, etc. etc.

Mi balena l'idea di fare qualche cosa di nuovo, tipo la traversata di qualche lago che non ho mai fatto ed ecco ad scorrere le date del Nobile dei Laghi, trovo qualcosa che mi ispira ed è vicino come il lago d'Idro.

Quante gare in mtb da quelle parti anni fa, le mie prime 24h endurance, la Conca d'oro, le gare al Motopark del Galaello... bei ricordi anche se mi intristisco ogni volta pensando a come stavo, alle risate in bici che non ci sono più, agli amici di allora persi per strada poco alla volta.

Comunque mi iscrivo e vada come vada. Allenamento poco ed in piscina, la sera da sola nel lago non mi fido più di tanto. la gara è su un miglio oppure la corta, mezzo miglio appunto.

Si parte alle 7 del mattino, un ora ed un quarto di viaggio ed eccolo il laghetto. La frazione di Crone ha gia tutto pronto, tanti nuotatori gia presenti al ritiro del pacco gara e della boa numerata.

Riesco a trovare uno dei responsabili, li avevo già avvisati della mia sordità ma preferisco ribadirlo. Non necessito di assistenza ma voglio che sappiano che, nel caso fosse necessario chiamarmi, senza protesi , in acqua, non sento nulla.


piano piano si avvicinano le 11 e l'ora della partenza. ce tanto vento, tanto forte da spostare le boe giganti che indicano le svolte del percorso corto/lungo. Intervengono con i motoscafi e poco dopo pronti via!.

il lago è basso ed anche a più di 150 metri dalla riva si tocca. Strana sensazione le alghe che ti sfiorano i piedi.

INizio cosi la mia nuotata a rana, piano piano, affiancata da una ragazza in canoa che mi incoraggia e mi appoggia anche quando berrò un paio di schifosissime sorsate di acqua salmastra e la nausea si fa prepotente.

mi riprendo e riparto, sono già lontani gli altri ma poco importa, voglio arrivare al giro di boa e finire, come ho sempre fatto del resto, la classifica ha ben poca importanza per me.



Ed eccola la riva, la gente, il traguardo. Ed eccola la bellissima sensazione di aver fatto qualcosa di bello PER ME STESSA!

Tolgo la muta, mi asciugo al sole, il pasta party senza pasta ma a pane e salamina con una birra gigantesca, la sete furiosa data dallo sforzo che, in acqua, non senti. Ed il tornare alla macchina dopo un caffè al bar, tornare verso casa stanca ma contenta.

Risulto fuori tempo massimo per chi ha fatto il mezzo miglio ma, personalmente, non ha nessuna importanza. Sto bene e, spero, di potermi sentire ancora cosi.

BENE!