La nuova squadra

La nuova squadra

Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


venerdì 9 ottobre 2015

Semplicemente me stessa

Who am I?

Bella domanda.
Di sicuro non lo so neppure io con precisione, fatto sta che son ciclista scarsa per passione ed amore, nuotatrice per diletto e runner per scappar via una volta ogni tanto.
Quando iniziai a pedalare sulle ruote grasse le stesse erano cosi rare che ti guardavano con sospetto e meraviglia al contempo ma presto si resero conto che con quelle ruote artigliate potevi andare un po’ ovunque, cosa che con una bicicletta normale non potevi fare. Perché ho iniziato? Per paura, per riscatto, per voglia di farcela dopo un brutto periodo di malattia che mi aveva lasciato cicatrici visibili sul corpo ed invisibili nell’anima, un anima che non ha voluto saperne di arrendersi e che, ancora oggi, non molla di un centimetro sebbene vi siano moltissimi motivi per iniziare a pensare ad andare in “pensione” dall’agonismo.
Andare in bici mi faceva star bene quando nessun farmaco riusciva a farmi stare in piedi e, poco alla volta, mi sono ritrovata a rincorrere ragazzi sulla ciclabile delle Torbiere, raggiungerli e superarli, con meraviglia mia innanzitutto e loro naturalmente. E da allora son passati 20 anni e sto ancora pedalando.
Le mtb per me è avventura, scoperta e voglia di esplorare; non so neppure io quanti km ho fatto in tutti questi anni, zaino in spalla, spesso da sola con le cartine in mano per capire dove girare ed andare, alcune volte con il mio più grande amico, Dado, che mi ha accompagnato praticamente ovunque in giro per l’Italia pedalando al mio fianco. Facevamo centinaia di chilometri senza parlare, dividendo borracce e barrette, fermandoci a far qualche foto nei punti in cui vedevamo scorci meravigliosi, cascate e fiumi in piena o picchi rocciosi sui quali salivamo con la bici in spalla arrancando, sedendoci poco dopo sulle sommità a guardare la valle sottostante sempre in silenzio, non volendo disturbare quello spettacolo immenso che è la natura.
E poi le gare arrivando tra gli ultimi ma col sorriso sulle labbra, i panini rubati ai ristori e le risate in compagnia, le decine di persone conosciute negli anni diventate amici a cui non potrei rinunciare. Le cadute, le botte e le escoriazioni portate con orgoglio come medaglie anche se con le lacrime agli occhi… tutto questo era ed è ancora la mia mtb!
Quante volte mi hanno chiesto “perché lo fai?” e non saper cosa rispondere se non “perché mi piace”. Oppure quando mi dicono “ …ma alla tua età…” storcendo il naso….. beh a loro non do neppure risposte, non è necessario farlo, solo loro che se le devono dare da soli, che devono capire cosa possa essere importante per loro stessi senza dover giustificare scelte o passioni ad altri che si fossilizzano su “usi e costumi” costruiti da una società che poco pensa all’individualità ma solo alla massa; io ho scelto per me stessa di stare bene con il mio io, cioè ciò che reputo importante.
E se questo star bene significa sudare ed avere il fiato corto per arrivare in cima ad una salita che sembra non finire mai, beh allora va bene cosi. Nulla mi appaga di più di un alba vista sul lago da Polaveno o di un tramonto visto dal monte sopra Sale Marasino, non vi è nulla di più bello di un lungo faticare sulla Valeriana o sulla strada di Zone per arrivare al Redentore in Guglielmo per pestare la neve quando a valle si gira ancora con le maniche corte.
Le immagini immagazzinate nella mia testa, nei cassettini dei ricordi del mio cervello, resteranno con me per sempre. Ho avuto la fortuna di pedalare in quasi tutto il nord Italia, in lungo ed in largo; ho visto la fantastica foresta nera in Germania dove i castelli che sbucavano tra i tronchi massicci facevano da contorno a paesaggi da fiaba e la fantasia faceva il resto, immaginando cavalieri in corazza su cavalli possenti e potevi davvero pensare di essere nel Medioevo tanto tutto pareva immutato; oppure ancora le montagne lungo la Costa Azzurra dove ho passato una settimana intera pedalando sui tracciati della Roc d’Azur in compagnia di migliaia di altri appassionati come me.
E come posso scordare le risate fino al mal di pancia quando, sempre in compagnia di Dado, mi son persa provando un percorso di gara e siam arrivati al traguardo del giro di prova che la gara era partita da un ora! O quando alla Aironbike Dado ha bucato e si è nascosto dietro ad una pianta per far pipi nel mentre passava il quad mandato da me a cercarlo visto che la gara era finita da mezz’ora e dicevano che sul percorso non c’era più nessuno? quasi interviene l’esercito pensando fosse caduto nel Po mentre lui era tranquillo al bar del paesino accanto a mangiarsi un panino perché quasi morto di fame….. ed ancora al ristoro di non so più quale gara dove abbiam bevuto un calice di Lambrusco e siamo arrivati cantando a squarciagola Mandolossa di Charlye Cinelli….
Questa è stata ed è la mia mtb, e di sicuro fin quando riuscirò a stare in sella ed avrò voglia di arrivare in cima ad una salita, a vedere l’alba o un tramonto o semplicemente per vedere se le nuvole corrono davvero quando sono più in alto sarà la mia filosofia di vita.

K. Pitton

martedì 6 ottobre 2015

6h di Urcis

Come si fa a non andare alla Urcis?
non posso non andarci, buttarmi nella mischia, provarci, bermi la birra al ristoro e star bene di testa per due o tre giorni!
Ed aspetto il post sulla pagina Facebook che dice che aprono le iscrizioni, mando il tutto il più velocemente possibile, prima iscritta ogni anno, categoria solitari cosi, se vado piano, non rompo le scatole a nessuno.
Gia il venerdì sera dopo il lavoro butto sacca e bici sul camper e mi avvio verso Orzinuovi e la frazioncina di Barco dove, da sette anni, parte questa bellissima gara che sembra una festa spettacolare di fine stagione per il mondo della Mtb.
Arrivo, parcheggio più o meno nello stesso posto di sempre, oscuro i vetri e mi avvio verso la zona check in dove ritiro numero e pacco gara; amici da salutare, battute da scambiare e poi mi rintano nella casetta su ruote in solitudine, leggo un poco, guardo la tivu, ceno pensando a domani, chiedendomi come altre mille volte "ma ce la farò"?
Il tempo scorre lento, sento altri arrivare e parcheggiare nella serata inoltrata accanto a me, ma io ormai sono in modalità off.
Mi sveglia il ticchettio della pioggia durante la notte, nulla di che ma mi abbatto, gia non vado, se poi trovo fango non vado del tutto... speriamo smetta va! e cosi sarà infatti. Le gocce si diradano man mano ed al mattino nuvole si ma pioggia zero.
Iniziano ad arrivare tutti presto, alcuni addirittura in autobus privato; macchine stracariche di bici, borse e ragazzi, furgoncini trasformati in piccole officine meccaniche, un sacco di facce sorridenti e la voglia, palpabile nell'aria che si respira, di mettercela tutta in quest'ultima prova dell'Endurance tour.
Sono indomabili questi ragazzi. Non vedo Charlye in giro e lo chiamo al telefono, lui è l'addetto al percorso ed oggi seguira la gara dei bambini nel campo che per tanti anni è stato il punto di partenza di questa gara atipica, con ristori fatti da birra alla spina e spiedo finale.
Ed è ora di mettersi le scarpette ai piedi, preparare la bici e provare a combinare qualche cosa.
I miei nuovi compagni di squadra hanno posizionato il gazebo sul percorso dove anche io potrò mettere le mie borracce o ciò che riterrò opportuno per la gara; loro vanno come treni, io faccio da vagone ristorante va che è meglio. Ed è ora di partire, tutti schierati al centro di Barco per la novità di questa edizione, un lungo giro di lancio che farà comunque parte della gara per poi immettersi nel percorso vero e proprio e pedalare lungo i 12 km che caratterizzano questa gara nel parco dell' Oglio.
E le prime pedalate portano le immancabili lacrime di chi ama la mtb alla follia ma che  ha poco o nulla più da dare a questo mondo se non qualche apparizione sporadica qua e la.
Potrei farlo ad occhi chiusi il percorso, fatto sia in un senso che nell'altro nel corso degli anni ancor prima che fosse la mitica Urcis! Solo i due nuovi single ricavati nel bosco mi mettono in difficoltà ma li faccio a piedi scusandomi mille volte quando penso di intralciare qualcuno.
Ma il lungo single storico, quello nel bosco, tracciato anni fa dai ragazzi della Sacheschinghem, battuto e durissimo tra le piante quello.... beh quello lo amo! largo abbastanza per far passare due bici per cui a chi chiama strada ed ha fretta non rompo le scatole. Quanto è bello ragazzi.
E poco alla volta finisce il primo giro con birra obbligatoria, il secondo idem e seconda birra... ed il terzo con relativa bionda... e basta per me.
Stanca, con le vesciche ai talloni perchè non più abituata alle scarpette rigide da ciclismo, con la schiena che fa un male cane mi avvio verso il camper e la rinfrancante doccia calda che lava via polvere e parte della stanchezza.
Poi la compagnia dei miei compagni al gazebo a far il tifo a chi corre ancora con le luci accese nella notte. Miky e Jeky che arrivano per stare in compagnia portando una torta al caffè che divideremo al tavolo dopo gara, le chiacchiere su tutto e tutti come amici veri che dividono passione e tanto altro.... e la serata va a concludersi poco alla volta fino a quando, tutti stanchi, si torna verso le macchine e si parte per tornare a casa. Ma quello che resta di questa giornata è la consapevolezza di essere parte di un gruppo, di qualche cosa di più grande, il piacere di aver riso e condiviso parole ed emozioni, pedalata dopo pedalata, goccia di sudore e manciate di polvere che hanno arrossato e colorato la pelle e che ci hanno resi uguali seppur diversi ma tutti, proprio tutti, col sorriso sulle labbra.
Alla prossima ragazzi!





sabato 26 settembre 2015

Nostalgia

Credevo non mi capitasse piu, invece stamane, mentre passavo dal paese prima di andare in ufficio, il carrozzone colorato della Gimondi era li, ammiccante, coinvolgente.
Sebbene non ci siano ancora le transenne a delimitare il percorso di gara, non ci siano gli striscioni qua e la, gia si vede il fermento della preparazione dei gazebi, uomini ai lati strada con corde, cavi etc.
Bevo il caffè in compagnia di Dado, il mitico amico da 40 anni, lui ci sarà domani in griglia tra i 1500 alla partenza, ma io no.
Ne ho fatte 9 di Gimondi, con la pioggia o il sole, fango ovunque o polvere che inaridisce la bocca e non fa respirare, le cadute e le botte, i lividi che restavano settimane ma al traguardo sempre. Poi la decisione, basta Gimondi, la posso fare ogni singolo giorno dell'anno sul percorso permanente. E poi tutte le problematiche di salute che mi hanno portato ad abbandonare la bici, la mia amata Valchiria, se non per qualche apparizione sporadica qua e la più per goliardia che altro.
Ormai hanno tutti la 27 e mezzo o la 29, obsoleta la mia vecchia 26, fedele compagna di mille avventure;  quasi 900 gare in vent'anni, prima con Pendragon, la vecchia 26 Full Dinamic e poi lei, la mia Valchiria in titanio, fatta su misura per me dalle mani sapienti di un Signor meccanico di bici.
Ma ogni anno, quando il colorato mondo della mtb si colora accanto a casa rieccola la nostalgia che morde gola e stomaco; ancora voglia di fango addosso, di polvere tra i denti, di mal di schiena per i troppi km e di mal di gambe per lo sforzo in salita. Ed i ricordi si sovrappongono gli uni agli altri, le discese nel canalone dove penso di aver fatto decine di voli, dove mi sono spaccata costole e naso ma dove ho tenuto duro arrivando ultima a luci quasi spente sulla gara, quando nessuno era più ad aspettare gli arrivi se non mia figlia, piccola allora, che mi chiamava e mi abbracciava come se avessi vinto io.
I passaggi al castello di Passirano, a volte dentro il castello a volte fuori e la botta finale, la Madonnina del Corno, palestra per eccellenza dei biker locali, dove o hai ancora birra nelle gambe o te la fai a piedi ma quando scendi sai che ormai è fatta, che sei arivato e che manca pochissimo allo striscione d'arrivo passando prima in piazza, nella passerella finale dove sai ti aspetta mezzo paese.
Dio quanto mi manca! non so cosa darei per poterci essere ancora.
Ma il mio corpo ha deciso diversamente; ora corro, nuoto e la bici è li, ferma, in garage....
Ancora una volta Valchiria, che dici, ce la faremo>? ancora solo una volta.... facciamo che sia l'obbiettivo dei miei 55?
Ancora una volta....

un po qua un po la




A casa non riesco a stare, o meglio, non riesco a stare sul divano.... Tanta voglia di tornare in bici, ma tanta tanta

giovedì 10 settembre 2015

San Ba Run - Brescia

La trovo su facebook, decido d'andarci ed eccola fatta!
Una parte della città che non conosco, un parco decisamente bello da percorrere di corsa, un rinfresco a base di frutta e devo dire che, nonostante all'inizio avessi quasi deciso di tornare a casa senza correrla, ho fatto bene a restare.
Solo 5km, corsi quasi tutti nonostante il mal di schiena che rompe le scatole ultimamente, un pezzo a piedi con passo di marcia, un punto in cui quasi mi perdo ma tutto sommato positiva dai.


martedì 8 settembre 2015

Correndo qua e la

In attesa di tempi migliori con la mia mtb, corricchio qua e la
Venerdi sera a Borgo trento, brescia, per una 6 km in tutta tranquillità, mentre domenica a Flero
 per la corsa con l'Avis di 5 km.
Ferma non sto!

martedì 25 agosto 2015

17° Traversata del lago d'Iseo

23 agosto 2015
Me la ricorderò per un bel pò questa data.
perchè alla follia non c'è fine!
Mi do della matta da sola che, senza allenamento specifico, mi butto in questa avventura, sognata x anni e mai affrontata, per mancanza di coraggio forse, o perche non mi allenavo a nuotare nel lago... quel lago che mi ha sempre intimorito un poco, che guardavo e non avevo il coraggio di domare.
Ora l'ho fatto!
E sono due giorni che non dormo ancora per i crampi alle gambe, per il dolore alle spalle e per la stanchezza che ha deciso di non abbandonarmi.
l'inizio di questa storia è stat a fine maggio, di domenica, quando Pedro, al secolo Franco Pedretti, mi chiede: ma perché non la fai con noi, gli Old Farts... cioè le vecchie scoreggie......ovvero le "vecchie glorie" dello sport iseoano.... Oddio, mai sono stata una gloria dello sport, sportiva si magari ma gloriosa mai.
Comunque la cosa mi intriga ed alla fine mi iscrivo con loro, il certificato medico l'ho già per il ciclismo e la palestra per cui sono a posto.
Ma tutto sembra cosi lontano e non ci penso più....
per "allenarmi" faccio la traversata del Como il 27 luglio, ma son solo 1200 metri... per arrivare ai 3200 dell'Iseo ce ne vuole.... ma poi, lavoro, mostre mercato con Elsa, il tempo per allenarmi non lo trovo più.
Ma il 23 agosto si avvicina e mi rendo sempre piu conto di aver preso una decisione decisamente azzardata.
e la notte prima non dormo un secondo.....
Ma alle 8 del 23 agosto sono alla palestra puntuale, ritiro chip e pallone, borsa con ciabattine e cuffia, aspetto tutti gli altri Old ed in compagnia ci avviciniamo al Lido dei platani, da dove un battello privato ci portare a Predore, alla partenza.
La voglia di restare a bordo e tornare a terra è tanta ma popi la voglia di fare che ho sempre dentro mi dice EEEEno cara, hai voluto nuotare? nuota!!!!!
Mentre aspettiamo la partenza, data da Ciccio alle 10.15 dopo il passaggio del battello di linea, seduta sulla panchina di legno del parco, guardo passare i ragazzi del triathlon di Lovere, ammiro la loro potenza sui pedali e lascio scorrere le sensazioni sulla pelle.
Ed è come se mi vedessi dal di fuori, dal di sopra, guardandomi assieme ad altri 250 persone con la boa di sicurezza attaccata alla vita, le cuffie rosse col numero di gara, il mio è il 36, le mute in neoprene..... la loro giovinezza...... rendendomi conto che la mia è passata da tempo ma che la voglia di far ancora qualunque cosa scateni adrenalina non si è mai placata.
E si entra in acqua, fatico a mettere le pinne, faccio un respiro e mi lascio scivolare sull'acqua con la tavoletta attaccata alla vita perche ho paura.....
Le pinne aiutano, le gambe spingono e tra le onde, prima scarse e poi piu forti, avanzo piano piano. Tanti sono già avanti centinaia di metri, io resto indietro ma vedo che altri sono con me e la canoa poco lontana mi da sicurezza... ed ho tempo per pensare guardando in lontananza quello che sarà il mio punto di attracco, quella sottile e piccola striscia rossa sul lungolago dove dovrò arrivare, tra un bel po di tempo.
La fastidiosa battuta di un velista che, probabilmente, si sente ganzo..."eh quella li non arriverà mai"... mi ricorda le tante gare in bici quando, guardando solo l'esteriorità della persona, la stazza  l'età, mi facevano battute del cavolo.... che smentivo ogni volta arrivando al traguardo. E la voglia di arrivare di la è tanta.
Fino a metà lago tutto ok e poi all'improvviso i crampi maledetti, mi lasciano senza fiato, mi sfiancato tanto da chiedere aiuto ad una barca.
Mi lanciano una cima, mi danno modo di rifiatare, e poco alla volta i  muscoli si rilassano ma il dolore resta.
Si avvicina il canotto della Protezione Civile e D'Artagnan, (l'ho sempre chiamato cosi anche quando mi seguiva alla Gimondi) mi chiede: tutto ok Kate?
Non riesco quasi a rispondere ma lui si gira e dice al collega: me la conose, piotost la nega......
Ne sorrido e penso che mi conosce davvero bene, io non mollo a costo di arrivare tra due ore....
Mi lascio cullare dalle onde, e quando le gambe sembrano reagire positivamente riprendo a nuotare anche se il dolore non cessa mai del tutto; credo di aver pianto ad un certo punto, sembrava che il lungolago non si avvicinasse mai ma poi, poco alla volta, sempre più lentamente, la boa gialla gigante è diventata sempre più vicina e mi sono ritrovata con Angelo Polonini che , gia arrivato, mi nuotata incontro e mi scortava all'arrivo.
Una sola voce ho sentito tra le tante...Mamma!
Il cuore ha fatto un paio di capriole in quel momento ed allora ho messo a  fuoco, ho sentito i ragazzi del Ftc Equipe, i miei compagni di squadra ciclistica,chiamarmi, Michela Gatti che mi incitava negli ultimi metri ed i ragazzi della Protezione Civile darmi una mano a salire gli ultimi gradini per arrivare e consegnare il chip.

Atterrata.
Stravolta, piegata dal dolore alle gambe ma al traguardo.
Sono talmente persa che quasi non vedo chi mi dice brava, chi mi chiama, gli amici di sempre, mia figlia con la salvietta che mi viene incontro, il bicchiere che mi offrono gli alpini che tracanno d'un fiato e solo alla fine mi rendo conto messere vin Brule e non the caldo....
Non so se ridere o piangere, ce l ho fatta, nonostante la spalla destra che non mi permette di nuotare a stile e che mi fa nuotare in un modo tutto mio;  mi scappa una lacrima e non so neppure perchè.
Poi è tutto concitato, la palestra per ritirare i vestiti, la premiazione sul lungolago, il pranzo in compagnia dei miei nuovi compagni di squadra a Sassabanek, il tempo che passa ed è ora di andare a casa per una doccia calda e rilassarsi davvero...
Un poco di magone per il bellissimo gesto dei vincitori che hanno dedicato la vittoria ad Andrea Belotti che ogni anno faceva la traversata con loro e nel vedere gli occhi lucidi di Elsa quando la targa è stata consegnata a sua mamma rendendomi conto di quanto io sia fortunata ad avere mia figlia accanto ogni giorno.
Ed un sorriso al ricordo di quando, due anni fa in palestra, Andrea mi disse"Ma davvero fai la Starter Bike Kathy"? pensando che forse ero troppo Old Lady per farla ma anche allora arrivai al traguardo come oggi....
Mi permetto di dedicarla a te la mia traversata Andrea, anche se arrivata tra gli ultimi.

Ed ora pensiamo a cosa combinare per il 55esimo compleanno visto che ogni anno me ne invento una.
Alla prossima ragazzi!


mercoledì 29 luglio 2015

Traversata Torno Moltrasio-Como


Sembro un anitra spiaggiata.
Però l ho fatta!
Ecco!
Erano anni che volevo fare una traversata ma o non avevo tempo per allenarmi, ho non potevo per il lavoro, fatto sta che quest'anno ho detto: ci provo.
Allenamento poco ma mi hanno dato la possibilita di usare le pinne per cui via che si va.
Iscrizione inviata tempo fa, partenza alle 14.30 da casa e si va verso la Svizzera ed il lago di Como.
Praticamente al confine di stato si gira giu per il lago, Villa Erba e lo splendore di Cernobbio e poi su per la costa.
 Moltrasio è un paesino arroccato sulla montagna, non c e una strada piatta  a pagarla, o si sale o si scende. Anche per scendere a lago si fanno scalini e scalini....
Ritiro pacco gara e boa di sicurezza, il 351 è il mio numero.
Ho il tempo per guardarmi attorno, mangiare un gelato e capire se me la sento davvero o no.
Alle 19 iniziano a portare di la i nuotatori con i gommoni ed aspetteremo sulle scalinate di una bellissima villa a Torno, sul lago, che tutti siano stati trasportati di qua.
Alle 20.15, passato l'ultimo aliscafo, via che si parte.
Entro in acqua tra gli ultimi, calda come mai. Ed inizia l'avventura, circondata dalle canoe e dalle barche d'appoggio;gli uomini della Rescue vestiti di tutto punto con tanto di casco in testa che nuotano avanti ed indietro, famiglie con bambini ed anche una coppia col cane.
E mi piace
Tanto!
Arrivare al molo dalla parte opposta del lago, la gente che applaude, la baraonda degli spogliatoi, la cena dopo sulla riva del lago.... fantastico, semplicemente fantastico!
Ecco che forse ho trovato un altra via di fuga dalla routine di sempre, le placide acque calde del lago mi aspettano....
Bellissima esperienza da rifare.



6h del laghi - Caorle

quasi mi scappa da ridere!
Riesco ad andare a premio anche quando non combino un accidenti.
6h di Caorle, prima edizione, fa parte dell'Endurance Tour, quello della Urcis per intenderci.
Trasferta del venerdi sera, arrivo per le 21, cena con gli organizzatori con una grigliata fantastica e poi musica a palla fino alle tre di notte.
Dormo poco e male, fa caldo e sono sinceramente un poco preoccupata per il percorso che ho visto arrivando... sembrano le montagne russe di Gardaland!
va beh, il mattino arriva, attacco il numero alla bici, pranzo sul camper ed alle due precise si parte.... Spaccagamne e strappabudella! Porco diavolo che coppata. Ed arriva anche il temporale ad un certo punto che rinfresca si, ma fa si che le ruote diventino delle fat pazzesche ed allora decido di fermarmi.
Il resto della gara lo passo in piscina.
Poi la doccia, l'attesa del fine gara ufficiale, la cena con lo spiedo in compagnia di amici ed amiche, le premiazioni ed io me ne sto andando al camper perchè sono stanca... e mi chiamano!
E salgo pure io sul podio, mi danno un cartone di vino come premio!
Non ho parole......
La notte si scatena un temporale pazzesco e finalmente dormo serena. Il mattino successivo chiamo gli zii a Monfalcone, si pranza a base di pesce al mare, in loro compagnia.
Ed il ritorno a casa dopo questo strano e movimentato fine settimana....Una volta ogni tanto è bello tornare alle origini...

Filaster run Provezze

Eccola qua. Me ne ero scordata. Forse perche in questi giorni ho mille cosa da fare e preparare, mi alleno poco, ho pochissimo tempo per me stessa, il nuoto, la bici e la corsa.
Comunque il 17 luglio ero qua, la seconda edizione della Filaster Run all'interno della Filaster Fest che si tiene da anni in estate a Provezze, poco lontano da casa.
Certo che correre con il caldo africano che attanaglia l'atmosfera è un poco da matti ma ci si prova comunque. Scontato il fatto che stavolta il lungo di 10 km non lo faccio ma girerò per il corto di 5 km.
Stessa strada dello scorso anno tra campi e vigneti, qualche piccola variazione ma ci siamo e mi piace arrivare a Persaga, frazioncina di tre case due palazzi ed una cappella sperdute in mezzo alle vigne.
Poco alla volta arrivo all'agriturismo dove c'è il ristoro, due parole, la doccia quasi obbligatoria che rinfresca un attimo ma che asciuga troppo velocemente. E poi via per gli ultimi due km fino al traguardo che taglio assieme a Giorgio Quaresmini, compagno di squadra che da qualche tempo trovo spesso sui percorsi di gara.
E si finisce sempre a taralli e vino, cioè pane e salamina e birra.
Anche stavolta è andata.

martedì 23 giugno 2015

1° Straverolanuova

Ci vuole quasi un ora ad arrivare quaggiù.
E gira e rigira alla fine, dopo aver chiesto alla gente dove fosse la caserma dei pompieri, finalmente vedo l'arco blu della Brescia Running. Parcheggio e vado ad iscrivermi.
Gia in tanti in fila e le facce iniziano ad essere famigliari, tra camminatori, corridori, quelli che si sfidano ogni domenica e quelli piu tranquilli che se la prendono comoda.
pronti via!
E gia qua la prima pecca..... si va sulla tangenziale! ma io dico, le corse podistiche dovrebbero essere in chiave salutistica e mi fate correre sulla tangenziale x 2 km????
Bah.
Le segnalazioni sono scarse. il personale lungo il percorso decisamente distratto tanto che ad un certo punto ripasso da dove ero gia passata e mi dicono " ma guardi che ha sbagliato strada"!!!!! Ma porco mondo e tu dove diavolo eri a fare le segnalazioni? come me molti altri si perdono i cartelli e sbagliano... Dopo l'ennesimo giro della piazza decido di tornarmene alla partenza, non si fa cosi... e pure per tornare da dove ero partita faccio fatica, uno che diceva vada a destra e l altro vada a sinistra e giri in fondo....
Bah.
Da dimenticare....


venerdì 19 giugno 2015

Notturna alla badia

Via verso la citta ed il quartiere Badia. Iscrizione al campo sportivo dove c'è musica, stand gastronomico ed un sacco di gente! Nel parcheggio trovo Giorgio Quaresmini e la moglie, Atletica Franciacorta pure lui e si decide di farla assieme, sebbene io non corra ma cammini. A lui sta bene, a me pure e via che si parte.
Durante la camminata mi rendo conto che la strada l'ho gia fatta tante volte, in camminate diverse. La città, poco alla volta, prende una forma diversa nella mia testa, diventano famigliari i percorsi delle varie manifestazioni, alcuni si sovrappongono, altri son paralleli.
Però mi piace sta cosa.
Dopo un ora siamo al traguardo, due chiacchiere con i vari conoscenti, un panino al ristoro ed un bicchiere di the freddo ed è ora di tornare a casa.
Riordino i vari volantini dopo la doccia e so gia dove andare domenica mattina....

venerdì 5 giugno 2015

La Balorda Ventennale di Carpi









Una volta ogni tanto ho bisogno di una Balorda! ed allora cose c'è di meglio della Balorda ventennale di carpi??????? Lambrusco nelle borracce, porco in tutte le sue forme cotte e crude, musica a palla e gente fuori di melone... una tre giorni con finale a Parma d mia figlia.....

A spasso qua e la

Sembra solo che non faccia nulla...
sembra! tra lavoro e mille altri impegni trovo il tempo di correre, o quanto meno cercare di farlo. Tre garette podistiche in una settimana, aspettando tempi migliori per la mtb!
Percorsi belli alcuni, caratteristici altri, noiosi taluni...... va beh comunque cammino, corricchio, cerco di muovermi sempre!
Aspettando sempre che questo stramaledetto corpo collabori un poco di più..



giovedì 21 maggio 2015

6h di Leno

6h in sella.
Non ricordo neppure quando ho pedalato x 6 ore di seguito, credo due anni fa.... ma tornare in sella resta il mio obbiettivo nonostante tutto...
Mi arriva un messaggio privato su facebook da parte di Tomasoni del gruppo di Leno, con l'invito a partecipare alla loro gara, una 6h appunto.
Non ci penso neppure un secondo e son  già a spedire il modulo di iscrizione; il percorso è quello fatto tante volte nella gara invernale con la neve ed anche se sono passati anni ne ricordo ogni curva.
E via che si va di sabato mattina, la bici in macchina, la borsa pronta ed io al seguito mica tanto convinta in verità..... dopo quasi 18 mesi senza bici non combinerò un accidente e poi la pioggia di venerdì non aiuta di certo, ci sarà fango da vendere.
Va beh comunque alle 11 son la, verifica tessere dai Gaioni che non vedo da un bel po, un caffè e le chiacchiere con Laura e Giuseppe...
Un giro per provare il percorso e la conferma che è tutto un paciugo stile Bostik.
Si parte all'una per cui ho tempo per un panino, per preparare la bici e per mettermi a gironzolare lungo la pista del vecchio ippodromo che fa da cornice alla gara.
Mi è sempre piaciuto questo posto e ne ricordo ogni gara, caratterizzate tutte da tanto freddo, tanto fango e parecchie cadute. Pronti via...... e tutti che corrono come lepri.
Io vado piano, testo la tenuta delle mani ed i continui scossoni non aiutano di certo. un giro dopo l'altro ed alla fine del quarto mi fermo. pausa merenda. Beppe e Laura mi fanno compagnia, due chiacchiere e ci si rimette in sella, mio obbiettivo altri 4 giri prima della fine..... ed un giro dopo l'altro, i passaggi tra le zolle del campo arato che man mano si sono appiattite, i giri diventano prima sette poi otto ed alla fine dieci. Certo nulla di che accanto a quanti ne hanno fatto 20 o 25 ma a me va bene cosi.....
Una doccia al volo nello spogliatoio dell'arbitro liberato dai ragazzi della scuola calcio, il pasta party ed il pane e salamina accompagnata dalla caraffa di birra tanto desiderata..... un caldo pazzesco,.... son mezza strinata dal sole.......
Ed all'improvviso un temporale scroscia portandosi dietro la grandine che pare mitraglia. La premiazione arriva poco dopo e quasi mi commuovo quando mi chiamano per il premio... prima Lady... per forza, ero solo io!!!!!!! però il problema è di quelle che non son venute a pedalare, non mio......
Ancora oggi ho mal di spalle e le mani sembrano bruciare ma il dolore passerà come sempre lasciando posto al sorriso, alla certezza che prima o poi Ironkate tornerà alle 40 gare all'anno, senza badare troppo alla classifica e, magari, fermandosi a fare qualche foto qua e la.


martedì 12 maggio 2015

Strabrescia running

Inizia a piacermi sto sgambettamento qua e la per la provincia. Domenica mattina presto, alle 6 e mezza, son gia per strada e mi ritrovo ad Urago Mella alle 7 puntuale per l'iscrizione alla Strabrescia, gara per beneficenza che si tiene da anni.
Quest'anno ci do dentro, tra corse e camminate, vuoi che finalmente ritorno in forma almeno un poco?
comunque pronti via non dopo aver ritirato la maglia ricordo. I percorsi cittadini di solito non mi appassionano piu di tanto ma questi passaggi sul ponte del Mella, la ciclabile accanto, gli scorci di pezzi di città praticamente sconosciuti non mi dispiace.
Fa un caldo bestia, fa il palio con il temporale furioso dell'altra sera a Monticelli Brusati che mi ha letteralmente "annegata" durante la gara....
E piano piano si torna verso il traguardo, il ristoro, due chiacchiere, l'offerta al banco degli atleti diabetici.... anche qua c'è colore e calore, le facce iniziano ad essere riconoscibili, alcuni compagni della squadra di atletica a cui sono iscritta iniziano a salutarmi..... sono in tanti.... loro corrono veloci, io cammino per lo piu, anche se sempre più velocemente.
Chissà cosa salterà fuori da tutto sto sgambettare qua e la....

sabato 9 maggio 2015

27° Paesana di corsa - Monticelli Brusati

In bici vado poco ma a piedi scorrazzo qua e la.
Ma stavolta ho preso una di quelle lavate che me la ricorderò per un bel po!
Alle sette la partenza, le nuvole son già belle cariche d'acqua ma via che si va, piccoli passi di corsa per non scoppiare subito....
Ma i lampi si susseguono ed il brontolio non promette nulla di buono.
Ed ecco le gocce gelate, le prime piano ma poi il diluvio.
Freddo dell'accidenti, mi riparo tra le piante anche se so che non è una bella idea..... ma se sto qua mi gelo del tutto ed allora via, cercando di forzare il passo... ed eccolo il tendone e l'arrivo alla Polisportiva Monticellese, al campo sportivo.
Ho freddo, tanto freddo! il the caldo sembra un  rosolio, la felpa asciutta un caldo abbraccio e la piadina ordinata al di fuori del ristoro ufficiale una manna dal cielo.
Una mezz'ora di chiacchiere con chi, come me, sta cercando di non battere i denti e poi una corsa verso la macchina con la bottiglia di vino data a tutti i partecipanti.
Poco dopo sono a casa, sembra una serata invernale, sul divano in pigiama col gatto accoccolato accanto a farmi da scaldino.
Andata anche questa.

martedì 28 aprile 2015

Camminata sul Montenetto

l'avevo fatta anche lo scorso anno, bello sto percorso.
Ricalca in parte una ciclabile della bassa che porta fino a Cremona ( e che un giorno o l'altro farò).
Tanta gente  a camminare, molti a correre, ognuno col suo passo senza troppo stress.... in fin dei conti è un giorno di festa! altri 10 km macinati pure oggi!
Ed il mal di denti è sempre li a rompere i maroni ma passerà prima o poi io dico... o no?????

1° corsa di Primavera - Brescia Campo Marte

Venerdi sera, nonostante il mal di denti furioso, me ne sono andata in città per sta corsetta qua.
Non mi ricordavo di Campo Marte, praticamente un parco bellissimo in mezzo alla città con tanto di pista ovale nel mezzo stile pista olimpica dove decine di persone si allenano tutti i giorni.
Percorso cittadino, che a me n on piace per via delle auto, ma la location di partenza ed arrivo proprio bella.
7 km in tranquillità anche perchè con i denti che fan male mica si corre poi più di tanto.

mercoledì 15 aprile 2015

Memorial Gabussi

Poca storia domenica mattina, non ho voglia di stare a casa e me ne vado al VIllaggio Sereno in città per il Memorial Gabussi, gara di corsa a piedi di 12 km... faccio una fatica bestia ma la finisco.
Praticamente pranzo al ristoro, mi danno pure pacchi di pasta da portare a casa e sono a posto per due settimane.......

Stramompia!

Io ci provo a tenermi in forma, se non riesco a pedalare cammino o corricchio. Ed  allora venerdì sera me ne vado a Mompiano, Brescia, per questa garetta  a piedi.
Tanta gente come al solito, alcuni corrono come treni, altri come me se la prendono un po piu comoda, corricchiando piano, altri camminano chiacchierando.
Ci sono come sempre ;Neve e suo marito, il mio vecchio professore di matematica, e con loro faccio gruppo.
Comunque non male la situazione alla fine, porto a casa borsa della spesa con pasta, salame e co. ed una splendida coppa rossa per la partecipazione!

South Garda Bike - Medole

Eccomi qua di nuovo.
Sono passate 3 settimane ed ho metabolizzato il tutto per cui ora scrivo le sensazioni che ho provato.
Dopo un anno e mezzo, un primo tentativo alla Airon bike di Campagnola Emilia abortito in partenza per la pioggia ed il fango, mi rimetto in sella senza allenamento, attacco il numero sulla bike e mi metto in griglia.
Le sensazioni, le emozioni sono tante già dal giorno prima. arrivata il sabato mattina in camper, parcheggiata al solito posto x anni, due passi per il paese ed il gelato alla gelateria del Parco che più buono non c'è... e la gente attorno, il sapore di una tribù, la mia tribù, ritrovata dopo tempo. I ragazzi che passano e lanciano un saluto, quel "ciao kate" che mi rende felice e malinconica al contempo.
Sono di nuovo a casa, nella parte di mondo fatto da matti sui pedali che si divertono nel fango e nella polvere. E quà mi ritrovo a casa davvero. Senza se e senza i ma della gente che non capisce cosa si prova, la fatica che attanaglia le gambe e la schiena ma che in fondo fa si che ci si senta bene comunque, il fango che ti si attacca ovunque e che vien via dopo più lavaggi, la polvere che impasta la saliva e secca gli occhi ma che ci fa sorridere.
E n on potete neppure immaginare quanto mi sia mancato!
Ed il via si parte porta anche una lacrima, la consapevolezza che senza allenamento sarà durissima anche la 30 km con la salita ai radar della Nato, che la torre di Solferino mi farà morire ma io parto lo stesso, in fondo al branco, in compagnia della moto scopa.
e pedalo piano piano, riprendo confidenza con le sensazioni, i sobbalzi, le scosse dello sterrato che sento fino alle spalle.... e già mi frulla per la testa l'idea di tornare indietro. Ma ci sarà una persona che mi farà cambiare idea, pur non facendo nulla per spingermi a continuare: Luca Guarneri, fotografo ufficiale Pianeta Mtb, che mi ha aspettata all'inizio della salita per farmi una foto, per fare un pò di tifo.... e dopo aver visto lui decido di continuare col mio passo, piano piano e quando arrivo arrivo.
e cosi sarà, su di un percorso rinnovato rispetto ad anni fa ma bellissimo, le colline e le strade bianche, i sentieri nel bosco. i sassi e le radici, il capitombolo pazzesco in discesa alla deviazione corto lungo..... ma la sensazione di essere rinata è unica.
ed al traguardo con le lacrime agli occhi, non riuscendo a fermarle ma lasciando uscire tutte le emozioni, la felicità....
Poi tutto passa veloce, la doccia in camper, le chiacchiere con Miky e Jaky, nuovi compagni di squadra, il pasta parti con loro, il saluto ai vecchi amici... e piano piano arriva l'ora di tornare a casa con quel qualche cosa in più dentro che mi farà star bene per giorni.


lunedì 23 febbraio 2015

Aironbike 2015

Un fine settimana che aspettavo da tempo.
da due anni praticamente visto che l'ultima mia partecipazione era stata nel 2013.
Partita venerdì mattina in camper alla volta di Parma per raggiungere Elsa che studia biologia li, arrivata e pranzato con lei, l ho portata nel pomeriggio fino in facoltà dove aveva un esame, l'ho aspettata nel pomeriggio, due chiacchiere madre figlia, la cena assieme e poi a nanna con l'appuntamento al mattino per far colazione assieme, lei mette il caffè, io latte e brioches.
Alle dieci imbocco la tangenziale del Ducato verso Reggio Emilia ed alle 11 e 30 sono parcheggiata al centro sportivo di Campagnola Emilia da dove partirà la gara domenica mattina.
Per anni siam partiti da Guastalla ma il Signor Po stavolta si è portato via non so quali argini e combinato un mezzo macello per cui il percorso originale è praticamente sott'acqua e da qua la decisione di spostare la logistica da un altra parte.
Qua ci son gia stata, una volta alla cena dello Sculazzo Team invitata dal President Salati, un altra volta ad una garetta serale Xc.... sempre due o tre anni fa.
Faccio due passi ed è bello vedere le facce sorridenti dei ragazzi in nero del team, i saluti, gli abbracci, il loro "bentornata" nei miei confronti.
Quanto mi è mancato quest'ambiente!
Un pranzo in solitaria, due capitoli di un bel libro e poi, con calma, la vestizione, le scartpette ed il casco ed in sella finalmente, dopo mesi e mesi... la bici da spinning non è la stessa cosa.
Giro qua e la cercando di capire da che parte va il percorso e la sorpresa del vedere il terreno gelato che tiene eccome, viaggio veloce nonostante tutto
Per un attimo ho le lacrime agli occhi.
Sono ancora qua, nonostante tutto.
Dopo un ora e mezza me ne torno al camper fredda gelata, la bici sporca ma non piu di tanto e felice come non lo ero da tempo!
Mi piace l'idea di essere qua, di nuovo qua, sulla mia bici, stanca ed affannata ma in sella.
Un caffe per scaldarmi, leggere ancora un po per far arrivare sera, un poco di televisione che non ascolto ma che mi fa compagnia e poco alla volta imbrunisce, si fa notte, arriva Alberto a trovarmi, anche lui reduce da un lungo periodo di malattia ed un ictus che gli ha fatto abbandonare la bici per un bel po.
Una cena dal giapponese a Carpi, due chiacchiere in compagnia a ricordare le gare fatte assieme ed il tempo scorre davanti ad una tazza di caffè.... Promette di esserci domani alla gara, per fare un poco di tifo...." almeno tu ci sarai...." le sue parole prima di andare a casa.
Ma la brutta sorpresa verso mezzanotte con le prime gocce di pioggia che mi han svegliata. Ed ha piovuto tutta la nottata, il mattino al ritiro del pacco gara tanti a dire "se va avanti cosi a piovere non parto"...
Un freddo gelido, pioggia battente, quasi mi passa la voglia di preparare la bici.... ma decido di partire comunque.
Purtroppo il percorso che il giorno prima risultava perfetto è un bel pantano, la pioggia batte insistente e fa un freddo gelido. 17 km sono il mio traguardo, nulla di più.
il ritorno su strada fino al camper, la doccia bollente battendo i denti e la pelle viola delle gambe che brucia a contatto con l'acqua mi fa pensare di aver fatto bene.
e ne tornano tanti, infreddoliti, infangati e demoralizzati.
Ma sono serena perchè dentro sento ancora quella voglia di fare, di andare e pedalare nonostante tutto. Mi sono rimessa in gioco, ci sto provando, che sia quello che sara', non è importante.
Sono ancora qua, a provare, ad infangarmi ma il coraggio di attaccarmi un numero sul manubrio ed a mettermi in griglia.... Se non arrivo pazienza, andrà meglio la prossima volta.







lunedì 2 febbraio 2015

Ciaspolata sotto le stelle a Vezza

Salire in valle porta ricordi, pensieri...
Ed ogni anno, con poche eccezioni, in questo periodo risalgo con le ciaspole nel baule, il piu delle volte in solitaria, per rifare questo percorso tra neve e ruscelli, bosco e sentieri che conosco a memoria ma che mi piace sempre.
Anni fa partivo presto, passavo a salutare Roger a Breno e poi continuavo. Oppure lo incontravo lassu con la divisa della protezione civile che mi aspettava con un sorriso.... ma ora è un angelo in cielo e credo che mi sorrida ancora tra una stella e l'altra.
Una stupenda luna in cielo, le stelle a farle compagnia, una marea di gente che, chiacchierando del piu e del  meno, affollata ai ristori degli alpini per i panini di segale con formaggio di malga ed una tazza di vin Brule, io in compagnia di un amica ma solitaria nello spirito come sempre....
Ma tutto questo viene dopo aver guidato per un ora, parcheggiato lontano dal centro di Vezza d'Oglio ed essere risalite in autobus fino alla palestra dove consegnano pettorali e ciaspole, esser ridiscese fino all'Adamello ed aver aspettato la partenza davanti ad una tazza di caffe fumante. Si perchè partire in piazza è troppo caotico.
Ero in compagnia di un amica stavolta, Iveta, che con il suo cicaleccio mi ha tenuto compagnia fino al ritorno a casa.
Ed il via alle 19 tra decine e decine di persone, camminare tra la neve mentre il tempo passa, fermarsi al ristoro per il pane di segale ed il the caldo, chiacchierare con i conoscenti incontrati li tra altre centinaia di persone, ripartire ed arrivare al traguardo dopo quasi tre ore di tranquilla passeggiata in notturna.
Tanta gente, si è vero, ma bella come sempre, in particolare quel pezzo sulla ciclabile che durante i mesi estivi vede decine di mtb passare per risalire la valle fino al Passo del Tonale.
la cena nell'immensa struttura adibita all'accoglienza, il correre per prendere il bus al volo ed il ritorno verso casa a notte inoltrata, stanca si ma in fondo contenta cosi.
Un ultimo pensiero a Roger prima di addormentarmi e domani sarà un altro giorno.

lunedì 26 gennaio 2015

Sapori di malga - Caregno Val Trompia

Fatta anni fa la prima edizione, tornata x altri due anni in compagnia di amici, saltata lo scorso anno per ovvie ragioni mediche, questa volta la rifaccio.
Le gambe non sono un granchè ma il fatto che ci sia poca neve e la si possa fare senza ciaspole fa si che abbia voglia di provarci.
parto alle 4 da casa, salgo per Polaveno e poi giu fino a Gardone, la svolta verso Caregno poco dopo Inzino e si inizia a salire, tornante dopo tornante, in una stretta strada di montagna per arrivare fino al piazzale del ristorante la Fabbrica, ritrovo e luogo di partenza.
Meno male che porto sempre tutto con me, non risultavo tra gli iscritti ma alla presentazione della ricevuta di pagamento bancaria ed alla ricevuta fax, mi danno cartellino e gadget.... niente marmellatine ma un mega accendino gigante con pila incorporata!
Il tempo per un bombardino.....quasi prendo la balla.... poi i fuochi d'artificio e la partenza che io ed altri venti, prendiamo a destra...... per poi arrivare al punto controllo e ci dicono che siamo partiti dalla parte opposta.... ussignur si torna indietro e prendiamo la stradina giusta stavolta!
Ovviamente siamo in fondo al gruppone di 600 persone ed ogni sentiero è un tappo.....ma via cosi, con calma, non è una gara ma una bella passeggiata in notturna.
Il ghiaccio si nasconde bene, qualche scivolata qua e la, un tombolone in discesa per un attimo di distrazione, ma si va avanti ed è una notte stellata fantastica.
Arrivo al ristoro ma la fila è talmente lunga che decido di saltarlo ed andare avanti, aspettare un ora per un pezzetto di formaggio ed un the caldo non mi va proprio.
Si ricomincia a salire sungo la strada e tra gli alberi a lato carreggiata si intravede il paese sottostante, sembra un presepio adagiato tra valli e dossi.
Chissà perchè, nonostante siano passati anni, ancora oggi mi estranio dal circondario quando faccio queste cose, è come se il mondo attorno non esistesse e mi trovassi in una specie di limbo dove tutto va come vorrei io.
Poi, piano piano, mi avvicino all'arrivo, le stelle lasciano il posto alla luce artificiale, il silenzio si interrompe per lasciar posto alla musica ed al vocio della gente e mi ripiomba addosso la realta, fatta di male alla caviglia, di schiena a pezzi, di stanchezza, di voglia di tornare a qualche anno fa quando la salute era ok.
Ma indietro non si puo tornare purtroppo.
Ristoro veloce e poi verso valle con calma; alle 21.30 sono a casa, doccia e pigiama ma con una punta di sorriso in più.
La voglia di ricominciare è tanta, le difficoltà da affrontare molte ma forse la voglia di sentire ancora il vento tra i capelli e sul viso mi farà tirar fuori quella grinta che mi ha distinto per tanti anni.
Ironkate c'è ancora da qualche parte, lo so, ne sono sicura.


lunedì 19 gennaio 2015

1° Trofeo E.S.C. Brescia

Domenica mattina alle 6 e mezza sveglia, i colori del cielo che promettono poco ma poi...
Bella camminata nel Parco delle colline di Brescia, tra vecchie ville e Badie.....
una decina di Km con tranquillità, il mal di schiena di certo non aiuta e nelle gambe ho ancora la corsetta di ieri pomeriggio.... Si guadagna nulla a diventar vecchi!

Corsetta

Sabato pomeriggio eccomi qua a sgambare lungo il Mella...
Bello il percorso.....

venerdì 9 gennaio 2015

G.C.Iseo addio

Ho deciso.
Dopo giorni e giorni, ripensamenti vari, constatazioni.... insomma non ci ho dormito sopra per un po... 15 anni di affiliazione sono tanti e non è stato facile decidere di andarsene.
La continua emorragia di atleti e sostenitori, la colonna storica del gruppo sempre meno interessata a tutto e tutti, la poca lungimiranza se non il pensare alla gita della domenica che poi era solo e sempre il giro del lago, poco alla volta hanno tolto gli stimoli e la voglia di andare avanti.
L'anno e mezzo passato poi in malattia e di conseguenza senza poter pedalare mi ha fatto vedere cio che prima non vedevo o volevo vedere.
pertanto, dopo attente riflessioni sono giunta alla conclusione che è ora di darsi una mossa e cambiare.
Buttarsi in una nuova avventura, nuovi stimoli ed obbiettivi, ecco cosa mi serve per andare avanti.
sarò anche vecchia e malandata ma ho ancora voglia di galoppare e lo faro vestendo i colori della FTC Equipe.
Se son rose fioriranno.