La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


domenica 27 aprile 2014

Considerazioni

Chissa se mi vedrò ancora cosi!
non ricordo il tempo di attaccare un numero alla mia bici, di pedalare su percorsi di gara dove tutti sfrecciano veloci ed io mi fermo a far foto, dove la gara per me era arrivare in fondo ultima ma chi se ne frega.... e mi divertivo, ero serena, assaporavo l'aria sul percorso di gara che mi bastava per tutta la settimana come una specie di balsamo spalmato sulla pelle e non importava se dovevo lavorare venti ore al gionrno, avevo la mia Valchiria.
Ora non ricordo il tempo di sentirmi cosi bene.
E tutto è iniziato con un malore di mia figlia nell'ottobre del 2012, al mio ritorno dal Rally dell'Oglio, il suo primo ricovero inn ospedale, la sequela infinita di medici e ricoveri, ospedali ed esami e sempre piu spesso stava male, febbre a 40, sfinimento fisico e morale... ed io con lei.
Nessuno che sapeva dirmi perchè e cosa fosse, l'hanno curata x nefrite, pielonefrite acuta, tumore al rene, tac, ecografie, esami invasivi ed ematici e nulla... stava sempre peggio.
Un anno di scuola perso per le troppe assenze, le mie sfuriate ad ogni ricovero perchè secondo i medici ero "la mamma apprensiva che portava la figlia al pronto soccorso per risparmiare i soldi dei ticket"... ed ho spedo quasi 15.000€ in un anno e mezzo senza risolvere nulla.
e poi l'esasperazione di non trovare la soluzione, iniziare a frendermi conto che qualche problema lo avevo anche io ma la priorità era mia figlia e lasciavo perdere....
ho chiesto consulti medico chirurgici a decine di medici ed alla fine avere la risposta da chi pensavo in pensione da anni, il Dottor Morandi.
La visita, la chiamata urgente in clinica, l'intervento di corsa con uno staff di medici in sala operatoria, sei ore e mezza di intervento per prenderla per i capelli e sentirmi dire " ringrazia la tua testardaggine perche hai salvato la vita a tua figlia"!
Si perchè la mamma apprensiva sentiva che era qualcosa di banale che col tempo aveva compromesso l'organismo ed è cosi che una banale appendice infiammata si è trsformata in una peritonite acuta con perfirazione del rene, con conseguente recissione di un lembo dello stesso.....
E la rabbia mi è montata dentro fino ad esplodere perchè sentirsi dire " lei non è un medico..." e vedersi derisa quando chiedevo se per caso non fosse semplicemente un appendiocite...
Ed ora che lei sta bene tocca a me.
4 interventi alle mani e non aver ancora risolto il problema, martedi avrò il responso definitivo per valutare un ulteriore intervento alla mano destra, tendini compromessi da usura, sport, età......
Ed il morale è cosi basso da star male.
Rendersi conto che tutto non va, la schiena che fa un male assurdo sin dal mattino, le ginocchia che cedono, la stanchezza estrema e la voglia di chiudermi da qualche parte e non uscirne piu.
Sono stanca, stufa di veder camici bianchi che parlano di me, a me ma mai con me, di aghi infilati ovunque, di esami che non finiscono mai, di sentire il mio corpo che fa cilecca nelle cose piu banali.... di aver voglia di dormire all'infinito e non riuscirci ed aspettare la notte come un incubo perchè non dormo mai.
Che finisca questa storia una volta per tyutte, sono stanca, estremamente stanca.
Facevo 40 gare all'anno, migliaia di chilometri sulle strade bianche della mia franciacorta ed in giro per l'Italia in camper, a volte in Germania nella Foresta Nera o in Costa Azzurra pwer la Roc, ora per nmon star male dal nervoso non guardo piu neppure il sito di Pianeta Mtb.
Ma che cazzo di vita è???
Tieni duro kate dicono gli amici... tieni duro,n on si molla lo dico anche io ma quante volte ho pensato basta, sono stanca, scoraggiata.
Mi manca il mondo a cui mi ero affezionata, mi mancano gli amici, le pacche sulle spalle e le maglie nere a fine gara, i pasta party,i pacchi gara, le infangate mitiche e le cadute con relative bestemmie, gli argini dell'Emilia en lòe salite del Trentino sempre a spinta, le scorribande con Dado e gli amici sulle ciclabili di mezza Italia, le partenze alle sei del mattino in sella con lo zaino in spalla e non sapere quando sarei tornata, il perderasi per sentieri e tornare a valle seguendo il letto di un torrente, i pabnini mangiati seduti a bordo sentiero in qualche bosco e chiedere nelle malghe la strada x tornare a valle....
e le forme di formaggio comprate nei masi di montagna a far da contrappeso nello zaino in discesa rischiando di schiantarsi tra le piante, i bagni nel fiume quando ero tanto stanca da non poterne più ma sorridevo sempre.
Ora sono solo triste.