La nuova squadra

La nuova squadra

Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


lunedì 26 agosto 2019

XXI traversata del lago d'Iseo

25 agosto, vento teso alle 8 del mattino, due pensieri preoccupati li ho fatti...
Ma iniziamo dall'iscrizione fatta online, con la solita incoscienza che mi distingue da un po di tempo, col certificato sono a posto grazie ad Atletica Franciacorta.
Quest'anno mi gira di nuotare un poco di più degli altri anni, qualche altro lago l'ho fatto anche se i percorsi erano decisamente più corti.
L'Iseo mi ha sempre spaventata, profondo blu che non mi fa guardare verso il fondo, se poi ci metti che questa estate ne sono annegati parecchi, vero per di più per incoscienza, ma un poco di strizza ci sta sempre.
Degli Old Fards non c'e nessuno quest'anno, Patrizia non ne aveva voglia, Eucherio idem, il Coach Pedretti ha rinunciato per altro... resta sta vecchia ciabatta qua.
Però ci sono gli Orange dell'atletica Franciacorta, Gabry, Beppe, la Francesca ed un altro paio che non conosco.
Per di più è gara bonus dell'Atletica, anche se quest'anno di km ne ho fatti davvero pochi a piedi.
Guardo e riguardo la foto scattata all'arrivo lo scorso anno con la Dolly, ridevamo come due matte urlando che volevamo un pirlo e quella sensazione la rivoglio e, come sempre, quando arrivo arrivo.
La notte prima non riesco a dormire, un poco di timore ed il pensiero di non farcela per tanti motivi, non ultimi i problemi alla gamba che si gonfia e che non riesco a far guarire, metto la sveglia alle 6 e mezza per poter mangiare qualche cosa che serva da carburante durante i lunghi km in acqua, la sacca e la muta sono pronte da venerdi e mi preparo con mille pensieri nella testa.
Arrivo alla palestra, parcheggio vicino e vado a ritirare la mia boa e tutto il resto; Nino Nulli mi saluta, chiacchiero con Sergio Passeri e dopo un po ci si avvia verso i Giardini Garibaldi ed aspettiamo il battello che ci porterà di la a Predore. Vento teso ed onde, due pensieri ci vengono. Sarà dura stavolta.
Arrivati di la il lago è piatto, come se ci fosse una linea di mezzeria a metà lago, mi avvio verso il fondo del prato  e verso alcuni tavoli di legno e li mi sistemo aspettando le 10.30. Chiacchiero con una coppia padre e figlia che partecipano alla gara, poco dopo arrivano gli altri ragazzi dell'Atletica Franciacorta, si parla, si dipana la paura e le preoccupazioni.
Alle 10.20 entro in acqua, metto le pinne ed aspetto lo sparo del via.
E da li, pinnata dopo pinnata, mille pensieri nella testa, canticchio a tratti, in altri penso che sono sempre più scema, mi guardo attorno, parlo con i ragazzi delle canoe che ci accompagnano mentre non perdo di vista il condominio a metà lungolago che sembra sempre lontano e mai si avvicina.
Sono stanca e decido di far pezzi a dorso... e bevo che non ti dico!!!
cribbio....
Mi rimetto a pancia sotto e via di pinne... Eliana, a bordo del motoscafo dei sub mi incoraggia e grazie a questo vado avanti...
Ed eccola la gigantesca boa gialla che indica gli ultimi 300 metri da fare paralleli al lungolago, e lo striscione da toccare con il chip e la scalinata col tappeto rosso. Sono talmente stanca che non riesco a togliermi le pinne e salire, la faccio in ginocchio.
La fasciatura alla caviglia si e smollata in acqua, zoppico visibilmente e fa un male bestia ma sono nulla accanto ad un ragazzo che, in muta, sta bevendo un the al ristoro, senza una gamba.
Per cui Kathy sta zitta!!!
Ritiro la sacca col mio numero, consegno il chip e mi danno un sacchetto pranzo, mi siedo un attimo sul erba e bevo  perché mi rendo conto di esser morta di sete. Vedo passare un amico poco dopo, Mauro, scoprendo di essere arrivata 7 minuti prima di lui... piccole soddisfazioni di una vecchia balenottera felice.
Si felice.
Perché di nuovo ho voluto mettermi in gioco e provarci, nonostante tutto
Grazie a chi mi ha incoraggiata, chi mi ha guidata al traguardo accostandosi i canoa, a quanti hanno speso 10 secondi per dirmi non mollare.... ed alla mia strampalata famiglia che incoraggia queste mie stupidate perché sanno che poi, nonostante il mal di tutto, sto bene con me stessa per un bel po...
Alla prossima ragazzi.


martedì 20 agosto 2019

Un giro in Torbiera




Ci abito praticamente dentro, dalle finestre la vedo la Torbiera.
Erano davvero anni che non ci passavo del tempo passeggiandoci in mezzo ed arrivando sotto il Monastero di San Pietro in Lamosa, tanta pace e tranquillità, scandita dal suono della natura e di conigli selvatici che attraversano i sentieri.
Poca gente, silenzio, ci si rigenera decisamente su questi sentieri.
Quasi al monastero vedi un bel po di terreno smosso, cinghiali forse?
Non lo so, io non ne ho ne visti ne incontrati, speriamo non succeda prossimamente. Ma una passeggiata rigenerante tra questi sentieri a bordo acqua la rifaccio sicuramente tra qualche giorno.

domenica 18 agosto 2019

A caccia di stelle cadenti - orta San Giulio

Compleanno alternativo quest'anno.
Sono alcuni anni che nuoto in modo continuativo, vasche su vasche, e mi "cimento" in traversate piu o meno impegnative.
Quest'anno ho deciso di provare laghi diversi dall'Iseo e dal Como; il sito delle Anatre Selvagge è molto esaustivo e vi si trovano traversate per ogni gusto.
Dopo aver saltato per maltempo quella del lago MAGGIORE a fine luglio, eccomi ad Orta san Giulio, paesino ameno sulle sponde del lago d'Orta in Piemonte.
Un piccolo angolo di paradiso a quasi due ore di macchina da casa, un paesino la cui piazza principale, Piazza Motta, si affaccia sulla riva e guarda l'isoletta di fronte che si può raggiungere con motoscafi ogni 30 minuti circa.
Avevo trovato un alloggio proprio in centro ma non si puo raggiungere in automobile perche solo zona ztl, pertanto trovare un parcheggio esterno non è proprio la cosa piu semplice del mondo, ma dopo un po di giri finalmente eccone uno, si parcheggia, si scarica la sacca e via a piedi, sono circa 800 metri.
Alla reception dicono che fino alle 15 la stanza non è pronta, si va a pranzo nel frattempo.
L'albergo stesso ha un ristorante e ci si ferma li; credo fosse davvero tanto tempo che non mangiavo cosi bene!!! ed ho pagato davvero una stupidata. Alle 15 mi accompagnano alla dependance dove c'è la mia stanza; è un albergo diffuso, credo siano vecchie case di proprietà di famiglia trasformate in alloggi per turisti, camera spaziosa e silenziosa.
Disfo il bagaglio ed alle 16 vado a ritirare il pacco gara, poco distante a piedi, e mi fanno gli auguri di compleanno visto che sulla scheda c e la data di nascita. e si, compleanno alternativo stavolta.
Attraversare un lago è sempre una piccola impresa, ma farlo in notturna è qualcosa di decisamente diverso dal solito. Mai fatta!!
A caccia di stelle cadenti dicono...
Vedremo.
Me ne torno in camera, dormo un paio d'ore ed alle 19 vado in piazza a vedere la partenza dei bambini, tosti da matti sti pulcini, alcuni nuotano in formula tutor, con papa accanto, ma tanti sono soli e vanno come schegge.
La mia gara parte alle 22.
alle 21,30 sono in piazza, mi infilo ma muta, attendo come tutti che si possa raggiungere lo scivolo di partenza ed alle 22 il primo tutto. Come sempre perdo tempo a mettere le pinne, e non avendo la protesi acustica è tutto ovattato e silenzioso, entro in acqua tra gli ultimi ed è stranamente calda.... e via. In acqua mi sento leggera, e sembra perfino che i pensieri e le preoccupazioni si sciolgano, lasciandomi libera la testa e liberi i pensieri di vagare qua e la, pensando a tante cose da fare ancora o desideri che ormai ho chiuso in un cassetto e che non aprirò mai piu.
Non penso ai problemi di salute, alle preoccupazioni di sempre, alla tristezza che a volte mi lascia senza fiato e con la sola voglia di piangere. In acqua sto bene, cosi come stavo bene in sella tempo fa.
Ogni boa che ci hanno dato ha al suo interno dei lumini per cui sull'acqua si vedono centinaia di lucine che si muovono, seguendo un percorso a sua volta illuminato da boette luminescenti.
Mi trovo in mezzo al gruppo dei goliardici, quelli che le traversate le fanno per divertirsi, e credo abbiano ragione in fondo, cosa c'è di meglio del potersi divertire e ridere facendo ciò che più piace.
Arrivano a riva cantando, io stessa ne sorrido, il chip mi viene tolto al passaggio sotto l'arco, il tempo che ci ho messo è più o meno quello che pensavo, un po di the caldo ed una fettina di dolce e mi ritrovo a sorridere guardando il cielo a naso in su, una stecca cadente c e davvero.
Non so perche ma mi viene un groppo in gola, sei tu papa???
Tu che ti chiamavi lorenzo e dicevi sempre "non è il 10 la notte delle stelle ma il 13, quando sei nata tu". Sei tu che mi saluti da lassu? Grazie per questi segnali papà....
Me ne torno in albergo, una doccia toglie l'odore dell'acqua di lago ed il sonno arriva portandomi da Morfeo.
Il mattino porta fresco e fame, la colazione in uno stabile in piazza, due passi al mercato, l'acquisto di amaretti di vario genere da portare a casa, due passi tra i vicoli e le stradine stupende di questo angolo di paradiso ed è ora di ripartire. ma il ricordo resterà per un ben po.



lunedì 12 agosto 2019

Via Valeriana

Andare fino a Centenaro di Lonato, un ora andata ed altrettanto al ritorno, o farmi una camminata qua tra i miei sentieri vista lago?
decido per qua.
La Valeriana, antica via dei viandanti, spesso fatta in mtb anni fa, mi ha sempre affascinato, come del resto ogni cammino.
Visto che ora, assieme al Cammino di Carlo Magno,è diventata "Famosa" decido di farne un paio di tappe, con calma.
Domenica mattina alle 8 ci sono già 29 gradi, arrivo a Pilzone e parcheggio di fronte al negozio di Fattore Ciclo, attraverso la strada armata di bastoncini e zaino, salgo la scalinata ed eccomi sulla strada stretta del borgo vecchio di Pilzone;  finisce l'asfalto ed inizia il lastricato , la balaustra di legno delimita le scarpate a lato e dall'altro lato i campi ed ogni tanto una panchina per riposare. Ho ai piedi le nuove scarpe da trail prese ieri dopo Montecampione, vediamo subito il responso del tendine d'Achille che rompe sempre le palle.
Si sale, quasi sempre all'ombra, incontro gente che sorride e passa oltre; i guadi fatti anni fa sono stati asfaltati, vero è che ora siamo in periodo di asciutta per cui piede asciutto ed avanti.
Gli scorci  sono davvero belli, faccio alcune foto perchè dall'alto è tutta un altra cosa rispetto a quando passo a bordo lago in macchina tornando dal lavoro.
Dall'alto vedi piscine nascoste alla vista della strada e tanta gente stesa all'ombra di ombrelloni in cerca di un poco di frescura ma gia alle 10.30 ci sono 32 gradi per cui....
in salita il sentiero è fiancheggiato da more di rovo selvatico, ne raccolgo alcune e sono dolci al palato. Da lontano sento un motore e ti sbuca una macchina su di un sentiero dove dovrebbero passare solo pedoni. Si fermano e mi chiedono dove possono girare e tornare indietro.... ma se non riesci neppure a passare, andando avanti si passa giusto a piedi.... dovete farvela tutta in retro marcia e magari la prossima volta guardateli i cartelli di divieto di transito, capendo magari ciò che state guardando e non fate sempre finta di non capire, imbranati!!
Finisce il primo tratto, si sbuca sopra Sulzano e si prosegue per Tassano dove faro il pieno d'acqua alla fontanella.
Mi fermo un po all'ombra e decido di tornare indietro, non voglio esagerare senza un allenamento specifico e visto il mal di schiena che mi tormenta ultimamente meglio darsi una calmata.
dopo aver mangiato un mezzo panino e bevuto un po, riparto verso Pilzone.
In discesa incontro parecchia gente, tra di essi un gruppo di vacanzieri agostani che in sette o otto fan più casino di un esercito!!! Ma stare a casa no????? per la miseria tra un pò rotolano giu dai monti i massi disturbati da tutto sto casino... Che gente c'è in giro cribbio!!!!!
Piano piano si arriva alla piazzetta, riempio nuovamente la borraccia, vado alla macchina e torno a casa.
Bella passeggiata davvero, mi riprometto di farla nuovamente, magari proseguendo fino sopra Sale Marasino o Marone.
Alla prossima.

Montecampione

Altro giorno altro giro!
sono almeno due o tre anni che dico "ci vado" poi, per mille motivi, lavoro, impegni, famiglia etc. non sono mai riuscita ad arrivare quassù e farmi sta camminata in montagna.
Parto da casa alle 14.30, con calma mi faccio la risalita lungo il lago e poi i 13 tornanti che portano al complesso La Splaza di Montecampione. Non amo i tornanti e le strade di montagna, mi hanno sempre intimorito ma non so bene il perchè, tant'è che spesso mi fermo per far passare chi ho dietro, non voglio rompere le scatole a chi viaggia veloce anche su queste stradine in salita. Sarà ma mi sento parecchio imbranata e con gli anni il mio problema, ovvero le vertigini, si è aggravato non poco. Va bè adattiamoci, non guardiamo giu e pace.
Arrivo, parcheggio lungo la strada accanto a parecchie auto già presenti, mi incammino fino al banco delle iscrizioni sotto l'arco della partenza. Parecchie le maglie orange presenti, si scambiano due parole e passa il tempo. Loro corrono, io cammino.
Alle 17 partono i bambini ed a seguire gli adulti, chi per la 6km chi per la 12km. Bello il percorso, per me impegnativo, ed il fatto di non avere ai piedi scarpe da trail credo faccia la differenza alla fine. Non me la prendo piu di tanto e con fatica porto a casa i 6 km del percorso corto. Giuro che come arrivo a casa vado a prendere le scarpe giuste per questi sentieri, le userò pochissimo ma almeno sarò a posto per un eventuale prossima volta.
Ristoro presentando il braccialetto rosso al polso, il buono spritz party lo regalo ( non è il caso che beva alcolici dovendo scendere sulla strada tutta tornanti) e me ne torno alla macchina, ripongo bastoncini e zaino e me ne torno a valle. Un ora di strada e sono a casa, decisamente stanca con la schiena che decide di farsi sentire e mettermi ko!
Ma dopo la doccia sto bene come sempre, certo stanca lo sono ma nulla che una bella dormita non possa mettere a posto.
Sto invecchiando ed il poco allenamento si fa sentire ma volere è potere per cui non si molla neppure di un centimetro.
Facciamo mezzo metro vah!!!!
Alla prossima.




Villanuova sul Clisi-Hinterland gardesano

Il volantino mi girava per casa da un po, sul divano mi stufo e mi viene mal di schiena per cui si va.
La strada a dire il vero non me l'aspettavo cosi lunga e col traffico di agosto ci metto quasi un ora per arrivare, ma ormai sono per strada e si va.
Parcheggio abbastanza facile, iscrizione e via.
Il percorso si snoda lungo la ciclabile del Clisi che porta a Gavardo, la Gavardina in pratica, fatta tante volte con Dado in bicicletta... una nostalgia di quelle pedalate che non vi dico.
Parecchia gente come sempre a queste garettine serali estive, il gruppo dei visi conosciuti che corrono per arrivare tra i primi, i camminatori come me, e gruppi di persone che, probabilmente in vacanza, decidono di farsi questa passeggiata serale.
Bello il percorso lungo il fiume, belli gli scorci tra le piante ed i campi, tante le cascine che si affacciano su questa stradina poco trafficata. E tanti incontri animaleschi.... come i pony che mangiano tranquilli guardandoti passare. Le caprette che ti rincorrono lungo il recinto e le oche che starnazzano.
Il percorso arriva in una piazzetta dove riempio la borraccia d'acqua e qua si torna indietro. Lungo il rientro mi fermo a piluccare le more selvatiche che crescono lungo la strada, sono sempre buonissime. Ed ecco il ponte e da li gia si vede l'arco dell'arrivo.
Un ristoro a base di anguria fresca, un po di the freddo per spegnere l'arsura, il caldo è tremendo anche qua....ritiro il mio gadget ( un altra sacca/zainetto porta scarpe, ne ho una ventina circa) :-)
e poi, aspetto pazientemente che si liberi la strada per uscire dal parcheggio e tornare a casa.
Qualche km in più nelle gambe, alcuni scorci bellissimi tra le immagini che i miei occhi hanno immagazzinato e la voglia, sempre presente, di muovermi di più, di poter fare, nonostante tutto.
Alla prossima.


venerdì 9 agosto 2019

Hinterland gardesano -Vaccarolo


Una corsetta a Vaccarolo di Desenzano

Calendario Hinterland Gardesano, un sacco di corsette e passeggiate durante la settimana, non sempre sono vicine a casa ma con calma ci arrivo.
Suona strano il nome Vaccarolo, questo paesino sul Garda senza esserlo, alle porte di Desenzano anche se ne sembra lontanissimo, cosi immerso nei campi e tra le colline. Ci ero gia stata lo scorso anno, ne avevo un ricordo piacevole e da li a decidere di partire dopo il lavoro e lo stress dell’ufficio è un attimo.
Parcheggio abbastanza facile, l’iscrizione con pochi euro, il percorso è lo stesso dello scorso anno per cui via, camminando piano piano.
Altri camminatori si accodano ma ognuno di noi sta solo con il proprio pensiero, ed i passi si allungano nel caldo pomeriggio di fine luglio.
Campi a perdita d’occhio, cascine ben tenute ed altre che, purtroppo, languono nell’abbandono.
Un ristoro a metà percorso accanto ad una cascinetta dove ce gente che fa festa ed arrostisce salamelle e l’acquolina si fa strada….
Poi tra le piante, nel silenzio di questa calda serata d’estate, si inizia a sentire la musica dell’area arrivo. Un gran ristoro dove trovi di tutto e dove si imbucano persone che pur di non spendere un euro si buttano su qualunque cosa sappia anche lontanamente di gratis, il ritiro del pacco gara guardando il solito pirla che rompe le palle perche lui dice che gli spettano due scatole di ogni cosa in quanto gli hanno detto che è cosi… va avanti un bel po, figura di morto di fame per due sacchetti di patatine ed una confezione di biscotti… bah che gente c’è in giro.
E poi me ne torno in macchina, non senza aver prima assaggiato i panini e le fresche fette di anguria dolce e buonissima. Si torna a casa con qualche km in più nelle gambe e la voglia di farne altri.
A presto.