La nuova squadra

La nuova squadra

Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


lunedì 25 settembre 2017

6h Azzano San Paolo

La trovo su Facebook, ci penso tre secondi e mezzo e decido di mandare la mail d'iscrizione.
Ci ho provato ad iscrivermi sul sito Endu ma non capisco perché non ha funzionato per cui, se va bene cosi bene oppure mi iscriverò la al mattino.
Arrivo dal workshop di Colonia alle due del mattino, Ryanair rompe un po le palle ultimamente, alle sette e mezza suona la sveglia, son rimbambita più che mai e faccio colazione non capendo bene cosa sto bevendo o mangiando.
Mi infilo le scarpette e via che parto, autostrada fino a Bergamo e da li seguo il navigatore. Ci arrivo abbastanza facilmente a sto paesino qua, e mi tengono sveglia le decine di aerei che ci passano sopra partendo da Orio al Serio.
Parcheggio vicinissimo al parco, praticamente 20 metri, banco di iscrizione sotto il porticato della sede egli alpini e son pronta, o meglio quasi pronta, a bermi altri due o tre caffé cercando di svegliarmi del tutto.
E realizzo finalmente di aver fatto la cazzata dell'anno!!!! sei ore !
Senza allenamento, sono in giro da una settimana per fiere mangiando schifezze e dormendo poco fes....
Kate sei fuori di melone.
Due passi nel parco, qualche viso familiare, i ragazzi del Sulzano a salutarmi, mi fermo a far due parole e me ne torno in macchina, tolgo i pantaloni della tuta e son pronta, piu o meno.
La gara ha lo scopo benefico di far conoscere l'ipovisione, infatti nel pacco gara troviamo una mascherina oscurante con cui faremo un giro al buio, accompagnati da un volontario di cui ci dovremo fidare ciecamente, nel vero senso della parola.
Via che si parte.
Io camminerò fino a quando la mia schiena non dirà alt! oppure fino a quando, come sempre, mi verranno le vesciche ai piedi.
Allenamento zero assoluto, la ciccia abbonda, il tempo tra una fiera e l'altra di allenarmi è pari a zero, per cui quello che viene viene e pace.
Certo che per i 15 euro di iscrizione me ne hanno messa di roba nel pacco gara! c'è di tutto.
E non si vede il buono pasto che darà diritto alla pasta oppure al panino con la salamella.
Un ricchissimo ristoro tutte le volte che passi dal traguardo è li che ammicca con frutta, integratori biscotti, fette biscottate etc. Ogni volta che passo una fetta di mela, o un biscotto, oppure un sacchetto di frutta secca, giusto per non restare senza benzina.
certo io sono una piccola cosa a confronto di quanti, e sono davvero tanti, si macinano chilometri su chilometri correndo tutte le sei ore.
Io mi impegno e fin dove arriverò bene, il resto conta poco... lascio chiacchierare quelli che lo sport lo fanno davanti al televisore criticando una volta questo ed un altra quello oppure quelli che, seduti al bar, ti guardano passare e se la ridono... avrò la faccia buffa???? oppure è la mia ciccia che ti fa sorridere? almeno io ci provo, tu stravaccato sulla seggiola del bar con un calice davanti alle due del pomeriggio di affari ne farai ben pochi.
Le ore passano, sono stanca e le gambe sono dolenti....
E ti vedo spuntare Sandro Boglioni in compagnia della moglie.
Mi offre un caffe, facciamo due chiacchiere e me ne riparto mentre lui scatta delle foto.
Dopo quasi 5 ore faccio due giri e mi fermo, riposo un attimo e riparto e cosi fino alla fine dell'ultimo giro o meglio, di quello che credo sia l'ultimo... ma passo il traguardo che mancano 7 minuti alle sei ore e che faccio? mi fermo? macché riparto e mi faccio l'ultimo chilometro, arrivando nel parco dove mi infilano una mascherina e mi faccio il famoso giro al buio, accompagnata da un ragazzo..... devo dire che è sbilanciante non vedere assolutamente nulla e doversi fidare ciecamente di chi ti accompagna per mano....
E sento il suono del chip quando passo sul tappeto per l'ultima volta, finita. Nel bene o nel male 28 giri lo ho fatti, sono a meta classifica delle solitarie ma l'importante è che va bene cosi.
Mi siedo in macchina, faccio fatica a togliermi le scarpe... torno alla sede degli alpini, mi mangio un panino in compagnia di altri ed è ora di andare a casa.
Dolorante guido lungo la strada verso l'autostrada e la doccia bollente di casa  che cercherà di portar via un poco di stanchezza; sto sognando il letto e l'allungare le gambe e riposare..... Eppure sono contenta sebbene non abbia fatto nulla di che.
Mi fa piacere poi ricevere un messaggio da Monica, mi segue sul blog. Non la conosco personalmente ma mi fa piacere il fatto che mi abbia scattato una foto e, chissà, magari la prossima volta berremo un caffe assieme.
Ora penso che mi fermerò un attimo, troppe fiere da fare in giro per l'Europa, e pochissimo tempo per me stessa.
Poi vedremo....




lunedì 18 settembre 2017

Corri con l'Avis - Flero

Ci vado? sto nel letto?
dopo un temporale tremendo alle 2 di notte, sono decisamente nel dubbio se saltar fuori da sotto le coperte o stare a poltrire ancora un po in compagnia del mio gatto.
Alla fine prevale il buonsenso del" muovi il culo che sei una balenottera" e scendo le scale verso la cucina, un caffe anzi due, mi infilo le scarpe da running e salto in macchina.
Un freddo becco che basta! Rimpiango da subito il mio letto ed il caldo del piumone messo a dispetto del calendario ( e nominerei l'inventore premio nobel da subito), avvio la macchina accendendo ahimè anche il riscaldamento e parto verso la corda molle e Flero.
All'altezza di Ospitaletto son quasi convinta di girare appena possibile e tornare verso casa, un diluvio che basta, il tergi cristallo alla massima velocità non riesce a far via l'acqua che cade a secchiate.
Eppure l'orizzonte è chiaro, il cielo sembra più aperto... continuo ancora per qualche chilometro ed in effetti la pioggia prima si dirada e poi smette di cadere.
Arrivo a Flero dove il cielo è effettivamente scuro e minaccioso  ma la pioggia non cade; Giorgio e Severina sono gia li in giro, mi iscrivo e si parte dopo la foto di rito.
Via che si parte.
fa freddo e la felpa la chiudo, mentre cammino cerco di scaldarmi ma il freddo è davvero pungente e non riesco a scaldarmi. I ragazzi deviano per il lungo da 10 chilometri, io decido per i 5 km e mi avvio verso il traguardo.
Ormai il percorso lo conosco a memoria, sono 4 anni che lo faccio e sulla stessa strada si corre anche la gara degli alpini per cui quando arrivo al parco so che manca poco meno di un chilometro all'arrivo.
L'arco blu attesta la fine della gara, vado al ristoro cercando del the caldo che non c'è e mi bevo quello freddo, ci sono panini a volontà tra cui scegliere ed una quantità di dolci da paura, il tutto fatto dalle donne del paese.
Un panino chiacchierando con Vanna Pennisi di Brescia Running, ritiro il pacco gara che , come sempre, è cibo in quantità e di qualità ed è ora di tornare alla macchina ed andare a casa.
Saluto Giorgio e Severina che arrivano al traguardo mentre io sto andando via e ben presto sono sulla strada che va verso la tangenziale ed il lago.
In lontananza le nubi scure che stazionano sull'alto lago e che  sembrano non volersi ritirare. Oggi starò a casa a leggere un poco, in giornate cosi la voglia di passeggiare in giro scappa ed ho gia dato stamane, sebbene solo per 5 km...
Alla prossima.

giovedì 14 settembre 2017

4 passi per la vita

E rieccomi qua!
Ogni anno ci torno, riesco anche ad incavolarmi perché mi perdo lungo il percorso, ma poi mi ritrovo qua!
Per una volta son da sola, Ornella ha ancora il tendine della gamba infiammato per cui non cammina, ci sono però alcuni miei compagni di squadra; la gente è tanta come ogni volta qua, mi iscrivo e ben presto è ora di partire. Arrivando in macchina ho visto le indicazioni del percorso e le frecce disegnate sull'asfalto, sta a vedere che stavolta non mi perdo.
Il centro di Travagliato, la piazza, la chiesa, luoghi che ormai conosco dopo 5 anni che vengo da ste parti per una garetta di corsa serale.
Ed i 5 chilometri passano veloci, arrivo ed è gia festa con un gruppo musicale che suona veramente bene, la musica dei miei tempi fa venir voglia di ballare e mi ritrovo a canticchiare vecchie canzoni degli anni 80, i Queen, gli Stones, i Dire Straits.
Un mega ristoro con di tutto e di più, e la serata passa tra chiacchiere con Vanna e suo marito, con le poche persone che conosco e condividono una passione che è diventata uno stile di vita e che mi porta a girare per tutta la provincia qua e la.
E dopo aver ritirato le due bottiglie di birra artigianale che è il premio di partecipazione di stasera, me ne torno verso casa.
La prossima ??? non lo so, inizia il periodo dei viaggi per l'Europa per lavoro, per cui vedremo....

giovedì 7 settembre 2017

Corsa Decathlon- Castenedolo

Andiamoci va!
Di corsa dal lavoro, a casa in 40 minuti, un cambio al volo e via, lungo la corda molle verso Montichiari e Castenedolo. L'ho fatta lo scorso anno, il percorso lo ricordo piacevole quasi tutto offroad, una specie di light cross country adatto anche alle mtb.
Alle 18.45 parto perché scopro che sul libretto c'e scritto 5 km ed un "lungo" di 7, mentre invece c'e solo il lungo, vien notte presto e non vorrei trovarmi in mezzo al bosco all'imbrunire.
Quello che mi fa strano è che a volte le fettucce sembrano strappate dai rami degli alberi e, fintanto ci sono quelli che corrono, seguo la scia, poi mi ritrovo sola con l'incognita di non sapere dove andare.
Dopo quasi 2 km di andare a naso, vedo uno su di un incrocio a cui chiedo dove cavolo devo andare, mi indica una stradina sterrata e mi ci infilo di corsa. Raggiungo un ragazzino che, da solo, sta seguendo il percorso; ha il numero di gara attaccato, è down, e mi si attacca come se avesse paura di perdersi. Siamo in due.
Vedo gente che porta una sorta di divisa, protezione civile credo, che passa in macchina e se ne va.
Altro incrocio non presidiato.
Bene, avanti cosi.
Dopo quasi 6 km in totale ci viene incontro uno dell'organizzazione in bici, chiedendoci come mai siamo usciti dal percorso visto e considerato che la scopa, uno che scorreva a piedi secondo lui, non ci ha trovati!!!!
Ma che cazzo dici porco mondo?????
Nessuna scopa è passata, mi sto tirando dietro sto povero ragazzino disabile cercando di arrivare al traguardo in un paese che manco conosco, non dir cazzate per cortesia!
Probabilmente si rende conto che ha a che fare con una rompicoglioni per cui sta zitto e poi cambia discorso.
Quasi al traguardo vedo uno che ci corre incontro, il padre del ragazzino Down, Mattia si chiama ( e mi ha raccontato che gioca a calcio, che ama la Juventus e che da grande vuole vincere la Coppa di Campioni) e chiede come mai siamo cosi in ritardo. Credo che solo la mia occhiataccia abbia parlato per me, senza emettere un solo fiato...
All'arrivo anche la madre mi ringrazia, forse rendendosi conto che , in fondo, cosi autonomo non è....
Avevo deciso di fermarmi alla sagra per un panino ma sono amareggiata e me ne vado a casa senza mangiare nulla neppure al ristoro.
Percorso 8/10
Organizzazione no comment....
Alla prossima!

lunedì 4 settembre 2017

Erun Erbusco

E' qua, dietro l'angolo di casa, mai fatta e non ho null'altro da fare stamane.
Dopo aver rinunciato il venerdì scorso alla Corri nel borgo di Brescia per paura di prendere una lavata ( e sinceramente dopo aver fatto una marea di prelievi è stato meglio stare a casa sul divano), pensavo di fare sabato pomeriggio la garettina a Corte Franca per raccogliere fondi e ricomprare il defibrillatore che qualche deficiente fuori di cervello ha rubato, ma l'hanno spostata a domenica pomeriggio visto il tempo da lupi, per cui sono in astinenza da movimento.
Sveglia alle sette, un mega caffè cosi mi sveglio e vado ad Erbusco.
Parcheggio abbastanza lontana dalla zona iscrizione, ma d'altronde non trovo posto vicino e mi metto in fila per iscrivermi alla gara, deciso per i 10 km.
Madonna che lentezza!!!!! ben 35 minuti per riuscire ad iscrivermi, e dire che basterebbe che tutti portassero la carta regionale di servizi ed in un secondo hanno i dati senza compilare nulla a mano.
Vedo arrivare Mara e Marinello, Severina, Giorgio e tanti altri dell'Atletica Franciacorta. Bello ritrovarsi assieme; molti di noi sono all'Almana trail a Sale Marasino, altri ancora ad una 6h , l'orange color è sempre in giro!!!!
Pronti via, il chip è integrato nel numero di gara, per cui nulla da attaccarsi addosso o mettere alle caviglie; si sfila lungo la strada, si percorre una parte di Erbusco che non conosco, si sale e si sale, si entra in uno sterrato ed inizia a far caldo mentre stamane c'erano 13 gradi.
Mi passa accanto una tizia che mi irrita non poco, " vedi di togliere la giacca che perdi i liquidi e poi stai male"..... e farsi due chili di cazzi propri no????? ma sarò ben padrona di vestirmi come diavolo mi pare senza che tu, illustre sconosciuta mi dica cosa fare o no????
Bah il mondo è bello perché è vario!
AD un certo punto i percorsi si incrociano e vedo sfrecciare quelli di 16 km.
Io son cotta, gli ultimi 2 km li faccio camminando, il ginocchio inizia a rompere le scatole di nuovo.
Passo l'arco dell'arrivo e vado al ristoro, dove c'è di tutto, dalla frutta ai fagioli, dal dolce al salato.
Preferisco la frutta e le due fette d'anguria sono una goduria, mi accaparri due pesche noci e me ne vado verso la macchina e verso casa.
Solo piu tardi leggerò il risultato e vedrò che cosi male non sono andata...
Un poco alla volta anche la corsa inizia a piacermi anche se la mia Valchiria resta l'amore incondizionato della mia vita.
Alla prossima!