La nuova squadra

La nuova squadra

Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


giovedì 21 maggio 2015

6h di Leno

6h in sella.
Non ricordo neppure quando ho pedalato x 6 ore di seguito, credo due anni fa.... ma tornare in sella resta il mio obbiettivo nonostante tutto...
Mi arriva un messaggio privato su facebook da parte di Tomasoni del gruppo di Leno, con l'invito a partecipare alla loro gara, una 6h appunto.
Non ci penso neppure un secondo e son  già a spedire il modulo di iscrizione; il percorso è quello fatto tante volte nella gara invernale con la neve ed anche se sono passati anni ne ricordo ogni curva.
E via che si va di sabato mattina, la bici in macchina, la borsa pronta ed io al seguito mica tanto convinta in verità..... dopo quasi 18 mesi senza bici non combinerò un accidente e poi la pioggia di venerdì non aiuta di certo, ci sarà fango da vendere.
Va beh comunque alle 11 son la, verifica tessere dai Gaioni che non vedo da un bel po, un caffè e le chiacchiere con Laura e Giuseppe...
Un giro per provare il percorso e la conferma che è tutto un paciugo stile Bostik.
Si parte all'una per cui ho tempo per un panino, per preparare la bici e per mettermi a gironzolare lungo la pista del vecchio ippodromo che fa da cornice alla gara.
Mi è sempre piaciuto questo posto e ne ricordo ogni gara, caratterizzate tutte da tanto freddo, tanto fango e parecchie cadute. Pronti via...... e tutti che corrono come lepri.
Io vado piano, testo la tenuta delle mani ed i continui scossoni non aiutano di certo. un giro dopo l'altro ed alla fine del quarto mi fermo. pausa merenda. Beppe e Laura mi fanno compagnia, due chiacchiere e ci si rimette in sella, mio obbiettivo altri 4 giri prima della fine..... ed un giro dopo l'altro, i passaggi tra le zolle del campo arato che man mano si sono appiattite, i giri diventano prima sette poi otto ed alla fine dieci. Certo nulla di che accanto a quanti ne hanno fatto 20 o 25 ma a me va bene cosi.....
Una doccia al volo nello spogliatoio dell'arbitro liberato dai ragazzi della scuola calcio, il pasta party ed il pane e salamina accompagnata dalla caraffa di birra tanto desiderata..... un caldo pazzesco,.... son mezza strinata dal sole.......
Ed all'improvviso un temporale scroscia portandosi dietro la grandine che pare mitraglia. La premiazione arriva poco dopo e quasi mi commuovo quando mi chiamano per il premio... prima Lady... per forza, ero solo io!!!!!!! però il problema è di quelle che non son venute a pedalare, non mio......
Ancora oggi ho mal di spalle e le mani sembrano bruciare ma il dolore passerà come sempre lasciando posto al sorriso, alla certezza che prima o poi Ironkate tornerà alle 40 gare all'anno, senza badare troppo alla classifica e, magari, fermandosi a fare qualche foto qua e la.


martedì 12 maggio 2015

Strabrescia running

Inizia a piacermi sto sgambettamento qua e la per la provincia. Domenica mattina presto, alle 6 e mezza, son gia per strada e mi ritrovo ad Urago Mella alle 7 puntuale per l'iscrizione alla Strabrescia, gara per beneficenza che si tiene da anni.
Quest'anno ci do dentro, tra corse e camminate, vuoi che finalmente ritorno in forma almeno un poco?
comunque pronti via non dopo aver ritirato la maglia ricordo. I percorsi cittadini di solito non mi appassionano piu di tanto ma questi passaggi sul ponte del Mella, la ciclabile accanto, gli scorci di pezzi di città praticamente sconosciuti non mi dispiace.
Fa un caldo bestia, fa il palio con il temporale furioso dell'altra sera a Monticelli Brusati che mi ha letteralmente "annegata" durante la gara....
E piano piano si torna verso il traguardo, il ristoro, due chiacchiere, l'offerta al banco degli atleti diabetici.... anche qua c'è colore e calore, le facce iniziano ad essere riconoscibili, alcuni compagni della squadra di atletica a cui sono iscritta iniziano a salutarmi..... sono in tanti.... loro corrono veloci, io cammino per lo piu, anche se sempre più velocemente.
Chissà cosa salterà fuori da tutto sto sgambettare qua e la....

sabato 9 maggio 2015

27° Paesana di corsa - Monticelli Brusati

In bici vado poco ma a piedi scorrazzo qua e la.
Ma stavolta ho preso una di quelle lavate che me la ricorderò per un bel po!
Alle sette la partenza, le nuvole son già belle cariche d'acqua ma via che si va, piccoli passi di corsa per non scoppiare subito....
Ma i lampi si susseguono ed il brontolio non promette nulla di buono.
Ed ecco le gocce gelate, le prime piano ma poi il diluvio.
Freddo dell'accidenti, mi riparo tra le piante anche se so che non è una bella idea..... ma se sto qua mi gelo del tutto ed allora via, cercando di forzare il passo... ed eccolo il tendone e l'arrivo alla Polisportiva Monticellese, al campo sportivo.
Ho freddo, tanto freddo! il the caldo sembra un  rosolio, la felpa asciutta un caldo abbraccio e la piadina ordinata al di fuori del ristoro ufficiale una manna dal cielo.
Una mezz'ora di chiacchiere con chi, come me, sta cercando di non battere i denti e poi una corsa verso la macchina con la bottiglia di vino data a tutti i partecipanti.
Poco dopo sono a casa, sembra una serata invernale, sul divano in pigiama col gatto accoccolato accanto a farmi da scaldino.
Andata anche questa.