La nuova squadra

La nuova squadra

Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


lunedì 23 febbraio 2015

Aironbike 2015

Un fine settimana che aspettavo da tempo.
da due anni praticamente visto che l'ultima mia partecipazione era stata nel 2013.
Partita venerdì mattina in camper alla volta di Parma per raggiungere Elsa che studia biologia li, arrivata e pranzato con lei, l ho portata nel pomeriggio fino in facoltà dove aveva un esame, l'ho aspettata nel pomeriggio, due chiacchiere madre figlia, la cena assieme e poi a nanna con l'appuntamento al mattino per far colazione assieme, lei mette il caffè, io latte e brioches.
Alle dieci imbocco la tangenziale del Ducato verso Reggio Emilia ed alle 11 e 30 sono parcheggiata al centro sportivo di Campagnola Emilia da dove partirà la gara domenica mattina.
Per anni siam partiti da Guastalla ma il Signor Po stavolta si è portato via non so quali argini e combinato un mezzo macello per cui il percorso originale è praticamente sott'acqua e da qua la decisione di spostare la logistica da un altra parte.
Qua ci son gia stata, una volta alla cena dello Sculazzo Team invitata dal President Salati, un altra volta ad una garetta serale Xc.... sempre due o tre anni fa.
Faccio due passi ed è bello vedere le facce sorridenti dei ragazzi in nero del team, i saluti, gli abbracci, il loro "bentornata" nei miei confronti.
Quanto mi è mancato quest'ambiente!
Un pranzo in solitaria, due capitoli di un bel libro e poi, con calma, la vestizione, le scartpette ed il casco ed in sella finalmente, dopo mesi e mesi... la bici da spinning non è la stessa cosa.
Giro qua e la cercando di capire da che parte va il percorso e la sorpresa del vedere il terreno gelato che tiene eccome, viaggio veloce nonostante tutto
Per un attimo ho le lacrime agli occhi.
Sono ancora qua, nonostante tutto.
Dopo un ora e mezza me ne torno al camper fredda gelata, la bici sporca ma non piu di tanto e felice come non lo ero da tempo!
Mi piace l'idea di essere qua, di nuovo qua, sulla mia bici, stanca ed affannata ma in sella.
Un caffe per scaldarmi, leggere ancora un po per far arrivare sera, un poco di televisione che non ascolto ma che mi fa compagnia e poco alla volta imbrunisce, si fa notte, arriva Alberto a trovarmi, anche lui reduce da un lungo periodo di malattia ed un ictus che gli ha fatto abbandonare la bici per un bel po.
Una cena dal giapponese a Carpi, due chiacchiere in compagnia a ricordare le gare fatte assieme ed il tempo scorre davanti ad una tazza di caffè.... Promette di esserci domani alla gara, per fare un poco di tifo...." almeno tu ci sarai...." le sue parole prima di andare a casa.
Ma la brutta sorpresa verso mezzanotte con le prime gocce di pioggia che mi han svegliata. Ed ha piovuto tutta la nottata, il mattino al ritiro del pacco gara tanti a dire "se va avanti cosi a piovere non parto"...
Un freddo gelido, pioggia battente, quasi mi passa la voglia di preparare la bici.... ma decido di partire comunque.
Purtroppo il percorso che il giorno prima risultava perfetto è un bel pantano, la pioggia batte insistente e fa un freddo gelido. 17 km sono il mio traguardo, nulla di più.
il ritorno su strada fino al camper, la doccia bollente battendo i denti e la pelle viola delle gambe che brucia a contatto con l'acqua mi fa pensare di aver fatto bene.
e ne tornano tanti, infreddoliti, infangati e demoralizzati.
Ma sono serena perchè dentro sento ancora quella voglia di fare, di andare e pedalare nonostante tutto. Mi sono rimessa in gioco, ci sto provando, che sia quello che sara', non è importante.
Sono ancora qua, a provare, ad infangarmi ma il coraggio di attaccarmi un numero sul manubrio ed a mettermi in griglia.... Se non arrivo pazienza, andrà meglio la prossima volta.







lunedì 2 febbraio 2015

Ciaspolata sotto le stelle a Vezza

Salire in valle porta ricordi, pensieri...
Ed ogni anno, con poche eccezioni, in questo periodo risalgo con le ciaspole nel baule, il piu delle volte in solitaria, per rifare questo percorso tra neve e ruscelli, bosco e sentieri che conosco a memoria ma che mi piace sempre.
Anni fa partivo presto, passavo a salutare Roger a Breno e poi continuavo. Oppure lo incontravo lassu con la divisa della protezione civile che mi aspettava con un sorriso.... ma ora è un angelo in cielo e credo che mi sorrida ancora tra una stella e l'altra.
Una stupenda luna in cielo, le stelle a farle compagnia, una marea di gente che, chiacchierando del piu e del  meno, affollata ai ristori degli alpini per i panini di segale con formaggio di malga ed una tazza di vin Brule, io in compagnia di un amica ma solitaria nello spirito come sempre....
Ma tutto questo viene dopo aver guidato per un ora, parcheggiato lontano dal centro di Vezza d'Oglio ed essere risalite in autobus fino alla palestra dove consegnano pettorali e ciaspole, esser ridiscese fino all'Adamello ed aver aspettato la partenza davanti ad una tazza di caffe fumante. Si perchè partire in piazza è troppo caotico.
Ero in compagnia di un amica stavolta, Iveta, che con il suo cicaleccio mi ha tenuto compagnia fino al ritorno a casa.
Ed il via alle 19 tra decine e decine di persone, camminare tra la neve mentre il tempo passa, fermarsi al ristoro per il pane di segale ed il the caldo, chiacchierare con i conoscenti incontrati li tra altre centinaia di persone, ripartire ed arrivare al traguardo dopo quasi tre ore di tranquilla passeggiata in notturna.
Tanta gente, si è vero, ma bella come sempre, in particolare quel pezzo sulla ciclabile che durante i mesi estivi vede decine di mtb passare per risalire la valle fino al Passo del Tonale.
la cena nell'immensa struttura adibita all'accoglienza, il correre per prendere il bus al volo ed il ritorno verso casa a notte inoltrata, stanca si ma in fondo contenta cosi.
Un ultimo pensiero a Roger prima di addormentarmi e domani sarà un altro giorno.