La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


lunedì 26 febbraio 2018

Trofeo Autismando - San Polo

Non trovavo neppure piu i pantaloni invernali da mettere quando andavo a correre o camminare in questo periodo!
E dopo ben 3 mesi di inattività mi rimetto in posta, più o meno.
Il sito di Brescia Running dice che c e questa garetta a san Polo, organizza Angiolino Abrami ed il suo gruppo, ci vado volentieri anche perché loro raccolgono fondi per un associazione che segue i ragazzi autistici.
Alle sette sono in piedi mezza balorda dopo la cena di ieri sera a cui non volevo andare ma va beh, un caffe al volo, mi vesto e meno male che mi sono infilata un ulteriore gilet di pile.... mai avuto tanto freddo.
Arrivo in via Cimabue a Brescia in una ventina di minuti, parcheggio e nello scendere dalla macchina mi sento gelare! un vento teso che porta con se fiocchi di neve gelata mi sferza il viso, giuro che cosi freddo era tempo che non lo sentivo.
Mi iscrivo e ritiro il pacco gara, saluto un po di gente e con Giorgio Quaresmini mi avvio verso il percorso. Gia deciso per il corto, non esiste che sta due ore in giro con sto freddo.
Chiacchierando cerco di tenere il passo, l'inattività si fa sentire e sto gelo non aiuta, non sento piu le dita delle mani.
Mani in tasca, testa bassa fino al bivio lungo-corto. Giorgio gira per i 12 ed io continuo per i 5 e mezzo che mi segnerà alla fine Strava.
Mi e piaciuto il pezzo, che mai avevo fatto, del passaggio sotto il ponte dela metro dove ogni pilone di sostegno è dipinto con murales artistici, alcuni imbrattati dai soliti cretini, altri intonsi e bellissimi.
Il traguardo e poco lontano, arrivo infreddolita e con una gran voglia di the caldo.
Poco alla volta arrivano in tanti, il ristoro si arricchisce di torte e frittelle, qualche focaccia e pezzi di pizza. Verso le 10.30 me ne torno alla macchina e vado verso casa dove una doccia bollente mi aspetta. Il pomeriggio sul divano porta anche un po di muscoli dolenti e schiena che si fa sentire ma va bene cosi. Avevo voglia di tornare a camminare, corricchiare e poco alla volta spero di riprendere il ritmo dello scorso anno.
Per ora va bene cosi, piano piano e poco alla volta andrà bene cosi.



giovedì 1 febbraio 2018

Dopo un bel po

Dopo tre mesi esatti riapro questa pagina virtuale.
Da scrivere ho poco, se non l'ennesimo intervento. il 16esimo per l'esattezza, che lascia strascichi duri da mandar giu.
Si è vero che si invecchia, si è vero che c e di peggio, ma porco mondo la sfiga ha proprio voglia di rompere i maroni solamente a me.
Mi ritrovo a guardare i calendari di Pianeta mtb  sapendo che sara ben dura partecipare a qualunque cosa.
Scarico il calendario di Iuta Italia Ultra maratone, ma non so neppure se avrò il fiato per fare la corsetta podistica degli alpini.
Scaricato il programma dei Nobili dei laghi, le traversate di mezza penisola.... bah vedremo.
Mi manca la forza per fare qualunque cosa.
Anche andare in palestra è pesante e torno devastata dalla stanchezza e dal dolore.
Guardo la mia bici, stando seduta sui gradini che scendono in garage, li appoggiata alla parete della taverna, con le gomme sgonfie, con la polvere che la ricopre, triste ed abbandonata che pare dirmi: mi fai fare un giro nel fango?
Le accarezzo la sella ma non riesco neppure piu a parlarle, come facevo e ne ridevano tutti.
NOn riesco quasi piu a parlare con me stessa, pensieri sul futuro non riesco a farne, vivo e penso solo alla giornata.
Triste sta cosa.
Avvilente e devastante.
Riarmiamoci e cerchiamo di tirar fuori un poco di grinta, ammesso e non concesso che ve ne sia ancora dentro di me.
Forse.