Rinviata da settembre al 1 novembre per pioggia, ieri mattina alle 8 ero nel piazzale della palestra per l'iscrizione; una lunga fila già alle 8 e la gara partira' solo alle 9, mi fa piacere per il fatto che è organizzata dai ragazzi della Starter, la mia palestra da anni, ed è per beneficenza, più precisamente per raccogliere fondi per la ricerca sulla fibrosi cistica.
5€ l'iscrizione e ti danno un bel pacco gara, in più alla fine potrai utilizzare le docce della palestra ed accedere al ricchissimo ristoro.
Arrivano Dado, Ghido e Claudia, Inve e Laura, Coffe ed è bello riunire il gruppo del Fork! Ovviamente ci sono tantissimi dell'Atletica Franciacorta di cui faccio parte, una marea di magliette colorate che sfidano il freschino pungente del mattino, nonostante la giornata sia splendente con un sole alto nel cielo.
Si chiacchiera del più e del meno e ben presto arrivano le 9 e la partenza, un fiume colorato lungo la strada che scende verso l'ospedale ed il lungolago. Arrivati in Viale Repubblica vediamo Gabriele che , dalla porta del bar, ci aspetta con una bottiglia di Sambuca in mano.... ci facciamo due risate e si sale verso la Madonna della Neve, Via Mirolte e Via Roma.
In fondo alla via principale si prende la salita verso il Forest, la strada che tante volte ho fatto in bici quando in bici ci andavo tutti i giorni; ora faccio fatica a farla a piedi tanta è la pendenza. La lunga cementata, la curva prima del Gimondino dove troviamo il ristoro e dove volgo lo sguardo verso la strada sottostante ed il lago. E' uno spettacolo da quassu!
Quante volte scendendo dalla Madonna del Corso, arrivavop qua sparata in sella alla mia mtb, per poi fare questo ultimo tratto di sentiero tecnico che decretava la fine della Gimondi prima di tornare in paese; il farlo a piedi riporta alla memoria le tribulate in gara, le cadute a volte brutte e le ferite da leccarsi alla fine. Ma ne ho nostalgia, tanta a volte.
Si chiacchiera del piu e del meno, Dado che accende l'immancabile sigaretta sull'ultimo tratto di sterrato, ci si spalleggia come facciamo da anni, amici davvero, legati da quella passione per la bicicletta che ci ha portato ovunque in giro per l'Italia, gite e scorribande di cui ancora parliamo davanti ad un caffè al bar, con gli occhi velati di nostalgia e con al voglia di rifare alcune di quelle girate magari con più calma e con lo zaino a spalla, come allora.
Magari.
Inizia la discesa verso il traguardo, mi superano quelli del percorso lungo che l'han fatta tutta di corsa, si passa sotto l'arco blu dell'arrivo ed è fatta anche stavolta.
Il ristoro, le chiacchiere, due foto in compagnia ed è ora di tornare a casa.
Resta la foto di noi che ridiamo, il ricordo di una splendida giornata, di una bellissima passeggiata e del luccichio del sole sul lago visto dall'alto.
E come sempre sto da dio.
giovedì 2 novembre 2017
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