La nuova squadra

La nuova squadra

Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


giovedì 27 luglio 2017

2° Podistica S. Anna - Vaccarolo

Che in una settimana non ci sia una gara podistica non esiste.
E cerca qua e cerca la vedi te che l'ho trovata!
Un po fuori mano per me ma tanto a casa mi romperei le scatole ed allora, via dall'ufficio, a casa al volo per recuperare scarpe e maglia e son per strada tra una marea di traffico. Quasi rischio un incidente per colpa di una stordita che ha deciso di tagliare la strada per ben tre corsie sulla tangenziale, meno male che ho i riflessi pronti e riesco a schivare un centrone da parte di sto deficiente e di evitare un altra macchina sulla corsia accanto. A cominciamo bene!
Il bello è che nonostante tutti le abbiano suonato e fatto gestacci sta stordita si incazza pure ed alza il dito medio dal finestrino. Ti va bene che son di fretta altrimenti ti inseguivo e toglievo la pelle dal muso rimbecillita.
Andiamo avanti va. Vaccarolo non so neppure dove sia, scopro che è una frazione di Desenzano del Garda, vicino a Centenaro... che manco so pure questo dove sta. Il navigatore mi guida nell'entroterra gardesano, tra stradine di campagna e campi di mais ed eccolo finalmente. Gia tante macchine parcheggiate qua e la, trovo un posto a 250 metri dalla partenza e vado all'iscrizione. Che non c'e. O meglio non si paga nulla, ti danno un biglietto della lotteria ed i premi saranno quelli e basta. Ci sarà il ristoro, musica ed allegria alla fine ma nulla da pagare. Meglio cosi, ultimamente sto spendendo parecchio per le varie iscrizioni.
Due i percorsi, 4 ed 8 km, da scegliere in base alla gamba o alla voglia che si ha.
Via che si parte.
Le stradine si snodano tra campi di mais dove enormi pistole stanno bagnando a mo di pioggia e spesso il getto passa sulla strada per cui una volta tanto una doccetta fresca ci bagna velocemente il che, con sto caldo, va anche bene.
Un piccolo ristoro lungo il percorso ed un altro all'arrivo.
Mi passa velocemente sotto le scarpe ed in 40 minuti sono al traguardo.
Fette di anguria fresca, biscotti, e tanto altro per rinfrescarci.
Due chiacchiere con una coppia che ho conosciuto camminando con la mia amica Ornella, credo sia sua nipote, e poi me ne torno verso casa, circa 45 minuti in macchina.
Una doccia per togliere la polvere, due cose da sistemare e me ne vado a nanna, stanca ma in fondo felice di esserlo. Sul divano mi verrebbe solo un mal di schiena e forse mi annoierei a morte.
Alla prossima ragazzi.

lunedì 24 luglio 2017

Fantecolo Run

Varda li che bella foto e che bella macchia di colore!!!
Orgoglio Orange l'ho chiamata e si, ne sono orgogliosa! orgogliosa di fa parte di una squadra che è quasi una famiglia, un gruppo di amici appassionati di corsa.
Ed anche se tanti non li conosco per nome, 1\50 son tanti, il riconoscersi per il colore della maglia è comunque bellissimo, un fiume orange che tinge le strade e le campagne in ogni gara della zona senza dimenticare tutti quelli che vanno in capo al mondo per far maratone e gare ultra, tra bricchi di montagna e strade sperdute.
E vuoi non esercì alla gara organizzata dal nostro Gabriele?
Con le gambe impallate dalla gara in bici di ieri, alle 8 del mattino presente al banco delle iscrizioni, mi metto il braccialetto al polso, che più tardi mi darà diritto al ritiro del pacco gara, mi avvicino al gruppone arancione che sta colorando il campo di calcio di Fantecolo e facciamo tutta una serie di fotografie.
Siamo in tantissimi eppure ne mancano ancora parecchi, chi sta arrivando ora, chi arriva all'ultimo secondo perchè si era addormentato, oppure chi, semplicemente, era a bere un caffè e si è dimenticato della foto di gruppo.
Sento alcuni ragazzi di una squadra di città mormorare cavolo ma quanti cazz sono questi!!!!!
Ed il sorriso scatta in automatico.
Poco dopo vedo Rita e Paolo, una coppia di Provaglio conosciuta lo scorso anno proprio qua e con il quale si è instaurata una bella amicizia, anche se ci si vede solo qualche volta, ma è bello anche cosi.
Rita ed io partiamo con la convinzione dei 5 km, (che il mio Strava da come 5.900 mt.). mentre Paolo parte per gli 11.
Si chiacchiera lungo il percorso, di tutto un po, lavoro, famiglia, figli, desideri e passioni, obbiettivi..... il bello è proprio questo, il ritrovarsi dopo tempo e chiacchierare di questo e quello, di palo in frasca, mentre i chilometri si allungano sotto le scarpe...
e ben presto ecco il traguardo, il ristoro a base di anguria, il ritiro della sacca porta scarpe che è  il pacco gara ed il perderli di vista tra la folla.
Alle 10 sono a casa, due chiacchiere ed un caffè con i vicini che stanno seduti in giardino, una doccia rinfrescante e l'attesa delle 12 per andare a pranzo con degli amici a Coccaglio, alla festa dell'Avis.
Nel pomeriggio l'agoniato divano, che non amo poi cosi tanto, ma dopo una 4 giorni cosi, 4 gare di seguito, sono un po ko!
Ma la sera son già li a guardare cosa ci sara da fare sta settimana, prima del mio lungo fine settimana in Valle Rendena...... qualche cosa trovo di sicuro.....


6h Campo volo


Credo che questa foto dica tanto e tutto!!!!
Fantastico scatto che rappresenta in se la partenza di una gara pazzesca, resa complicata da un caldo africano, colpi di calore, disidratazione, percorso piatto si ma tecnico tanto....
E dopo un anno di stop assoluto da gare in mtb mi iscrivo a questa gara, con la voglia matta di rimettermi il sella ed attaccare il  numero al manubrio.
Uno crede sia facile perchè in pianura, solo 20 metri di dislivello, ma non fa i conti con la sabbia, i sassi smossi, gli argini, il bosco, il sentiero tra le piante e tutto il mix che mi si è presentato sotto le ruote della mia Valchiria.
Partiamo dall'inizio.
Scarico il modulo da solitaria ma alla fine invio un modulo per coppia Lui Lei, un compagno dell'Atletica Franciacorta mi chiede se voglio correre con lui.
Ok dico, Enrico Panza però tu sei allenato, io sono na tartaruga gobba e cicciotta che va pianissimo.
Ma a lui va bene cosi e ci si ritrova al campo alle 12 e mezza, io avevo già ritirato pacchi gara e numeri, il chip l'ho noleggiato e siamo a posto cosi.
Per pranzo mi fermo alla Fattoria Zappaglia, questa splendida azienda agricola che ci ospita per la gara, hanno una fattoria didattica gigantesca ed una pista di atterraggio per aerei leggeri. Infatti ho visto decine di hangar lungo la pista ma in verità non ci ho fatto molto caso pensando fossero depositi per mezzi agricoli.
Per pranzo ci fanno della pasta al farro, di loro produzione ed i loro prodotti sono pure nel pacco gara.
Durante il pranzo le chiacchiere con Grazia Bazza che non vedevo da tempo ed è sempre bello ritrovarsi a chiacchierare con lei, sembra che ci siamo viste solo ieri per un caffè mentre è passato più di un anno.
Enrico è carico a bomba, e decidiamo le strategie di gara...  mi  scappa da ridere.
Quello che viene viene ok?
senza pretese come sempre, un giro o dodici che importa, basta essere qua e provarci.
Primo giro lui parte!
e ne fara tre di seguito, su di un percorso di 10 km e mezzo.
Ma il caldo si fa sentire e il 4 giro lo farò io. ODDIO MI SENTO LE GAMBE TREMARE.
Quanto tempo è passato da quando ho gareggiato? LA SENSAZIONE è STRANA... ED IN UN ATTIMO SONO A METTERE IL CHIP E SALTARE IN SELLA.
Inizia subito quell'argine di cui ho sentito parlare dagli altri man mano che arrivavano al traguardo... una gobba di mulo con sabbia, a destra e sinistra canali e li hai 10 cm su di cui galleggiare..
Dopo 200 metri ho i capelli sotto il casco in piedi dalla caga!
Continuo a piedi ed esco da questo primo round  semi sconfitta.
E cosi sara per tutto il percorso, tratti a piedi, altri in sella, un susseguirsi di sentieri tra le piante, bellissimo davvero, ma fuori dalla mia portata.
e poi sempre quella sensazione di dar fastidio a chi gareggia davvero per la classifica o per i primi posti.
Ci metto tanto a fare il giro, un percorso che è la somma di tante gare dell'Oglio chiese challenge fatto per anni, organizzato da Matteo Pedrazzali che ha organizzato pure questa.
Arrivo al traguardo sfatta, disidratata nonostante una borraccia da 750 ml, ed ho pure fregato una bottiglia d'acqua ad un addetto al percorso. Una sete boia che mi sta accompagnando da tre giorni, e che ancora ora che scrivo, martella... credo di aver bevuto una botte di liquidi in questi giorni!
Riparte Enrico per gli ultimi giro, poi dovrà scappare a casa perche fa il fornaio ed i loro orari sono strani rispetto al resto del mondo.
Io nel frattempo mi sono lavata e cambiata, ho chiacchierato con chi, come me, aveva gia finito di gareggiare ed assieme abbiamo aspettato la cena.
Un piatto di casoncelli alla zucca, pane e prosciutto, un dolce e la sera se ne va.
Tornando a casa mi rendo conto del fatto che effettivamente dopo un anno di stop la gara è stata un azzardo, ma ho anche quella serenità addosso che mi fa fare sonno tranquilli.
E poi quante volte nella vita vedrò ancora il via in una gara dato da un aereo?????
Mai più credo. E so anche che non lo dimenticherò facilmente....
Domani? vediamo come mi alzo, il resto lo deciderò man mano, a sensazione....
Alla prossima ragazzi!



Spasesada dei pondor

E pomodori siano!
Lo scorso anno ci ero venuta per curiosita, quest'anno ci sono tornata con piacere visto che il percorso mi era piaciuto.
Fenili Belasi non è poi cosi lontano, una mezz'ora di macchina o pochi minuti in piu, ci arrivo velocemente, parcheggio a 200 metri dalla chiesa e dall'oratorio dove si fanno le iscrizioni. C e già un bel po di gente in giro nonostante il cielo non prometta nulla di buono, un nero in lontananza che sembra avvicinarsi a passo di corsa.
Un saluto al team brescia RUnning, due chiacchiere mentre bevo una bottiglietta d'acqua comprata allo stand gastronomico, ritiro il pacco gara che metto subito in macchina visto che sono bottiglia di vino e lattine di pomodori, e me ne torno alla partenza. Due parole con Alessandra ed è ora di incamminarsi lungo il percorso.
La strada si snoda tra campi e boschetti, fiancheggia ville lussuose con campi da tennis e piscine faraoniche che attirano per il luccichio dell'acqua fresca e, considerato il caldo infernale di questi giorni, ci sta!
Avevo deciso a prescindere per il percorso corto per cui seguo le indicazioni e la strada si snoda sotto le scarpe. Iniziano a superarmi quelli che hanno fatto il lungo e ben presto inizio a capire che sono quasi arrivata, sento in lontananza la musica dell'oratorio.
Il ristoro ha un po di tutto ma praticamente sono giorno che vado avanti ad anguria e melone, bisogno di fresco anche in gola, il caldo sembra avermi prosciugato anche la lingua.
Le solite chiacchiere con chi si conosce, guardo l'ape degli agricoltori locali ricolma di cassette di pomodori e verdure varie e decido di far scorta!
Siamo nel paese del Pondor no????
Scopro che il sabato sera faranno l'incoronazione del re del pomodoro 2017, si parla di frutti da 3/4 chilogrammi l'uno.....ci mangi una settimana cavolo.
Con le mie cassette vano in macchina, metto tutto nel baule e parto verso casa.
Magari di fatti di corsa ne combino pochi ma  a casa torno sempre con qualche cosa.
Alla prossima.... ps: il diluvio è arrivato esattamente trenta secondi dopo la mia partenza verso la tangenziale!!!!!

venerdì 21 luglio 2017

Gir del Funtani-Torbole Casaglia

Credo di averle fatte tutte le edizioni.
Il volantino mi gira da settimane per casa e credo di averne almeno tre in macchina, nelle varie gare in giro per la provincia me ne ritrovavo sempre uno sotto il tergicristalli.
A casa abbastanza presto rispetto al solito, scarpette ai piedi, due robe nel marsupio e via verso Torbole Casaglia.
35 minuti circa e siamo la.
So che alcuni della squadra ci vanno, iscrizione veloce ed in inizio a vedere qualche maglia arancione in giro.
Una coca cola al bar dell'oratorio, un pit stop tipicamente femminile ed alle 19.30 partiamo, seguendo la massa di camminatori.
Il percorso lo conosco a memoria, sterrate, cascine, si segue un torrente e si gira verso un campo di volo in mezzo alla campagna, al nulla piu assoluto. Piatto piattissimo il percorso, la vera essenza della pianura padana dove trovi le cascine gigantesche con centinaia di mucche, moltissime mosche, cascine altrettanto belle ma abbandonate, vecchi casolari affascinanti tra canali di irrigazione. La campagna insomma.
Dopo il ristoro si scavalca un ruscello su di un ponte posticcio in legno e si prosegue verso una strada sterrata per poi seguire, alla deviazione dei percorsi, le indicazioni per l'arrivo.
7 km fatti sui 6 dichiarati dal volantino.
Ma va bene lo stesso.
Arrivo e ristoro con di tutto e di più, ritiro del pacco gara, abbondante come ogni anno e si decide di cenare qua, alla festa dell'oratorio.
Si aggrega Enrico Panza, compagno di squadra dell'Atl. Franciacorta che, per inciso, sabato fata la 6h mtb con me e mi consegnala sua tessera per la verifica visto che arriverà tardi.
Si chiacchiera del più e del meno, e la serata passa cosi.
Alle 22 decidiamo di tornare a casa e, passando per l'ingresso, vedo Carlo Giustacchini, amico da anni che non vedo da tempo immemorabile.
Due parole con lui, arriva Faby e passa un altra mezz'ora tra chiacchiere e ricordi.
Ora si torna a casa davvero, sono stanca ed impolverata ed ho bisogno di una doccia e di un sonno ristoratore.
Ma domani so gia che fare, una passeggiata tra i pomodori.....

lunedì 17 luglio 2017

Memorial Rino Vezzola - Magno Val Trompia

Ma che io capisca che i trail di montagna non sono per me ce ne vuole!!!!
Mi alzo alle sei del mattino, faccio colazione e parto verso la Val Trompia, località Padile di Magno, che manco il navigatore trova tra le sue memorie.
Buon per me  che bene o male la valle la conosco ed a naso arrivo in questo paesino arrampicato sulle pendici dei monti valtrumplini.
Mi iscrivo, aspetto Quaresmini che mi ha detto sarebbe venuto su, saluto un po di gente che come sempre incontro nelle varie gare podistiche ed una volta arrivato Giorgio, si parte.
In discesa.
per poi imboccare un sentiero che sembra l'arrampicata dell'Everest e dove io, in tempo zero, scivolo come un anguilla e mi attacco a dei rami per non andare oltre!
Bell'inizio!!!!!!!
Giorgio mi da una mano a risalire da decido di lasciar perdere e seguo un gruppetto di pensionati che va su per la strada facendo un percorso meno impegnativo ( quasi) e non scivoloso.
Si sale e si sale e si sale.
Ed una volta arrivati in cima si scende e si scende.
Nel frattempo chiacchiero con il Signor Luigi, un signore di 78 anni magro come un chiodo che becco sempre in giro a camminare.
Si inizia a sentire l'altoparlante dell'organizzazione e poco dopo, tre o quattro tornanti più in basso, ecco l'arco blu dell'arrivo.
Ristoro, timbro sul cartellino segna gare di Brescia Running, due parole con chi aspetta qualcun altro, arriva Giorgio, due parole con lui e poi, piano piano, me ne scendo a valle, tornando a casa.
Pochi chilometri oggi ma qualche volta va bene anche cosi.
Alla prossima.

Trail La Sorgente - Montichiari

Avevo trovato questo volantino tempo fa, proviamoci dai, anche se solo la parola TRAIL mi fa venire i brividi lungo il collo.
Ci vado nel pomeriggio verso le 5 e mezza, avviso Ornella che sono dalle sue parti ma lei rinuncia, il piede fa più male di prima; ci arrampichiamo lungo la strada in salita che tante volte ho fatto in bici e cerchiamo un parcheggio, anche se facile non è.
Alla fine parcheggeremo lungo la strada, tra una pianta e l'altra, come hanno fatto tanti altri. A piedi si risale fino in cima, mi iscrivo e mi rendo conto di essere lungo il percorso degli Internazionali d'Italia di Mtb, percorso da me fatto anni fa in squadra quando la Brescia Cup aveva organizzato un prologo gare quassù!!! che bei ricordi, anche se ancora ricordo la lunga scalinata per scendere in piazza che letteralmente mi terrorizzava ma che feci ad occhi chiusi, aiutata non poco dal fatto che in notturna si vedeva poco o nulla.
Quanti anni passati, quanti anni in meno e quanti kg in meno sul groppone.
Partiamo lungo la strada in discesa, seguiamo le frecce ed iniziamo a salire facendo una parte di Montichiari che proprio non conoscevo. Ad un certo punto si inizia a salire lungo un sentiero che mi mette in crisi profonda, lo stesso che mi mise in crisi in bici anni fa.
Arrivati in cima alla scalinata decido di fermarmi alla fine del primo giro. Il polpaccio lesionato fa male e non voglio rischiari di trovarmi nuovamente azzoppata. Scendiamo nella piana dietro l'arrivo e mi ritrovo a far foto alla chiesa Romanica che è veramente bella.
Alla fine del giro da fotografa andiamo al ristoro, ritiriamo il pacco gara ed andiamo a casa di Ornella che ci aspetta per una cena frugale in compagnia. La serata passa tra due chiacchiere ed un insalata ma qualche volta va bene anche cosi.
Alla prossima.





Tapasciata Alto Naviglio - Mazzano

Trovo questa garetta sul sito si Amici Torneo Podismo e decido di andarci, ormai vado a Mazzano ogni tre per due.
Chiamo Ornella e le chiedo se viene con me, mi conferma nonostante le faccia ancora male il piede e ci troviamo alla partenza, dopo una tribulata pazzesca a trovare sta piazza che il mio navigatore non conosce.
Parcheggio facile, 5 euro di iscrizione, ritiro il mio numero, il 93, che resterà mio per tutte le gare del circuito ammesso che decida di farne ancora. Essendo iscritta come "agonista" devo partite alle 20 mentre i camminatori partono alle 19.30.
Via che si va.
Io non corro ma cammino ed il giro ricalca in parte, al contrario , quello di settimana scorsa; Si chiacchiera del più e del meno, si sono aggregati la nipote di Ornella e suo marito e , mentre i corridori veri ci sfrecciano accanto, noi beatamente ci mettiamo di buon passo sulle carrarecce che sono parte della ciclabile che porta a Desenzano del Garda.
Si fiancheggia un canale che scorre lento, papere ed oche varie si sollazzano tuffandosi a testa bassa nell'acqua alla ricerca di qualche pesciolino per riempirsi la pancia.
Si sbuca da una ciclabile e si entra nel grandissimo parcheggio del Brico, si esce dalla parte opposta e si rientra su di una stradina sterrata, peccato che ai suoi lati ci siano frigoriferi, elettrodomestici vari, sacchi ed immondizia di ogni genere.
Piano piano si raggiunge la strada e si torna verso la partenza. Ci raggiunge uno dell'organizzazione in bici e ci dice che aspettano noi per l'estrazione dei premi. Al che ci rendiamo conto che le chiacchiere ci hanno distolto dal tempo e che siamo in giro da un po; allunghiamo il passo e poco dopo eccoci all'arrivo, ristoro e consegna cartellino, e l'estrazione dei premi  sorteggio ha inizio. Praticamente c'è un biglietto della lotteria per ogni singolo partecipante e tutti ricevono un regalo, ovvero due pacchi di caffè.
Presto vien l'ora di tornare a casa, qualche chilometro in piu nelle gambe, un sorriso, la tranquillità che mi da sempre ogni serata passata cosi e la voglia che arrivi domani per un altro giro.
Alla prossima.

venerdì 14 luglio 2017

Filaster Run - Provezze

Praticamente dietro l'angolo di casa, fatta gli scorsi anni e visto che dopo c e musica e buon cibo ci si va per legge!
D'accordo con gli amici dell'Atletica Franciacorta, ci si ritrova al banco delle iscrizioni, ritiro del pacco gara e dopo aver messo tutto in macchina, parcheggiata strategicamente a 200 metri dal tendone ristoro e dal palco musica, via che si parte, percorso corto perché nelle gambe girano ancora i 50 km di ieri notte in sella alla mia mtb.
Si inizia a camminare lungo il percorso, si va verso Monticelli Brusati, si gira per campi, arrivano quelli che corrono come dei cavalli da corsa per cui mi sposto e li lascio passare, ci si avvia verso l'imboccatura della galleria d'uscita della tangenziale stando ovviamente sul campo adiacente e poi si scende verso il Dosso badi, dove, presso l'agriturismo, c e il ristoro ed una doccia volante per rinfrescarsi.
Due bicchieri di the ed un pezzetto di grana e si riparte.
Mi fermo vicino al recinto degli animali a guardare i porcellini neri nani, sono di un bello! e poi le caprette, le oche e le galline mentre, poco distanti, ci sono dei pony e degli asinelli.
E sempre di piu penso che non riesco piu a mangiare carne, immaginando questi animali che sgambettano qua e la... non c e la faccio.
Ognuno la pensi come vuole, ma io posso vivere anche di insalata, frutta, verdura, uova e formaggio. e non ammazzo nessuno.
Poco dopo sono al traguardo.
Ristoro a base di anguria fresca e frutta e poi ci avviciniamo al tendone per la cena, arrivando giusto quella mezz'ora prima del caos assoluto.
Panino, patatine ed un pezzo di formaggio alla griglia, una birra fresca in compagnia chiacchierando del piu e del meno. Al tavolo accanto Paolo, conosciuto un anno fa in una garetta podistica a Monterotondo, si unisce a noi, raggiunto poco dopo da Panza Enrico, biker amico e compagno di squadra dell'Atletica Franciacorta, faremo assieme una 6h in mtb.... a me va bene, a lui un po meno visto che dovrà pedalare anche per me.....
Alle 22.30 si decide di finire la serata, anche perché domattina la sveglia suonerà alle 6.30 come sempre per cui casa, doccia e nanna, non senza aver prima coccolato un po il mio gatto.
Alla prossima.



giovedì 13 luglio 2017

Notturna x ciclabili

Cinque pirlotti in giro in bici di notte!
Cinque amici da anni che si ritrovano dopo tempo a pedalare in compagnia per un giro nato soft per facilitare me che son fuori allenamento e che pedalo pochissimo ultimamente per colpa di sto mani dell'accidenti che rompono i maroni.
Girava nell'aria da un po questa notturna, dado manda un messaggio sul gruppo whatsapp e non resisto, vengo pure io dico!
Mi assicurano che sarà un giro soft per la Franciacorta per cui, come al solito, mi precipito  al suono della campanella di fine lavoro, stile Fantozzi, a timbrare e scappo verso casa. La solita coda nelle gallerie mi fa perder tempo, arrivo a casa alle 18.20, cambio stile Batman, metto due robe nello zainetto, due soldi due, i fari e via verso Iseo dove si dovrebbe partire per le 19.
Dado ed Inve son gia li, gli altri arrivano nel giro di 10 minuti e si parte.... soft......
Ghigo a far da battistrada, Coffe a farmi compagnia nelle retrovie e si passa per la ciclabile della Torbiera, poi verso Berlucchi, deviazione su strada verso il campo da golf, Madonna della Neve di Adro dove si fa il primo pit stop a riempire le borracce. Fa caldo anche se il sole sta calando.
Adro paese, strada provinciale verso l'imboccatura della ciclabile dell'Oglio....
Un susseguirsi di su e giu, a volte non c e la faccio altre si, ma piano piano si va... le gambe girano ancora e spero che le mani non rompano le palle piu di tanto anche se iniziano a far male.
Palazzolo, poi lungo il fiume fino a paeselli di cui scorso sempre il nome,, Castelli di Calepio credo, Credaro e cosi via....
Un altra sosta per aspettare me che metto il faro, ormai non ci vedo piu un accidente e poi verso l'ultimo tratto di ciclabile sul costone sopra il fiume, bela ed impegnativa per me. Adoro i ragazzi, mi aspettano e supportano anche quando non c e la faccio, particolar modo Ghigo che mi affianca e dice di mettere il rampichino, di scalare e poi di rimettere rapporti alti e bene o male arrivo in cima.
Ho una sete tremenda dopo tre ore in sella, la borraccia è vuota ma siamo quasi arrivati, gli ultimi 500 metri sulle strade di paese e giu in discesa verso il lungolago di Sarnico.
Alla pizzeria hanno una specie di parcheggio interno chiuso da un cancello dove possiamo mettere le bici in tranquillità mentre arrivano le birre, che spariscono nel giro di pochissimo, le bottiglie d'acqua e le pizze. Scopro di avere una fame da lupo dopo 37 km con 450 metri di dislivello che lo so non sono tanti ma dopo mesi di stop per me sono una maratona. Spengo Strava durante la cena e mi scordi di riaccenderlo andando poi verso casa,non segnando gli ultimi 13 km che porteranno il giro a 50 km che, per una notturna non sono poi cosi pochi.
Durante la cena si parla di tutto e di più, lavoro, figli, progetti ed il tempo scorre, facendo girare le lancette dell'orologio fino a mezzanotte. E' ora di rientrare, in sella stancamente pedalando lungo la ciclabile che affianca il lago, Paratico, Clusane ed alla fine Cremignane. I ragazzi mi accompagnano praticamente fino alla porta di casa e l'appuntamento è per domattina, solito bar da Gabry e solito caffe tra i mugugni del mattino presto.
Ora , seduta alla scrivania del mio ufficio, ho le gambe un poco doloranti e sono un poco stanca ma mi è tornato quel sorriso che mi ha accompagnato per anni, in sella alla mia Valchiria, in giro per le strade sterrate di mezza Italia.
A presto spero, nuovamente in sella.

lunedì 10 luglio 2017

Hinterland Gardesano - 1° edizione Rodengo Saiano

Cosa centra Rodengo con la gardesana non lo so, sta di fatto che vado a farla e basta.
Da casa sono 12 km in macchina fino al centro sportivo di Rodengo, poco distante dall'Abbazia Olivetana, il parcheggio è comodo e due passi son li al banco dell'iscrizione.
Facce conosciute, alcuni col numero di pettorale, altri, come me, con il solo cartellino di partecipazione, della classifica non mi frega un accidente.
Via che si parte.
Lungo la strada, tanto asfalto rovente....inizio a pensare che mia figlia abbia ragione a dire che son fuori di melone!
Poi si entra in uno sterrato e si finisce in un enorme coltivazione di frutta, mele, pere, kiwi etc. Sorvegliata a vista!!!!!!!
Pota imi dicono che si sono ritrovati decine di extracomunitari che avevano preso la loro azienda agricola per un super mercato gratuito, portando via decine di kg di frutta e rivendendola lungo la strada.
bella storia, incazzati di brutto giustamente direi!
Alcuni tratti belli nel bosco, poi si torna sulla strada e ci si avvicina al traguardo.
il solito caos al ristoro, gente che si piazza davanti a tutto e che non ti lascia passare, gente che arraffa come se non ci fosse un domani e l'ignoranza di altri che se ne fregano se qualcuno deve ancora arrivare e vorrà, giustamente, bere qualche cosa di fresco vista la calura serale estiva!
Ritiro il mio pacco di biscotti che rappresenta il premio di partecipazione e me ne vado in macchia per tornare verso casa.
La doccia come sempre lava via polvere e stanchezza ma il calore resta, un estate torrida che lascia spossati e stanchi, che si faccia sport oppure no.
Allora preferisco fare,l'alternativa sarebbe solo il divano...... avro tempo da vecchia bacucca.
Ora non ancora.

Socc.....corsa - Mazzano

Volantino che mi gira da un po in macchina.
Sono stanca morta, venuta via dall'ufficio un ora prima e mi sono addormentata sul divano tanto son cotta in questo periodo. Mi sveglio e vedo l'orologio appeso in salotto, segna le 18.20.
Salto in piedi e decido di andarci comunque, cotta o non cotta, caldo o non caldo.
mi ci vogliono circa 40 minuti per arrivare, parcheggio facile e mi iscrivo tra tantissimi altri che son gia li e che stanno arrivando.
Mi danno un numero che attacco alla maglia, mi dicono che vale per la cena al'arrivo, prendo una bottiglia d'acqua dal baule della macchina e mi guardo attorno, cercando un guizzo di arancione tra i tanti partecipanti.
E via che si va, lungo la ciclabile, sempre diritti.
L'ultima garetta fatta qua attorno aveva il percorso alla rovescia, ormai me ne ricordo un sacco di percorsi di gare podistiche,  anche perché vengono riproposte di anno in anno, sempre con la stessa formula e ne sto facendo un bel po.
i piedi vanno da soli, le mani scacciano le mosche e le zanzare che per me sono un tormento, poco alla volta arrivo al bivio tra corto e lungo e decido che fa troppo caldo per seguire il lungo.
Alcuni tratti sono all'ombra di piante che fiancheggiano una ciclabile, che un giorno giuro farò in bici e non a piedi, si torna sul tracciato iniziale e si va verso il traguardo. Incrocio l'imboccatura della ciclabile che va verso il lago di Garda, fatta tante volte con l'amico Dado quando partivamo alle sei del mattino con lo zaino in spalla per fare giri improbabili se non impossibili, 12 o 15 ore in sella senza una meta precisa, tornando a casa a notte inoltrata stravolti dalla stanchezza e strinati dal sole cocente estivo ma felici come due adolescenti. AH che bei ricordi. Ed il ricordo porta con se, immancabilmente, un sorriso ed una nota di tristezza...... forse un giorno lo rifarò.....
All'arrivo, sotto l'arco giallo, un saluto ad alcuni compagni di squadra, due bicchieri di the per levare arsura e polvere dalla gola, una fetta d'anguria e poi me ne vado verso la zona ristoro dove ci sarà la cena a base di salamino alla griglia e bibite varie.
Tra un po divento una salamina anche io. Quasi tutte le gare podistiche danno questo buono al posto del gadget, il che va bene ma se, come me, fai 4 garette a settimana, le salamine ti escono dalle orecchie.
Va be, ne mangio mezza, mi bevo la coca cola e poi, dopo un paio di saluti ai ragazzi dell'Atletica Franciacorta presenti, me ne torno verso il parcheggio e verso casa.
La prossima? non lo so, forse domani sera...

martedì 4 luglio 2017

Insieme fino alla meta

Scuola Nikolajewka a Brescia, dove gli alpini danno una mano per la scuola dei ragazzi in carrozzina.
da qualche anno vedo queste carrozzine con ragazzi disabili accompagnati da "spingitori" che, armati di palloncino colorati, spingono carrozzina e ragazzo fino al traguardo di alcune gare.
Incontro Jacky al banco dell'iscrizione ( la foto l'ho rubata a lui), si parla un po e poi ognuno va per la sua strada.
Per la prima volta questo percorso viene diviso in due, la parte si strada e la novità di un percorso denominato Light trail di 9 chilometri.
Opto per il classico, anche perché ha piovuto nei giorni scorsi e non ho portato le scarpe "da fango"!
Un po banale, bello solo il passaggio nei parchi.
Incontro un po di gente che conosco come ogni singola sera, alla fine vado al ristoro degli alpini per il panino compreso nei prezzo dell'iscrizione. Un saluto qua e la e me ne torno a casa.
Non ero molto convinta stasera e devo dire che si vede. Ho praticamente passeggiato, senza neppure tentare la corsetta al piccolo trotto, ma qualche volta va bene anche cosi...
la prossima volta farò meglio, stasera basta questo.
Alla prossima!

San Polo di corsa

29 giugno e dai che si va.
La solita corsa a casa dall'ufficio, il,cambio al volo e parto per Brescia, località San Polo.
Ci sono gia stata alcune volte, il percorso è piacevole e passa dal parco Ducos dove, anni fa, portai la tartaruga di Elsa diventata troppo grande da tenere a casa.
Iscrizione al volo, due chiacchiere con gli amici e via che parto in compagnia di Giorgio Quaresmini, compagno di squadra dell'Atletica Franciacorta con cui spesso cammino o corro chiacchierando.
E via che si passa su strade secondarie, pezzi di ciclabile ed infine il parco, per due volte una volta entrando da nord per poi rientrarvi da sud.
Ovviamente si chiacchiera di tutto e di più, delle sue vacanze appena concluse e delle mie ancora da fare.
Dopo un oretta circa siamo al traguardo, senza velleità di classifiche o altro.
Vengo chiamata da Angelo e la sua compagnia e finisco la serata al loro tavolo, tra due patatine ed un panino. si ride e si scherza e poi iniziano le premiazioni; la squadra è ottava in classifica, non vedo nessuno in giro per prendere la coppa e ci vado io! Ed ecco che sbuca Nicola che mi fa la foto!!!!
Il premio l'ho ritirato io ma è della squadra ovviamente, appena vado in sede la porto la.
E poi, come tute le cose belle e piacevoli, si deve scendere a patti con la realtà, ovvero risalire in macchina e tornare a casa, pensando gia a cos'altro fare domani.
Star ferma è dura....