La nuova squadra

La nuova squadra

Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


martedì 25 maggio 2010

Ho scritto un libro....un quasi libro.... questo qua insomma!!


Se non son matti non li vogliamo e chi mi conosce mi ha sempre classificata un pò fuori di melone.....
Però non mordo mica sapete? solo se mi fanno arrabbiare, allora scateno una guerra che Rambo sembra un pupetto dell'asilo nido in confronto.
Per tornare al titolo, ho raccolto quelli che definisco i miei raccontini piu belli di mtb( e che amici hanno definito tali)e li ho raccolti in questa pubblicazione.
Ai posteri l'ardua sentenza, io intanto continuo a pedalare, piano ma pedalo.

domenica 9 maggio 2010

Kathy sei un disastro!!!




Avete presente quei giocattoli a molla di una volta che li caricavi e loro andavano avanti fino ad incontrare un ostacolo ma, nonostante l’ostacolo stesso fosse insormontabile, continuavano ad andarci a sbattere una due tre quattro volte… e avanti fino ad esaurire la carica? Ecco, io sono cosi!
Un disastro mezzo annunciato perché lo so che non ce la faccio a fare le salite toste e se poi ci si mette anche una decina di giorni di pioggia praticamente incessante che rende il percorso una specie di pista da sci… andiam bene!
Ma la zucca dura che ho non si spacca neppure a suon di martellate ed allora mi iscrivo alla Conca d’Oro, già fatta due anni fa con relativa caduta ma almeno portata a termine.
Sabato mattina a preparare tutto, carico il camper e via verso la tangenziale perché non voglio fare le coste visto che non mi piacciono e già qua comincia ad andare tutto storto; sta di fatto che mi perdo il cartello della deviazione per la Valle Sabbia ed arrivo quasi sul Garda prima di riuscire a girare il bestione e tornare indietro.
Imbocco finalmente l’uscita giusta e mi riperdo il cartello per Odolo e finisco a fare un giro al lago d’Idro, cosi tanto per……
La scusa potrebbe essere che sono andata a vedere dove parcheggiare il camper per la 24h dei primi di giugno, sta di fatto che oggi sono persa in un mondo parallelo ed è meglio che rientri prima che combini qualche disastro con sto bestione di tre tonnellate e mezza!
Un neurone sperduto ha l’illuminazione di farmi girare verso Lumezzane ed eccolo il cartello con scritto Odolo!!!!
Meno male, cominciavo a pensare di chiamare aiuto… cosa che ho fatto in verità, con un paio di sms per chiedere “ma dove cavolo devo girare”????
Seguo le indicazioni per il parcheggio messe in paese dagli organizzatori e salgo su per la collina, parcheggio e ridiscendo in paese per fare la verifica tessere e ritirare il pacco gara, torno su e faccio mente locale: domani sarò cosi cotta all’arrivo che sto salita non la faro neppure con la funicolare, meglio trovare un parcheggio alternativo!
Riparto ed attraverso l’arco dell’arrivo e salgo dalla parte opposta della collina fino ad un parco con tantissimo posto per parcheggiare, bisogna fare solo un poco di attenzione al fango che poi non ti fa piu uscire se non a traino.
Ci metto quasi mezz’ora a rendermi conto che sono a duecento metri dal parcheggio di prima!!!
No no Kathy, non ci siamo proprio, ho ti dai una regolata o ti ricoverano alla neuro tra un po!
Nei camper vicini ci sono persone che conosco, si chiacchiera un poco poi decido di ritirarmi, un piatto di pasta, uno zapping veloce alla tele e qualche capitolo di un libro portato per l’occasione ed a nanna! Si fa prima a dirlo che a farlo… mi rivolto tutta notte nel letto, mi addormento e mi sveglio ogni mezz’ora, e che cavolo succede insomma????
Ho perfino l’impressione che dondoli tutto o forse è solo la suggestione della notizia della scossa di terremoto della sera prima con epicentro proprio Odolo, non lo so, sta di fatto che arrivo a mattina piu stanca della sera prima, cerco di svegliarmi con un caffè e la gran brutta idea di finire la pasta della sera … è ancora qua che va su e giu…..
Ad un certo punto mi bussano alla porta…o mamma è già arrivato Beppe, compagno di squadra e di avventura per oggi….ma sono ancora in pigiama! Lo spedisco a fare la verifica tessere cosi mi rendo quantomeno presentabile.
Poco dopo eccolo di ritorno e con lui Zambo e la Giusy che quest’anno farà nevicare visto che è alla sua seconda gara! Magra com’è sembra arrampicarsi come un gatto lungo le salite più toste, peccato abbia paura delle discese altrimenti sarebbe spesso a premio.
Caffè e torta di pesche per tutti e ci si prepara all’avventura distribuendo i depliant della nostra Rampigolem naturalmente e, cosi facendo, quasi facciamo tardi in griglia.
Tante facce note e la voce di Zaglio che mi chiama: sei venuta a tribulare un po’ Kathy???
Mi sa proprio di si sai?
Stranamente non sento quella sensazione allo stomaco che ho ogni volta che aspetto la partenza, è come se mi mancasse qualche cosa oggi; Giusy invece è eccitata, sembra voglia partire addirittura prima… la invidio un po’ e le faccio i miei auguri, vai vola ragazza.
Pronti via lungo la strada asfaltata, la velocità mi sembra da folli se penso che sono su due ruote di bicicletta eppure pedalo e cerco di star dietro a tutti loro…ma poi vedo la prima salita, asfalto e tornanti che mi ricordano tanto la strada per Polaveno; Beppe mi affianca dicendo che è già stanco ma mi semina poco dopo, qua l’unica già stanca sono io mi sa.
Da li in poi un susseguirsi di salite, strade sterrate e sentieri attraversati da piccoli torrenti, un continuo saliscendi che mi lascia senza fiato e le due moto dietro che fanno da chiudi pista non aiutano di certo il morale.
E tantomeno lo aiuta la frase” ma la finisci o ti fermi? Se no arriviamo alle tre..”
Quando passo il controllo chip dopo una lunga salita lungo uno sconnesso sentiero stavo già meditando il ritiro e poco dopo vedo Alberto scendere dalla strada che io avrei dovuto fare in salita… ha una faccia che non racconta nulla di buono.
Si ferma perché non si sente bene, una tosse che ricorda tanto una polmonite lo fa sobbalzare ogni volta che tossisce ed assieme torniamo verso il paese di Odolo, facciamo affiancati la lunga salita che porta al traguardo e, visto che Grazia è in giro a far foto, lo invito nel camper per riposare un po’.
Io sono stanca ma lui non si sente proprio bene; un the caldo, un aspirina ed una coperta calda di pile che lo avvolge e si addormenta per un po’…maglio cosi.
Nel frattempo faccio la doccia e mi vesto, metto la mia Valchiria nel gavone, ripongo tutto e mi siedo fuori con una tazza di caffè in mano a pensare, a rimuginare su questa giornata del cavolo.
Odio non finire ciò che comincio, è una forma di tradimento verso me stessa, mi sento decisamente col morale a terra…
Ci tenevo cosi tanto a riuscire a fare la valle Sabbia cup ma mi sa che non avendo fatto questa gara non riesco a finire il circuito ma più di tutto è la rabbia di non aver tenuto duro, di aver mollato, io, quella che dice agli altri non mollare mai.
Lo so che passa ma ora è cosi che i sento.
Quando Alberto si sveglia lo vedo decisamente meglio e gli presto la mia giacca visto che la sua è bagnata, me la renderà tutta profumata con l’ammorbidente( parole sue).
Mi siedo ad aspettare che qualcuno della mia squadra arrivi, leggo un po’ ma intanto penso a quella salita, se solo l’avessi affrontata con piu decisione forse, solo forse…
Arriva Ezio, il mio vicino e poco dopo Mauro ed ecco che spunta anche Giusy; tutti fanno la stessa faccia quando mi vedono li seduta gia cambiata ma l’unico a capire come mi sento veramente e Zambo, lui sa che covo una rabbia sorda dentro, è mio amico da tanto tempo e mi legge come un libro aperto.
Andiamo assieme al pasta party, le chiacchiere con Giorgio el Medicano e Silvia, finiamo la pasta e ci preoccupiamo per Beppe che ancora non si vede arrivare ed intanto uno scroscio di pioggia arriva… come se tutta l’acqua scesa nei giorni scorsi non fosse stata abbastanza.
Poco dopo uno squillo del telefonino avvisa dell’arrivo di Beppe sano e salvo e ci avviciniamo al parcheggio perché c’è un premio per il primo della squadra che ha passato il traguardo!!!
Riesco a chiudere la magnifica giornata con un ruzzolone nell’erba fangosa di una salitella fatta per tagliare un pezzo di prato per ben due volte e me ne torno al camper a cambiare la tuta piu mesta di prima, con Mauro Zambo che sopporta il mio ruggito isterico in silenzio.
Scusami Mauro, tu non centri nulla nella mia giornata no!
Arriviamo al parcheggio e con tanto di foto immortalo la consegna a Zambo di un sacco di patate, proprio un sacco di patate, come premio speciale! È stato forse l’unico momento della giornata in cui ho riso un attimo.
Tra una cosa è l’altra è arrivato l’ora di andare a casa, si riparte verso valle e verso il mio lago…quello giusto stavolta, ne Garda ne Idro mail mio Iseo.
Saluto i ragazzi con un sms, mi conoscono abbastanza bene da capire che ho bisogno di stare da sola e lungo la strada ho tempo per pensare un po’…. Forse è ora che appenda la bike al chiodo oppure che faccia altro….forse, solo forse.
Poi magari domattina sarò in bicicletta sotto un acquazzone dell’accidenti cantando a squarciagola fregandomene altamente del fatto che i vicini di casa pensino che sia matta da legare.
Kathy Pitton

giovedì 6 maggio 2010

Rampigolem news!!!




Nonostante manchino ancora due mesi alla partenza di questa 6° edizione della Rampigolem, il Comitato Organizzatore ha già messo all’opera “uomini e mezzi” per far si che, come ogni anno, la gara sia un successo.
Aperte ufficialmente le iscrizioni, non verrà comunque meno la qualità dei servizi che hanno contraddistinto le passate edizioni di questa affascinante gara che scala le pendici del Monte Guglielmo a Zone, con uno splendido colpo d’occhio sul lago d’Iseo.
Come per il 2009, resta valida è la convenzione stipulata con gli albergatori di Zone che darà la possibilità a chi deciderà soggiornare qualche giorno prima della gara del 4 luglio di partecipare alla stessa senza pagare l’iscrizione.
Ulteriori informazioni le potete trovare sul sito ufficiale della gara www.rampigolem.it