Avevo fatto la prima edizione di questa endurance parecchi anni fa e la location era totalmente diversa, a Rivalta di Lesignano de Bagni, stavolta invece e' a Santa Maria del Piano che poi e' una frazione dello stesso paese ma e' tutto diverso, niente Barboj di fango che ribollono dal terreno ma tantissimo ruscelli e rivoli d'acqua ovunque.
Ma iniziamo dalla parte giusta!
Venerdì sono al lavoro ed inizialmente avevo pensato di partire ancora la sera ma un invito da parte degli amici ciclisti ad una cena solo biker mi fa cambiare idea e parto sabato mattina alle sei dopo una notte anzi qualche ora di sonno tribolato a seguito della cena abbondante e di qualche bicchiere di vino.
Decido di fare strada normale visto che il navigatore mi da quasi 40 chilometri in meno e mi avvio verso Asola, la strada che faccio tantissime volte durante la stagione visto che buona parte delle gare. Si svolgono da quelle parti, seguo le indicazioni per Parma e buon viaggio.
Ma come spesso succede i chilometri sono effettivamente di meno ma vado lentamente visto che ci sono autovelox dappertutto ed arriverò a Lesignano alle nove passate.
Poco male, trovo parcheggio facilmente per il bestione e vado a ritirare il pacco gara ed il numero, rivedendo dietro il bancone Vania che non vedo da parecchio tempo e mi trasferito la bar per un caffè risveglia morti e moribondi, azzannando una ciambella che sembrava guardarmi con immenso amore!!!
Accanto al camper trovo gli amici della Croce Verde di Orzinuovi, gli organizzatori della bellissima sei ore di Urcis a cui non manco mai a costo di far carte false, ci scambiamo quattro saluti e mi invitano a pranzo poco dopo mentre stavo pensando a cosa farmi, se un piatto di pasta o un panino al bar.Si chiacchiera e chissà come mai il tempo passa sempre velocemente mentre si e con amici e poco alla volta arriva il momento di preparare la bike e vestirsi da ciclista.
Mi chiedono di provare il percorso ma decido, come sempre, che ho sei ore di tempo per provarlo per cui tranquilla me ne sto tranquilla a girare qua attorno aspettando le 12 e la partenza la gara.
E via che si parte con nelle orecchie la musica a palla di Ugo di Cresi, piacevole compagnia nelle orecchie ed al morale, si perché a me sembra di andare più forte con gli AC/DC nelle orecchie!
Il primo giro e' una specie di perlustrazione e dopo il quarto guado ed il ponte fatto con i panca li penso che più di 5 giri non li faro' ma giro dopo giro il percorso ha iniziato ad affascinarmi sempre di più fino a diventare una specie di otto volante sui pedali.
Erano veramente tanti mesi che non mi divertivo così tanto sui pedali, un susseguirsi di sentieri da guidare nel bosco tra le piante con appese le foto di Clint Eastwood che, con faccia. Cattiva, urlava: piantaaaaaaaaaaa!
Che ridere ogni volta passavo su per pezzo tutto sassi smossi che si muovevano sotto le ruote in conseguenza del mio dolce peso e dove saltavo come una rana; e le rane le ho viste davvero nelle grosse pozzanghere appena dopo il ponte "gestito"dallo zio Willy con tanto di badile, al mio passaggio in bike sembravano scappare per non farsi stirare sotto le ruote!I guadi poi, una specie di Ridolini ogni volta.
Il primo lo facevo ma il secondo non riuscivo perché aveva quella radice di traverso che mi facevano cadere, il terzo, più profondo, ho impiegato due giri a capire come farlo con i due fotografi che ridevano le dei matti ad ogni mio passaggio ed in una di queste foto appunto ho una faccia del tipo: ma che cavolo sto facendooooooooooo!
Ne ho fatti di tuffi, sono tornata a casa con la bike sporca di fango da paura ma le scarpette erano lustre e lucide di acqua come appena uscite dalla scatola del negozio mentre io ero coperta di fango fino alle ginocchia.
Il ristoro era posizionato appena qualche metro dall'arrivo in modo che non si dovesse uscire dal percorso, facevi rifornimento, rientravi nel percorso e via per un altro giro.
Ad ogni passaggio lungo la zona campeggio rallentavo, pit stop dagli amici dell'Urcis o da Alice che gentilissima come sempre si e' prestata per farmi da assistenza con torta Fata in casa e coca cola..... Che dire gli amici sono amici ed in questo mondo ho trovato decine di persone speciali.
Alla fine ho fatto nove giri, ho macinato una settantina di chilometri in sei ore e sono arrivata quinta andando a premio con somma felicita di mia figlia che, quando torno a casa mi chiede sempre: che hai portato a casa mamma??
La doccia calda, il ristorerò finale con tanto di servizio ai tavoli con tortellino party ed affettati freschissimi la birra in compagnia, il caffè per star sveglia lungo la strada ed alle nove parto verso l'autostrada e. Casa.
Arrivo alle 23 , cotta e stanca dal viaggio ma non dalla 6h perché pedalare mi pesa meno che guidare, tolgo Valchiria dal camper e me ne vado a dormire.".. Non ricordo neppure come mi sono sdraiata..... Ma domattina alle sette la sveglia suonerà di nuovo, per il lavoro stavolta.
Io Barboj volentieri, voi cosa fate?L'anno prossimo ci torno di sicuro......