La nuova squadra

La nuova squadra

Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


giovedì 28 aprile 2016

6h della Valpolicella

Quante prime edizioni ho fatto negli ultimi 25 anni di bici?
Tante! alcune le ricordo vividamente, altre no, ma i numeri di gara sono tutti a casa a ricordarmi le pedalate qua e la per l'Italia.
Trovo su Pianeta Mtb questa prima edizione, poche notizie in verità ma mi affascina il fatto che si effettui in una splendida villa veneta poco fuori Verona, ad Arbizzano di Negrar, la patria del Valpolicella e dell' Amarone.
Sono fuori forma ed allenamento a la voglia è sempre quella: provarci.
ed allora ecco che scarico il modulo di iscrizione, telefono per due info sul parcheggio del camper e son mentalmente pronta a pedalare... solo mentalmente ovviamente!
Parto il venerdì sera ed in un ora o poco più eccomi in questo paesino sulle colline di Verona; la villa la trovo facilmente visto che l'organizzazione ha ben pensato di mettere frecce segnaletiche ovunque; sebbene sia sera inoltrata lo spettacolo per gli occhi è grandioso! mamma mia che posto, sembra di essere alla corte di un re!
Wow.
Visto che parcheggiare tra le piante secolari senza luci che non mi facciano sbattere qua e la contro i rami, decido di avviarmi verso il paese; poco distante dalla villa c'e un centro sportivo, parcheggio li e mi avvio verso la palestra ed il parco li accanto dove risplende nella notte l'insegna di una pizzeria; cena veloce e visto che non sono riuscita a finire il pasto la ragazza mi offre gentilmente di mettere tutto in un contenitore e portarlo sul camper... ok, colazione carboidrati-ca per domani a posto.
Si va a nanna ed a domani non penso proprio, quel che sarà sarà.
Sveglia alle sette e trasferimento al volante ancora in pigiama verso la villa Bertani Mosconi dove già ci sono decine di auto e di camper.
parcheggio sotto le piante e mi avvio verso la villa cercando di capire dove sarà la segreteria e la partenza. Che spettacolo il parco! Una casetta in pietra troneggia sul laghetto all'interno del parco, sullo sfondo i vigneti ed il bosco poco dopo; scopro che il percorso di gara sarà totalmente all'interno del parco della villa, 4800 metri con 125 mt di dislivello a giro! ammazzate!
Alla segreteria mi avvisano che fino alle 10 non consegnano nulla per cui me ne vo gironzolando qua e la a curiosare. Solo l'aia della villa potrebbe contenere mezza frazione in cui abito; producono vino e le vigne si distendono su per la collina, delimitate dalle mura esterne del parco secolare.

Il bosco poco piu in alto a far da confine.... che spettacolo di posto.
Poco dopo incontro Massimo Cozzoli, compagno di squadra e di gara per oggi; per lui una gara atipica visto che l'endurance è quasi sempre stata la mia specialità, due chiacchiere, il ritiro del chip, del numero e del paco gara e me ne torno in camper per preparare la partenza che sarà alle 12.
mangiare qualche cosa per non restare senza benzina, preparare la borraccia, decidere cosa mettermi, se pesante p leggero visto che le previsioni danno pioggia nel pomeriggio e, poco alla volta, si avvicina l'ora della partenza.

 Stile Le Mans, ovvero correre a piedi per raccattare la tua bici e saltare in sella.
E cosi si inizia, subito con una salita spacca gambe, per raggiungere il "gran premio della montagna"... mi scappa da ridere..... gia a corto di fiato mentre arrivo in cima, mi immetto nel sentiero del bosco e son guai gia da subito. tecnico da matti ed io sono decisamente imbranata. Pedalo dove riesco, mi scanso al sopraggiungere dei ragazzi che volano sui pedali, scendo lungo un sentiero che sembra fatto per le capre ed arrivo alla fine dle primo giro. E mi fermo per riposare!!!! son stravolta ed è solo l'inizio.
Via che si riparte... una gara senza gloria ne infamia, piano piano come ogni mia performance in sella. Non me la prendo per la difficolta, mi soffermo a guardare attorno ed a leggere ciò che vedo, un piacere per gli occhi. Ad un certo punto un drone sorvola la tenuta, ci filmano dall'alto...
sarà un reportage con i fiocchi.
Poco dopo le due ore di gara mi fermo, non ce la faccio più, troppo tecnica la gara e duro il percorso, preferisco fermarmi prima di fare un qualche volo e farmi del male....
ripongo la bici, mi faccio una doccia calda e me ne vado nel negozio della tenuta a far spesa di vini pregiati; spenderò un botto ma un bicchiere ogni tanto lo voglio buono, il tavernello lo lascio bene agli altri.
Aspetto l'arrivo degli altri ma ben presto, causa un temporale da paura, interrompono la gara; Massimo mi fa vedere l'altimetria, in 4 ore ha macinato piu di 1700 mt in altimetria... un botto per una gara endurance.
Il tempo passa, guardo le premiazioni e mi avvio verso il camper aspettando la Cena in Villa, prenotata all'atto dell'iscrizione.
Che spettacolo gli affreschi e la location!
Un aperitivo in cantina, una cena servita al tavolo da camerieri in livrea, un cibo decisamente di altissimo livello ed un eccellente vino in tavola, bottiglia di Pregal Rosso della casa, un vino d'anata da 40 euro a bottiglia...... ed un ottima compagnia, con Giuseppina Coppola ed il suo compagno, altri ciclisti seduti ai tavoli rotondi per cui la serata diventa una piacevole conversazione sulle gare, i percorsi, le avventure su ruote... ed in un attimo arriva mezzanotte, tanti se ne sono già andati, altri come me retano per la notte,
 Me ne riparto il mattino dopo con calma, sotto un cielo bigio e plumbeo ma addosso resta la sensazione di sempre, quel piacere di aver condiviso la voglia di pedalare in un luogo fantastico e quasi magico, uno scorcio di Veneto che non avevo mai visto e che ho avuto il piacere di conoscere e di scoprire. Ci tornerò di sicuro, probabilmente da turista e non da ciclista ma dovrò sempre ringraziare la bici che mi ha fatto scoprire angoli di Italia davvero bellissimi e che mi hanno lasciato ricordi e sensazioni che porto dentro con immenso piacere.
Perchè, come ho sempre detto, il bello del viaggiare, con la bici o in camper, è il viaggio stesso e se i luoghi che hai visto e vissuto, seppur per poco, ti lasciano delle emozioni significa che nei tuoi ricordi quei luoghi e quei viaggi non avranno mai fine.
Alla prossima ragazzi.


venerdì 22 aprile 2016

Ultrafranciacorta 12h

Eccola la sfida 2016
Come dice mia figlia più invecchio più do di matto per cui stavolta ho sfidato la strada, l'asfalto, la fatica, la tenuta di muscoli e scarpette da running.
l'organizza la mia squadra di atletica, L'atletica Fraciacorta appunto, e la sfida mi è parsa subito allettante tant'è che, quando ne ho letto, mando un messaggio a Gabriele e gli chiedo se me la lascerebbero fare anche camminando. Mi risponde che posso farla anche saltellando per cui mi iscrivo e bon... come andrà andrà e non ci penso più... ma il 16 aprile si avvicina sempre di più e comincio a preoccuparmi.
ed eccomi qua alle 6 del mattino, dopo aver dormito poco e male per la preoccupazione, con il baule della macchina con tavolino, sedia, acqua in abbondanza, cibo vario, scarpette e calze di ricambio,
Mi presento alla verifica tessere ritiro pacco gara e gadget vari, porto tutto in macchina e mi siedo, cercando di capire come diavolo farò a camminare 12 ore.
Certo che questi colpi di testa son tipici di un quindicenne, non di certo di chi di quell'età ne ha quasi 4 volte tanto..... comunque son qua tanto vale ballare.
Tanta gente sulla piazza del municipio di Provaglio da dove si parte, tanti gli accompagnatori che guardano e consigliano, l'alba che poco alla volta schiarisce il nero della notte preannunciando una bellissima mattinata ed una giornata di sole.
e via che è ora di partire, dopo un paio di caffè ovviamente.

E via le squadre di 12 persone che , a staffetta, si daranno il cambio durante la giornata; e via i solitari come me che dovranno saper gestire da soli tutta la gara... io penso che sia più o meno come le endurance in bici, parti al tuo passo e gestisci la situazione di ora in ora.
La gente al seguito degli atleti mi guarda stranita come a dire: ma questa perché non corre????
ed io a testa bassa passo e cammino, ripasso e cammino, e poco alla volta vedo le loro espressioni cambiare, da stranite a sorridenti, fino ad arrivare, ore dopo, al sorriso ed all'incitamento.
Il tempo scorre, arriva mia figlia che porta un paio di cambi, mangio qualche cosa con lei e riparto... Il percorso è cittadino, lungo circa 1 chilometro e mezzo e poco alla volta lo assorbo e non lo vedo più.... vai pensando alla musica che mi suona nella testa, vai, pensando al lavoro ed alle tante cose da fare, al convincermi sempre di più che posso farcela a fare tutte le 12 ore.
Ascolto i consigli di un compagno di squadra, Boglioni, che mi dice di bere tanto, un bicchiere a giro, di mangiare poco e spesso per non restare senza benzina sul più bello! e poi arriva Gabry che mi dice: ma on avrai mica intenzione di ritirarti vero? sei messa bene in classifica!
Resto basita, non ho mai capito davvero la storia delle categorie dell'atletica, penso sempre alle due della mtb e scopro che qua, ogni 5 anni, sei in una categoria diversa.....
Un po mi fermo, son stracotta; riparto dopo aver mangiato ancora qualcosa; due parole con Ongaro, coscritto e compagno di corsa, un altro piccolo riposo e la visita in bici di Zamboni, mitico compagno di avventure in bici ed ora Triatleta.
Poco dopo, lungo il percorso, vengo raggiunta da altri due compagni di squadra, di bici stavolta, Dado ed Alberto che prima mi insultano gentilmente sul fatto che li ho traditi per la corsa a piedi e poco dopo mi coccolano facendo il tifo... li adoro questi ragazzi!
Ormai sono stanchissima, i piedi scottano e le vesciche imperano ma se mi fermo ora non parto più. L'ultimo giro è un agonia ed arrivo davanti al traguardo esattamente all'undicesima ora e 57 minuti
Vedo Simone che mi corre incontro e mi ferma... se passo ora, prima dello scadere delle 12 ore devo fare ancora un giro... non ce la faccio più e decido di fare tre passi indietro ed attendere, dietro la linea del traguardo, lo scoccare della 12 esima ora. e cosi sarà----
eppure gli applausi sono per me, una ragazza mi corre incontro e mi da una bottiglia di acqua, un altra mi abbraccia e non ne conosco il motivo.
La mia sfida, solo contro me stessa è vinta. E ne sorrido, ne piango, mi accascio su di una sedia e bevo fin quasi ad annegare, mi tolgo finalmente le scarpe e guardo la desolazione dei miei piedi feriti e gonfi, con le vesciche che tendono la pelle fin quasi a farla scoppiare mentre le unghie degli alluci son nere per il trauma continuo contro la punta della scarpa... che macello! mi incerotto ed infilo, a fatica, un paio di infradito... e con quelle salirò sul podio quando mi chiamano per ritirare il premio che credo di essermi guadagnata.
Ma il premio è poco importante, il mio sorriso al traguardo indica tutto quanto ho dentro me stessa: consapevolezza, determinazione ed una buona dose di incoscienza.
La prossima avventura non ho ancora deciso quale sarà ma gia mi frulla qualche cosa nella testolina.... vedremo..
Alla prossima ragazzi.

Stramonpiano di corsa

Ci becco sempre Giorgio in giro per gare podistiche!
Venerdì sera a Monpiano, dietro la curva nord dello stadio di Brescia ecco il mondo dei running bresciani, tutti in scarpette da corsa e pronti alla sfida. Io no però. Domani ho un impegno grande e vorrei fare la corta stasera, una 5 km in tutta tranquillità.......
Poi però mi lacsio traviare da Giorgio che, asserendo di conoscere il percorso benissimo, mi porta su fino alla polveriera e cosi, invece dei 5 previsti, mi ritrovo nele gambe ben 11 km... che di perse' non sono tanti ma visto che domani avrò una 12h running sono tantissimi"!!!!!
Va beh gli amici non si deludono dai.....ù ed a gambe stanche torno a casa, sperando di dormire qualche ora prima della sveglia che suonerà alle 5 del mattino.....

L'unione fa la corsa

Garetta di corsa in citta.
Ho ripreso a macinare chilometri per poter dire di essere allenata... piu o meno.
Quello che mi lascia questa sgambata in città è la presenza di decine di persone non vedenti, accompagnate dalla loro guida che, legati a loro, li portano al traguardo di questa gara podistica. A volte credo non ci si renda effettivamente conto di quanto si sia fortunati ad avere la padronanza delle nostre capacità di vedere, sentire e muoversi come ci piace.... ma sono in tanti i meno fortunati.
ed allora corri, si corri, per arrivare ad un traguardo che altro non è che il dimostrare, se ce ne fosse bisogno, che ci sono anche loro.