La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


lunedì 27 agosto 2018

Traversata Predore Iseo-26 Agosto 2018

Sembro un anatra ammollo!!!
Ma il tutto inizia molto prima, quando  decido di iscrivermi, dopo tre anni, alla traversata di casa.
E passo questi giorni nella paura di non arrivare mai, la consapevolezza che la traversata del Como è corta anzi no cortissima a confronto, 1200 metri contro i 3200 dell Iseo.
Allenarmi in vasca perche finisco troppo tardi di lavorare e nel lago di sera da sola non mi pare il caso. Provare e riprovare mute diverse, corte, medie e lunghe, senza saper decidere cosa fare, le pinne le alterno, quelle azzurre da sub? o quelle medie da apnea? o le corte da piscina?
Giorni a pensare che ho fatto la stupidata dell'anno, che i 30 euro dell'iscrizione potevo spenderli per un paio di saldali in svendita, che ha ragione mia figlia a darmi della stordita....
Passare  mezz'ora ogni giorno, in pausa pranzo, a guardare quell'acqua a volte scura, a volte verde che lambisce il giardino del mio ufficio a Costa Volpino.
Ed il 26 si avvicina con me sempre meno convinta.
Sabato poi si scatena un tempaccio del diavolo, cielo nero, acqua a catinelle ed una temperatura decisamente poco estiva, tanto che alle 16 decido di riporre pinne e muta, un poco sconsolata.
Poi mi arriva il messaggio di Marco, anche lui iscritto, che mi chiede: ci sarai domani?
la risposta, laconica è: con sto tempo sto a casa a dormire.
Ma alle 6 del mattino, dopo una notte insonne, il cielo è azzurro; mi preparo, faccio colazione e vado alla palestra di Iseo per ritirare il pacco gara. Arrivo e già decine di persone sono li, al banco iscrizioni, per ritirare tutto ciò che serve per questa manifestazione, il pallone numerato, la cuffia, il permesso per il parcheggio... e non penso più al freddo che avrò una volta in acqua, sorrido.... sorrido e rido!
Mi ritrovo con Pedro, Patrizia, Eucherio e tutti gli altri, saluto Mauro che ritira il pacco gara ma che non potrà partecipare in quanto infortunato e poco alla volta si va verso il lido dei platani dove, poco dopo, inizia il trasporto verso la sponda bergamasca.
Salgo con Marco, si chiacchiera del più e del meno, si sbarca e si attende che tutti vengano portati da questa parte dove, alle 10.15, viene sparato il razzo che da il via alla gara.
Avete presente lo star bene? ecco, cosi mi sento appena metto piede in acqua.
Via di pinne, con lo sguardo rivolto verso la mia sponda, il condominio a metà lungolago, quello che sarà il faro per arrivare al traguardo.
Le boe si snodano sull'acqua, riesco anche a canticchiare e mi sento bene.
Affianco Dolly Venturini,. cantiamo anche assieme a volte ed assieme, arriviamo al traguardo, al grido di Voglio un Pirlo con l'Aperol!!!!!
I crampi mi attanagliano a 20 metri dalla riva ma ormai sono qua, arrivata, felice, e la foto dell'arrivo dice tutto, racconta la felicità di una persona che credeva di non arrivare mentre invece è riuscita, tre anni dopo l'ultima dopo, a "domare" il lago che teme da sempre.
Il resto è tutto concitato, arrivare al ristoro, un the caldo, due biscotti, il saluto agli amici, salire in macchina, la doccia a casa ed il rendersi conto del tempo fatto solo guardando l'orologio in cucina. Le 12.10 e sono già  a casa, docciata, rilassata... 23 minuti in meno dell'edizione 2015, cioè 1h 13 minuti contro 1h 37.
Wow.
Ma se ci avessi messo anche due ore sarei stata felice lo stesso.
Grazie lago, mi hai cullata ed abbracciata mentre io abbracciavo te, mi hai messo di buon umore e, sebbene ti rispetti perché cosi dovrebbe sempre essere, ti temo un poco di meno.
Alla prossima!


martedì 21 agosto 2018

San Bartolomeo -. Carpenedolo

Era da tanto che non mi alzavo all'alba per andare da qualche parte a camminare o correre.
Decido di andarci, devo  darmi una mossa.
A Carpenedolo ci sono andata veramente tante volte per delle gare in bici, a piedi veramente non mi ricordo; ci arrivo per le 8 ed un quarto, mi iscrivo tra decine di altre persone e via che si parte. Bello davvero il percorso, quasi tutto all'ombra su strade bianche e, poco alla volta, i 7.500 km si distendono sotto la suola delle scarpe.
Belli alcuni passaggi tra le cascine, bellissima sensazione il vento sul viso che asciuga il sudore... ho solo scordato di portarmi una bottiglietta d'acqua e la sete è davvero tanta. Al ristoro bevo parecchio e cosi sarà anche al traguardo, oltre che alla classica dell'estate, ovvero qualche fettina di anguria dolce e fresca.
Ritiro il pacco gara, ovvero una confezione grande di succo di frutta della Sterilgarda, e me ne torno alla macchina, un poco stanca ma sto bene. Come sempre, quando riesco a fare qualche cosa per me stessa, il sorriso se ne sta incollato alla mia faccia per qualche giorno.
Anche se il pensiero va alla "stupidata" dell'anno, ovvero l'iscrizione fatta per la traversata del lago del 26 agosto, e spesso penso a quei 3200 metri di acque libere che non saranno assolutamente facili per me...
Pinne, muta e tavoletta attaccata in vita, si sa mai che non riesca a farcela; il problema più grande sarà stare nelle due ore concesse. Qualche anno fa ci misi 1h 36 minuti, ma ero più giovane, più allenata... ora sono invecchiata e stanca e molto ma molto acciaccata.
Beh vedremo come va... ora pensiamo a camminare che è meglio.
Alla prossima.

Camminata podistica Montichiari

Volantino recuperato in giro da qualche parte, chiamo Ornella che torna appunto in questi giorni dalla montagna, ci accordiamo per l'orario e via che si va.
Ho voglia di riprendere a fare qualche cosa, dopo la traversata di Como non ho piu fatto nulla ed un poco mi manca il muovermi.
Zoppico, e parecchio, ma non me ne frega un accidente e via che parto alle 17.30 di questo caldo venerdi pomeriggio.
Alle 18.15 sono a casa di Ornella e la recupero, ci avviamo con la sua macchina verso la zona dei "chiarini" dove ci sarà la partenza, parcheggio poco distante e siamo al banco delle iscrizioni.
L'abbiamo fatta lo scorso anno, il percorso è simile e via che si parte.
Chiacchiere!
Solo chiacchiere tra amiche.
Si passa di fronte al Prato Blu, la piscina locale strapiena di gente, si prosegue lungo stradine sterrate.... sono 7 km o poco di più ma passano in un lampo sotto le suole delle scarpe. Si parla di lavoro, di vacanze, di figli, di tutto un po....
e pare un attimo e siamo gia arrivate.
Il ristoro, solo idrico, i biscotti non mi vanno proprio, il ritorno alla macchina e si va verso casa, facendo una dolce e golosa sosta alla gelateria per portarci a casa una vaschetta di gelato che sarà la nostra cena.
Ed arriva l'ora di tornare verso il mio lago, con le cassette di pomodori nel baule... si perche Ornella mi rifornisce ogni volta di prelibatezze del suo orto.
Che salsa di pomodoro sia!
Sarò impegnata per alcune sere...
Alla prossima!

mercoledì 1 agosto 2018

Traversata del lago di Como

Come ogni anno sono iscritta, ed ho fatto appena in tempo visto che ne prendono 600 e sono andati sold out in 25 minuti.
Decido, come lo scorso anno, di farmi due giorni di vacanza per l'occasione e prenoto una camera all'Hotel Posta, praticamente di fronte alla partenza/arrivo.
Parto da casa alle 9 e mezza del mattino di lunedi, arrivo a Como verso le 12 visto il traffico folle Milanese, parcheggio nel posto a me riservato vista l'esiguità dei parcheggio di Moltrasio, salgo in camera, disfo la borsona e scendo a pranzo.
Pesce di lago e verdure mantecate, un gelato alla fine e crepi l'avarizia sono in vacanza e mi voglio bene. Rilassiamoci un attimo va.... parole grosse!!!! neppure quando sono in servizio mi arrivano cosi tante telefonate da parte di miei marinai! Tutti hanno bisogno di biglietti, di materiale vario per lavorare etc.....

Pazienza va!
Alle 16.30 vado a ritirare pacco gara e boa obbligatoria; il ritrovo sarà alle 18.15.
Mi rilasso ancora un poco, leggo un libro, guardo la tv senza vederla veramente ed alle 17.45 inizio a prepararmi. Fa talmente caldo che opto per il solo costume e la muta la lascio sul letto. Pinne al seguito ed in accappatoio e ciabatte scendo nella hall dell'albergo che, oltre a me, ospita molti altri nuotatori.
Due passi fino alla canottieri dove iniziano a caricarci e portarci dalla parte opposta, sulla sponda di Torno da dove si partirà verso le 20, dopo il passaggio dell'ultimo traghetto.
Poco alla volta la lunga scalinata che scende in acqua si riempie di gente, si chiacchiera e l'ora e mezza passa in un lampo. Non mi ha mai fatto paura questa traversata, forse perché vedo tutte le barche al seguito, le canoe, la gente che fa da "guardia" nel caso serva...
Alle 20 pronti via.
Entro in acqua stando verso il lato sinistro del pontone, dopo tanti anni ho imparato che è la parte migliore. Infilo le pinne e via.
Mi lascio andare come sempre quando sono in acqua, come se fosse una dolce coccola.
E pinno, neppure tanto forte, perchè il bello di essere qua e proprio nell'esserci ogni anno, ogni stagione, con un anno in più ma con la voglia di divertirmi.
I primi sono sempre dei giovani che volano letteralmente nell'acqua come dei delfini, poi arriviamo noi che, con calma, ci godiamo ogni onda, ogni singola bracciata...
Tocchi il pontile mobile e sei a terra, sali lungo la scalinata, ritiri la tua sacca con accappatoio e ciabatte ed è una festa, per tutti, dal primo all'ultimo.
Il tempo? certo che lo so, 26 minuti, come lo scorso anno e considerando che non nuotavo dallo scorso ottobre, direi che è buonissimo.
Ma come sempre ben poco mi importa del tempo.
La corsa in albergo, la doccia, lo scendere poco dopo alla festa nella piazza sottostante dove tra un panino ed una birra la musica latina ti fa compagnia, il sorriso di tutti, la voglia di far festa che resta sospesa nell'aria fino a notte fonda. me ne tornerò in camera verso mezzanotte mentre tutti sono ancora li a far festa ed a ballare.
Ed al risveglio al mattino seguente mi rendo conto di star da dio, quello star bene che di solito mi fa compagnia per giorni.
Spero sia cosi anche stavolta.



La speranza si fa strada


Fa un caldo boia ma decido di andare a questa garettina di cui ho il volantino, raccattato non ricordo dove.
Cazzago è qua dietro l'angolo ed alle 7 e mezza del mattino sono per strada. Parcheggio ben segnalato, due chiacchiere con Mauro Armani, ex compagno di squadra mtb che non vedevo da anni, un caffe e si decide di partire.
Il percorso si snoda lungo la ciclabile, l'unico problema è il caldo torrido gia alle 9 del mattino.
Decido per il corto e vado avanti, sudando come non mai e cercando ogni possibile chiazza d'ombra.
Al ristoro mi fermo e bevo ... bevo tanto... non sento piu la saliva in bocca ed ho la gola riarsa.
E vado avanti, fino all'indicazione corto-lungo, giro e via verso il traguardo che arriva poco dopo. Sono riarsa.
L'anguria è un sollievo ed i panini manco li guardo.
Una bottiglia d'acqua aiuta a togliere arsura dalla lingua ma le fette d'anguria sono quelle che tutti preferiscono.
Ok, è ora di salutare, Un ciao a presto a Mauro e mi avvio verso la macchina che, meno male, è all'ombra ma, nonostante questo, pare un forno a microonde.
Arrivo a casa e non so più quanto tempo ho passato sotto la doccia.....acqua tiepida sulla pelle, una goduria.
poi, ovviamente, quando esci, ti asciughi e ti infili una maglia extra large ricominci a sudare come se ti dovessi sciogliere...
pazienza, è estate!
Alla prossima.

Robert Plant - Ippodromo san Siro Milano

Led Zeppelin!!!!
Quanto li ho ascoltati da ragazza... e sapere che posso avere dei biglietti gratuiti per il concerto di Robert Plant a Milano per il 27 luglio, venerdi sera mi fa veramente piacere. Non e che non posa comprarli ovviamente ma non sapevo suonasse a Milano!!!
Esco dall'ufficio mezz'ora prima, un cambio al volo a casa e via che si parte per la città metropolitana.
E' abbastanza presto per cui si decide di arrivare al Ristorante la Barbagia, mangiare una pizza e poi, con calma, arrivare all'ippodromo che è poco distante. Parcheggio abbastanza facile con il solito parcheggiatore abusivo che pretende di essere pagato in un parcheggio pubblico, la camminata di circa 800 metri fino agli ingressi, la perquisizione di rito come è giusto che sia e poi l'ingresso, il trovare un posto nella spianata gigantesca davanti al palco e stendere la coperta per terra... alla vecchia maniera, come tanti anni fa, quando di concerti ne vedevo 20 all'anno....
Bella l'atmosfera, bello il posto, grande, e sebbene ci siano centinaia di persone, si sta bene, zanzare a parte. Meno male che mi ero portata lo spry e me ne ero messa a quintali prima di entrare, cosi tormentano tutti quelli attorno a me mentre non mi mordono quasi per nulla per tutta la serata.
Alle 21 puntuale inizia la musica. La presenza scenica di Plant è incredibile nonostante i suoi 70 anni, la voce spacca ancora e l'ascoltare vecchi pezzi dei Led Zeppelin mescolati alle canzoni country del suo nuovo album rende la serata davvero speciale.
Mi rendo conto di cantare, ballare e ridere come non facevo da tempo.
Che salto temporale che ho fatto, quasi 40 anni indietro.
E vedere tantissimi della mia, nostra eta ballare tutta sera, mescolati a figli e nipoti, fa un certo effetto confermando però che la mia musica, la musica di allora, ancora è la migliore. Non me ne vogliano i vari jax o fedez ma ne dovete fare ancora di strada prima di avere voci e creare musica immortale.
Dopo due ore di musica e balli me ne torno verso la macchina con la stanchezza nelle gambe, la voce un poco roca ma un sorriso che mi fa star bene.
E canticchierò fino a casa i vari successi che, negli anni, mille volte ho ascoltato alla radio o sui cd.