La nuova squadra

La nuova squadra

Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


martedì 21 agosto 2018

San Bartolomeo -. Carpenedolo

Era da tanto che non mi alzavo all'alba per andare da qualche parte a camminare o correre.
Decido di andarci, devo  darmi una mossa.
A Carpenedolo ci sono andata veramente tante volte per delle gare in bici, a piedi veramente non mi ricordo; ci arrivo per le 8 ed un quarto, mi iscrivo tra decine di altre persone e via che si parte. Bello davvero il percorso, quasi tutto all'ombra su strade bianche e, poco alla volta, i 7.500 km si distendono sotto la suola delle scarpe.
Belli alcuni passaggi tra le cascine, bellissima sensazione il vento sul viso che asciuga il sudore... ho solo scordato di portarmi una bottiglietta d'acqua e la sete è davvero tanta. Al ristoro bevo parecchio e cosi sarà anche al traguardo, oltre che alla classica dell'estate, ovvero qualche fettina di anguria dolce e fresca.
Ritiro il pacco gara, ovvero una confezione grande di succo di frutta della Sterilgarda, e me ne torno alla macchina, un poco stanca ma sto bene. Come sempre, quando riesco a fare qualche cosa per me stessa, il sorriso se ne sta incollato alla mia faccia per qualche giorno.
Anche se il pensiero va alla "stupidata" dell'anno, ovvero l'iscrizione fatta per la traversata del lago del 26 agosto, e spesso penso a quei 3200 metri di acque libere che non saranno assolutamente facili per me...
Pinne, muta e tavoletta attaccata in vita, si sa mai che non riesca a farcela; il problema più grande sarà stare nelle due ore concesse. Qualche anno fa ci misi 1h 36 minuti, ma ero più giovane, più allenata... ora sono invecchiata e stanca e molto ma molto acciaccata.
Beh vedremo come va... ora pensiamo a camminare che è meglio.
Alla prossima.

Nessun commento: