La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

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Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


martedì 22 dicembre 2020

Stufa

 ... e non nel senso di elemento architettonico che scalda un ambiente!

Stufa.

Stanca. Voglio andare in piscina, mi fa bene per la schiena, ah no, non si può! Voglio andare in palestra, ho la mia scheda, fatta apposta per me da Paolo, ginnastica posturale per cercare di rimettere in sesto le vertebre rotte... ah no, sono chiuse.  Vai a camminare dicono... ok, arrivo a casa alle 18.30 essendo partita alle 7,30 del mattino, piove, fa un freddo della madonna, magari mi viene un raffreddore  bam! tamponi, sierologico, quarantena fiduciaria perché non si può avere un raffreddore o la tosse, non è influenza, deve essere Covid per forza altrimenti le statistiche catastrofiche come le fanno?

Certo che ce sto cazzz di Covid, sono morti conoscenti e parenti alla lontana, io stessa l ho avuto a marzo, sapori assenti, odori boh, nulla di che, fortunata certo visto che cosi bene non sono messa, ma adesso qualunque cosa tu abbia sei parte di una statistica, ti serve un chirurgo per una visita? nada de nada, paghi e ci vai, se aspetti la mutua muori prima.  "Le agende sono chiuse" ti rispondono al telefono dai numeri verdi della regione e non solo la Lombardia, regione che tutti adesso danno per gestita da cani quando, fino a ieri, venivano da ovunque per farsi curare qua, ovunque mesi e mesi di attesa.... ben tre volte mi hanno disdetto una visita chirurgica urgente, dico URGENTE! pero pagando domani mattina presto. Allucinante. 

Sempre chiusa in casa, io che facevo mille viaggi all'anno, lego libri, lavoro all'uncinetto ( da vecchia nonna ma mi rilassa), cucino, ma mi sto stufando, mi annoio, voglio un aperitivo sul lungolago, una cena con gli amici, poter partire ed andare dai miei fratelli in Svizzera, dagli zii in Friuli o in Slovenia, dal mio figlioccio in Germania, dalle amiche in Olanda. Voglio respirare l'aria degli aeroporti in giro per il mondo cribbio.

Avevo già comprato i biglietti per tutte le repubbliche baltiche, ho visto solo Tallin, Riga e Vilnius rimandate a non so quando, idem per Odessa in Ucraina, dovevo tornare a Tbilisi in Georgia. Mosca a dicembre e san Pietroburgo a gennaio, Poznam in Polonia e Lussemburgo..... tutto saltato. senza contare i viaggi in territorio nazionale, avevo Firenze, Roma, Ferrara e Venezia, città che conosco ma che adoro rivedere. 

che palle!

Ed ora che ci faccio con decine di voucher che non so quando potrò utilizzare? già ora parlano di terza ondata, sembra già programmata per il prossimo febbraio, cosi tutto si fermerà nuovamente per due tre mesi e c'è da augurarsi che l'Italia regga altrimenti sarà lo sfacelo economico di aziende e famiglie, già da ora si vedono code immani alla distribuzione dei pacchi della Caritas per cibo e generi di conforto. E ti rendi conto che tante volte sono i nuovi poveri, quelli che fino a poco tempo fa avevano un lavoro e vivevano dignitosamente, ora arrancano con affitti arretrati da saldare, bollette scadute e rate del mutuo sospese, sperando che le banche non ti portino via anche le mutande.

E poi ti dicono " sta su di morale, pensa positivo"... riuscirci. Ma non per me, ma penso a mia figlia, casa appena comprata, lavoro atipico, sperando che resti tale e che non sparisca nel tempo. Cosa resterà ai nostri ragazzi? debiti? una rivolta sociale? l'impossibilità di avere una famiglia perché sarà troppo oneroso fare figli e dare loro un istruzione adeguata per affrontare il nuovo mondo che si affaccia alla porta? vedranno quella "rivoluzione" tanto declamata dai social "prendiamo i forconi" ma che nessuno fa ora, ed in futuro? i ricchi saranno sempre più ricchi, i poveri aumenteranno a dismisura e la classe media, quella delle piccole realtà industriali, gli artigiani, quelli che l'Italia l'hanno arricchita sparirà del tutto, lasciando un divario economico e sociale immenso. Quando capiranno che la vera ricchezza del popolo italiano, chiacchierone e casinista, era proprio questo "saper fare", l'arte messa nel lavoro manuale, quell'artigianato che in tutto il mondo ci viene invidiato ( e gli italiano comprano cinese!!!). Sparirà tutto? compreremo magliette a 3€ da Primark, tutti uguali e standardizzati, infradito di plastica dai cinesi e le scarpe della Lidl, gialle e pacchiane da paura che qualche pirla ha pagato 200 euro per far vedere che lui le ha! siamo alla follia più assoluta. 

Beh io preferisco ancora una gonna sartoriale, fatta per me e su di me, un pantalone classico e due capi spalla che metterò ora e sempre; voi continuate a comprare merda cinese colorata col piombo, infilarvi scarpe che vi faranno marcire i piedi, io continuerò a  mangiare l'insalata dell'orto del campo vicino a casa. Non sarà figo come l'arrotolato di salmone del baltico comprato surgelato e pieno di micro plastiche ma almeno cercherò di non avere mal di stomaco. I miei pomodorini coltivati sul balcone, il pane fatto in casa che esce sbilenco ma buonissimo, le uova dal contadino della valle ed il formaggio che compro in un qualche spaccio della Valle di Scalve o Camonica.  E magari divertirmi da matti quando un amica mi chiama dicendo: " ho qualche pomodoro raccolto nel campo, ne vuoi"? e trovarmi con 4 casse da 20 kg, cucinare per tre giorni ed imbottigliare salsa di pomodoro come se non ci fosse un domani.

Mi prendevano in giro quando giravo la scorsa estate per campi a raccogliere fichi con cui ho cenato spesso e fatto marmellata, o un mese fa a raccoglier cachi maturi lasciati sulle piante perché non interessa a nessuno, composta da mangiare coi formaggi, colazioni spesso fatte con questo frutto strano ma dolcissimo che mi appagava. Sono strana? forse si, ma almeno vivo come desidero. E tutte quest restrizioni mi stanno decisamente deprimendo, perché mi sento in gabbia, privata della libertà personale, io che per natura sono solitaria e non amo la folla, io che giro il mondo per vedere cattedrali e castelli, musei i chiese per poter fotografare affreschi, dipinti, opere d'arte che poi terrò nei ricordi. Mi stanno tarpando le ali e non lo sopporto più.



lunedì 21 dicembre 2020

...e non vuoi una variante inglese a rompere le palle?

 Gia siam messi bene con  il Covid-19 in circolazione, vedi tu che a natale ci si mette pure una variante inglese mutante di cui non si sa nulla!

restrizioni, zona rossa, no arancione, poi gialla a no mi sono sbagliata rossa, Natale blindato in casa, due parenti ma no ragazzi sopra il 14, i nonni da soli? si, cioè no, ma si può andare però due per macchina conviventi, il cugino seduto dietro, il gatto lo metto dove? nel bagagliaio? ed il cane? dipende dalla taglia?

Attività motoria accanto a casa, attività fisica da soli... me la spiegate la differenza? mi devo portare la tessera o il certificato medico per capire se pedalo perché ho voglia di fare un giro o perché mi alleno? Ma due aperitivi alcolici in meno cristo santo quando scrivete ste robe no è?

La spesa nel supermercato più vicino, ne ho uno enorme a 300 metri ma risulta comune diverso... posso o no? Mi fermano i carabinieri e uno dice che non posso, l'altro che si, ce la deroga; animali in casa, ma il negozio di animali è a 12 km quello più fornito, autocertificazione, la uno la due o la tre? ho fatto piu fotocopie in questi 10 mesi che in tutta una vita di lavoro, quel lavoro a cui posso andare ma con autocertificazione, lettera del datore di lavoro, bollo della nonna e permesso di Rambo. Poi fa niente se in giro ovunque, fuori da supermercati, poste etc ci sono colorati che fanno quel cazzo che pare loro, senza mascherina o con delle robe davanti alla bocca che manco morta, luride e puzzolenti, a chiedere soldi a chiunque. 

Posso andare in banca, ma non è indispensabile secondo quelli a Roma; il bancomat fornisce soldi, se li hai, ma si svuota presto e devi pagare con carta di credito e bancomat, si da  tanto che il chashback di Natale inventato per cercare di far circolare meno contante e farti i conti in tasca. io la uso da anni peccato che le commissioni bancarie siano davvero pazzesche. poi ci sono quelli che urlano al lupo, che ti vedono i conti correnti, che sanno ciò che hai etc... ma siete pirla o rimbambiti o cosa? no perché l'F"$ come lo pagate? non sul conto? la paga te la accreditano sul conto o cosa? la pensione idem? o no? e le bollette come le paghi? le carte le usi? e credete davvero che non abbiano già tutto?

poi tutti sti balenghi si iscrivono ai social, mettendo anche la taglia delle mutande e quante volte vanno al cesso ed urlano sulla violazione della privacy. state zitti, cribbio, state zitti che fate solo figure di merda!

Poi arriva il ministro o quel cazzo che è, quello che se ne è uscito con "faremo delle postazioni nelle piazze a forma di fiore per vaccinare tutti", aggiungendo poco dopo che  quelli che non vorranno farlo avranno una margheritina da attaccare alla maglia; ma non nera Adolph  che classificava gli ebrei con la stella di Davis da attaccare ai vestiti? se lo avesse detto chiunque altro apriti o cielo, tutti fascisti, tutti nazisti, nostalgici da estirpare.... e sti qua cosa sono? illuminati per caso?

e chi non vorrà vaccinarsi sara bollato, non potrà salire su aerei, non potrà andare al cinema, non potrà fare questo o quello.... se non è l'inizio di una dittatura questo che roba è? io mi sono sempre vaccinata, ho fatto vaccinare mia figlia, lo scorso gennaio, tornando dall'Olanda, mi sono messa in cosa alle 6 del mattino per il vaccino per la meningite, visto che in zona era esplosa un infezione con tanto di morti. Ma se tu vieni a casa mia, pensando di prelevarmi e inocularmi roba di cui: 

a- non si sa un cavolo

b- non si sa  se funziona

c- non ti prendi la responsabilità di cosa succede dopo

d- non è stato sperimentato per il tempo necessario

e- non mi dimostri che è efficace

io sai che cosa faccio? tiro fuori il lanciafiamme e ti faccio fuori, uno perché a casa mia entra chi dico io, due perché a me le costrizioni non sono mai piaciute, tre perché faccio ciò che mi pare da quando avevo 5 anni e di sicuro non inizio a fare quello che pare a voi a 60. Potrei continuare per ore.

Mi dite cosa ce nel vaccino? genoma umano? cellule animali? quando lo saprò mi farete l'iniezione, prima col cazzzzz ok?

Sono stata  a casa 73 gg in lockdown, mi sono adeguata alle "regole" dettato da chi manco sapeva cosa fare, so solo io cosa ci ho rimesso in soldi e nervoso, poi avete dato il libera tutti e tutti in giro in vacanza come dei truzzi mai usciti di casa, "non andate in Croazia" e tutti in Croazia, "non  andate in Francia" e tutti in Costa Azzurra, a Natale saremo sereni, a no ci siamo sbagliati, non si possono usare i mezzi pubblici, ma di adeguarli neppure a parlarne, e vai di monopattini elettrici, non ci sono posti in terapia intensiva, li facciamo, no non ci sono i soldi, li fanno con donazioni private e tutti a criticare, soldi buttati, spreco pubblico... ma la parola DONAZIONE non vi pare chiara o cosa?

e la colpa e di questo o quello, se si chiude tutti sugli scudi, se si lascia aperto tutti " incoscienti, non proteggete il popolo",  dobbiamo chiudere zona rossa " ci fate fallire, moriremo tutti".

Ristori del governo? 600 euro.... ma sti tizi sanno cosa si paga di bollette o affitto? ah certo, con 12/15 mila euro al mese che ti frega di saperlo.

Ma perché non si fa come in Germania? lo scorso hanno hai incassato 10? bene, te ne do 10! cosi magari saltano fuori anche quei furbetti che non hanno fatturato un cavolo e che girano in Ferrari.... tipo quelli delle discoteche sarde che urlavano "abbiamo perso centinaia di migliaia di euro" e poi salta fuori che l'estate precedente avevano dichiarato perdite per una valanga di soldi.

Basta cazzo, Basta! chi governa, e non mi frega un cavolo di che colore sia, dovrebbe avere almeno un idea di cosa sta facendo.

A me hanno chiesto lauree, diplomi, specializzazioni etc per fare il lavoro che faccio. Alla sanità metteteci un medico cristo, ci vuole cosi tanto a capirla? non uno che ha fatto il ragioniere fino a ieri, con tutto il rispetto per i ragionieri. Agli esteri uno che magari conosce la diplomazia internazionale, parli almeno un paio di lingue e che capisca di economia.  E cosi via dicendo! non gente che si è messa in lista di questo o quel partito per avere la sedia calda sotto il culo ed una valanga di soldi a fine mese per fare un cavolo di nulla, vuoto assoluto.

vedi l'esempio del piano pandemico vecchio di 20 anni, mai aggiornato e sbianchettato poco tempo fa quando, qualcuno, si è ricordato che doveva essercene uno.

Rappresentati da pagliacci tipo Grillo. E le poche persone intelligenti chissà come mai, relegate in un angolo.

Sono stufa marcia ed anche se non frega nulla a nessuno, sono PADRONISSIMA DI SCRIVERE QUELLO CHE MI PARE!

Prima o poi qualcuno pagherà, ma sarà sempre troppo tardi e chi avrà pagato più di tutti sara la gente comune ed i nostri figli che si troveranno, in un futuro non proprio roseo, ad avere un debito enorme da saldare. Posso solo pregare per loro.

mercoledì 16 dicembre 2020

pensieri

 

Dicono che scrivere sia un modo di buttar fuori rabbia o problemi, magari anche solo pensieri che frullano in testa.

Lavorare su sé stessi per riuscire a star bene. Non so se funziona davvero, ho sempre scritto di me, delle mie pedalate, delle mie gare, ma era la percezione del momento, la voglia di mettere su carta in parole le emozioni provate, le sensazioni sentite e la voglia di andare ancora, riprovarci, esserci.

Per anni mi sono alzata alle 5 del mattino, caricato bici e sacca sulla macchina e partita, macinando chilometri per arrivare in questo o quel paesino, attaccare il numero sulla bici, mettermi in fondo al gruppo perche andavo piano e non volevo disturbare chi voleva vincere. Aspettare col cuore in gola il via, lasciar defilare tutti e poi dare il primo colpo di pedale… e iniziare a sorridere!

Quante gare fatte cosi solo per la voglia di esserci, quante risate, botte da lenire col Lasonil, panini con la mortadella buttati giu al traguardo come ristoro assieme al the caldo, o un piatto di pasta magari stracotta ma che in quel momento era la cosa più buona del mondo.

Gli amici, il fango, la pioggia, la neve, tutto un fascio di emozioni e ricordi di cui, ora, ho una grandissima nostalgia.

Nostalgia del compagno di squadra Dado che arrivava col furgone tenuto assieme dal filo di ferro ( lo è ancora oggi in verità), delle partenze a notte fonda direzione Emilia Romagna per le gare del River marathon Cup, delle risate e delle bestemmie, dei pacchi gara con i pezzi di parmigiano ed i ristori con i tortellini; dell’arrivare ultimi per avere il pacco consolatorio a volte più bello del premio per il primo classificato, stinco salami e pancette, con cui si mangiava una settimana. Ed i bicchieri di Lambrusco nel dopo gara, tornando poi verso casa allegri e canterini.

Nostalgia delle chiacchiere in linea di partenza, del sentirmi sempre fuori posto ma in fondo fregarmene di tutto, delle battute di chi non capiva il motivo della mia presenza in griglia, definendomi “vecchia”, non capendo che la passione, quella vera, non ha età o limiti alcuni, dimostrando, fino alla fine, che arrivavo sempre e col sorriso sulle labbra.

Nessun rimpianto, ho fatto tutto cio che avevo programmato, le gare in Italia, le internazionali in Germania e Slovenia, la mitica Roc in Francia, portando a casa ricordi fisici e mentali. Rifarei ogni singola cosa, assolutamente.

Anni piedi di energia, di programmi, di allenamenti sommari dato gli orari stani di lavoro, il chiedere cambi turno ai colleghi per poter essere a quella o quell’altra gara, arrivando al lavoro di corsa e trafelata il pomeriggio magari ancora sporca di fango ed affrontare la giornata lavorativa felice come mai. O voler partecipare ad un torneo notturno composto da 6 gare, avere i pantaloncini da ciclista sotto la divisa e partire sparata alle 18 dal lavoro per una gara che partiva alle 20, sperando nel poco traffico e che il compagno di squadra o amico si ricordasse di iscriverti mentre tu correvi per raggiungerlo.

Sensazioni che non dimenticherò mai.

Poi gli anni sono passati, gli acciacchi si sono fatti sentire, la vita mi ha presentato un conto piuttosto salato in termini di salute ed è iniziata un’altra gara, fatta di medici e cure, di pianti e rabbia, di dolore e farmaci.

Inizia cosi una seconda “vita” sportiva, fatta di camminate non competitive, anche due tre a settimana, in giro per la provincia, cercando di tener attivo un corpo che non vuole saperne di rimettersi in moto. Passare all’agonismo partecipando a gare su strada di 6 o 12 ore, pensando che, magari un giorno, riuscirò a fare una maratona o una Spartan; riprendere a nuotare e buttarmi nelle traversate dei laghi, cosa che ho scoperto a quasi 60 anni, mi rilassa tantissimo.

Poi è arrivato questo maledetto Covid!

Fatto in forma leggera, mi ha lasciato una spossatezza allucinante addosso, sempre stanca ed assonnata. Dormirei 18 ore al giorno.

E non si può nuotare, non si può camminare, palestre chiuse, in bici no perché sconfini dal paese di residenza, ti fermano per tutto, la spesa si puo fare fuori paese… a no non si può… a volte libera interpretazione di chi in quel momento è in servizio.

Girare attorno a casa tipo criceto per non essere mai più lontana di 200 metri, un giro 380 metri, 10 giri 3,800 km, nervosismo a palla, sentirsi prigionieri a casa propria, zona rossa, poi arancione, poi gialla, ora forse di nuovo rossa….

Basta!

Negozi e ristoranti che non apriranno mai più, artigiani e piccole imprese al fallimento e “ristori” governativi di 600€… come se fossero sufficienti per mutui, affitti, tasse da pagare, dipendenti da pagare.

Ed il mondo cambia, non puoi viaggiare, stati che chiudono i confini, quarantene obbligatorie, vaccini che saremo obbligati a fare  ma di cui non si conosce l’efficacia, negazionisti, rivoluzionari, menefreghisti….

Sono stufa. Stufa di vedere il lavoro di anni andare a remengo, stufa di non poter fare ciò che voglio per un supposto “bene comune” di cui non frega un cavolo a nessuno, stanca di leggere “andrà tutto bene” quando, invece, andrà tutto a puttane, anzi no, non si andrà neppure a quelle visto che c è il coprifuoco serale. Una guerra subdola perché il nemico non o vedi, e per di più non si capisce chi lo ha iniziato questo cavolo di conflitto, chi è responsabile di tutto questo, delle migliaia di morti lasciati da soli fino all’ultimo respiro. Ma ciò che più mi lascia perplessa è che sono sparite tutte le altre malattie, nessuno più ha un influenza, un raffreddore, anzi no, se fai uno starnuto ti blindano e devi fare tamponi, stare a  casa, quarantena fiduciaria. Devi fare una visita oncologica di controllo? Sei mesi1 intanto muori. Visite programmate da tempo annullate o rinviate. Fare un esame diagnostico? Tra un anno…. E cosi avanti.

Quando finira? Quando potrò tornare a sorridere per una pedalata tra i campi? Quando potrò di nuovo alzarmi alle 6 del mattino perché gli alpini di non so dove hanno organizzato una camminata tra i boschi, con alla fine il ristoro con pane  e salame e vin brulè?

Quando potrò tornare ad essere la persona solare di sempre e non l’ombrosa Kathy di ora?

Spero presto.

martedì 22 settembre 2020

Sestri Levante

 Dalle Cinque Terre fino a Sanremo, la Liguria offre lungo tutto il suo perimetro decine di località turistiche da visitare. Messe da parte per una volta le più famose, come Portofino e Genova, c'è una perla nascosta non troppo distante dal capoluogo che merita una guida tutta per sé.

Si tratta di Sestri Levante, la cittadina che si affaccia sul golfo del Tigullio ed è soprannominata la città dei due mari. Questo perché l'antico centro storico, che sorge su un isolotto collegato alla terraferma solo da una striscia di terra, si affaccia su due baie, una più bella dell'altra: quella del Silenzio e quella delle Favole. In questa guida scopriremo cosa vedere a Sestri Levante fra storia e spiagge.


)

1. Le chiese

Sin dall'Antica Roma, quand'era chiamata Segesta, Sestri Levante ha avuto un ruolo importante nei commerci via mare che avvenivano nella regione e sotto la Repubblica di Genova. A testimoniarlo le numerose chiese e palazzi che si trovano in paese. Fra le chiese da segnalare quella di San Nicolò dell'Isola che fu costruita nel 1151 ed è l'edificio più antico del luogo. La basilica di Santa Maria di Nazareth è maggiormente frequentata e si trova vicino al centro storico: mix di barocco e neoclassico, da non perdere al suo interno l'altare e le statue scolpite da Francesco Maria Schiaffino. Le chiese di San Pietro in Vincoli e dell'Immacolata Concezione meritano entrambe una visita: la prima per i suoi affreschi, la seconda per la sua posizione a ridosso della baia del Silenzio di cui offre una vista spettacolare.

2. Palazzo Durazzo Pallavicino

Attuale sede del municipio, e in passato dimora del vescovo locale, palazzo Durazzo Pallavicino è uno degli edifici simbolo di Sestri Levante per merito della sua facciata rosa e della fontana posta davanti l'entrata. Costruito nel 1669, il palazzo si può visitare liberamente così da poter osservare le opere di artisti locali ospitate all'interno.

3. Palazzo Fascie Rossi

Con la sua torre che svetta sulla baia e la facciata rossastra, palazzo Fascie Rossi si erge quasi come un faro a controllo di tutta Sestri Levante. Al suo interno è ospitato il museo archeologico Musel che racconta la storia e il passato della cittadina. Da vedere per scoprire il percorso delle popolazioni che nei secoli hanno abitato queste terre.



C'è spazio anche per la modernità a Sestri. Un esempio di architettura semplice e funzionale si può trovare nella località Riva Trigoso, a sud del centro storico. Qui è stato inaugurato nel 2017 il ponte "Ai lavoratori del Cantiere Navale" che permette di passare facilmente il torrente Petronio a piedi e in auto. La costruzione ha permesso inoltre di riqualificare la spiaggia e il lungomare della frazione, dando così a cittadini e turisti un'altra opzione oltre alle due baie per godere del panorama del Tigullio.

5. Portali d'ardesia

Nel corso dei secoli, tutta la provincia di Chiavari, in particolare la città di Lavagna, si è fatta conoscere nel mondo per l'ardesia, una roccia presente nelle cave dell'entroterra. Ora quel tipo di commercio è diminuito, ma l'ardesia è ancora parte integrante di Sestri Levante. Basta camminare nei "caruggi" del centro, i piccoli vicoli tipici della Liguria, per scoprire i portali fatti con questo materiale che adornano i palazzi e gli edifici della città. In via XXV Aprile molti portoni ed entrate sono resi unici proprio dalle opere d'arte in ardesia poste sopra la loro parte superiore.

6. Vela per Colombo

Nella provincia di Genova sono tante le statue e gli edifici dedicati a Cristoforo Colombo. Anche Sestri Levante ha voluto omaggiare il grande navigatore e per farlo nel 2000 si è affidata al noto scultore Giò Pomodoro. Il monumento "Vela per Colombo" si trova in Piazza Bo e riporta in calce una frase del poeta Mario Luzi: "Quale viaggio ti hanno dato i venti..."

7. Punta Manara

Per avere una visuale completa di Sestri dall'alto e osservare il blu del Tigullio circondati dal verde delle colline, bisogna recarsi a Punta Manara. Questa località si può raggiungere solo a piedi con un percorso che comincia poco fuori la città, ma la fatica (il terreno è in salita e in mezzo agli arbusti) sarà ripagata quando arriverete nel punto più alto per guardare panorama e quando scenderete a riva per uno spicchio di mare incontaminato.



8. Percorsi trekking

Se dopo aver camminato fino al promontorio di Punta Manara vi è venuta voglia di trekking, sono tanti i percorsi da non perdere nella zona. Vicino Casarza Ligure si può percorrere "Munta de povei" e arrivare fino agli stagni di Roccagrande, mentre partendo dalla località di Riva Trigoso si può giungere al percorso di Sant'Anna da dove, nelle giornate limpide, si arriva a vedere anche uno scorcio di Portofino.

9. Le spiagge

La Baia del Silenzio e quella delle Favole meriterebbero una galleria fotografica per la loro bellezza e unicità. Quella delle Favole è chiamata così in onore dello scrittore Hans Christian Andersen, autore de La Sirenetta e altri racconti. Come molti altri artisti, il danese soggiornò nella città ligure a metà del 1800 quando Sestri Levante era spesso usata come tappa dei cosiddetti Grand Tour dei nobili europei. Anche le spiagge di Riva Trigoso e sul lungomare Descalzo meritano una visita, mentre chi ha voglia di spostarsi può provare la sabbia della splendida Cavi di Lavagna.

10. Val Pretonio

Non solo mare: Sestri Levante offre un'entroterra verde e rigoglioso, ideale per chi ama il trekking e perfetto per un pomeriggio diverso dopo una mattinata in spiaggia. In particolare la zona Val Pretonio, raggiungibile anche dal paese di Moneglia, consente di camminare fra ulivi e castagni e gustare i sapori del luogo nei locali a fondovalle. In località Val Frascarese, poco distante, è possibile osservare reperti storici e insediamenti antichi risalenti al Neolitico.