La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


mercoledì 29 aprile 2009

Rampigolem news ( 3 )

Nonostante il clima ben poco primaverile porti ancora copiose nevicate ad imbiancare la cima del Monte Guglielmo, il Comitato Organizzatore della Rampigolem non si lascia scoraggiare e continua il proprio lavoro.
Continuano, nel frattempo, ad arrivare telefonate ed email per ricevere informazioni in merito alla convenzione stipulata con gli albergatori della zona che renderà possibile soggiornare in hotel e gareggiare gratuitamente, trasformando cosi la gara in una breve vacanza con la famiglia e sono inoltre arrivate le prime iscrizioni che, al momento, nonostante manchino ancora più di due mesi alla gara, hanno raggiunto le 50 unità.

Il Comitato Organizzatore è certo che saranno in molti ad accettare la sfida ed a conquistare la cima del Monte Guglielmo!!!
Con dispiacere ci vediamo costretti, per direttive della Federazione Ciclistica Italiana, a non organizzare la gara allievi ed esordienti inizialmente prevista dal programma.

Ulteriori informazioni sulle iscrizioni e sulla tipologia del percorso le potrete trovare sul sito della gara stessa: www.rampigolem.it

domenica 19 aprile 2009

Vignalonga da maglia nera!!


Le colline di casa, quei filari di vite dove spesso mi sono fermata per guardare le poiane appollaiate tra i rami delle piante, le strade bianche dove da anni passo ed ascolto il fruscio dei copertoni sulla ghiaia e quelle salite dove il respiro si fa corto ed il cuore accelera fino a diventare un tamburo di guerra nel petto….casa mia.
Un angolo di mondo che non cambierei con null’altro, un orizzonte infinito dove far scorrere lo sguardo e perdermi nei pensieri che passano nella testa con la carezza del vento sulla pelle del viso….la mia Vignalonga è anche questo.
Ogni anno penso… “no non la faccio, è troppo dura” ma poi, ogni volta, mi iscrivo e mi metto in griglia e come va và ed è innegabile ormai che la voglia di pedalare ha il sopravvento sul resto.
Stamattina tutto pronto come sempre ma mancherà il compagno di viaggio di sempre, il mio amico Dado, anzi no, ci sarà comunque perché arriva a prendermi alle 7.30 ma non farà la gara in forma ufficiale ma come Bike Angel per me.
Non ne aveva voglia, non gli andava di iscriversi ma lo avrò accanto come sempre fino alla fine, una scorta speciale assieme a Francesco dell’organizzazione che farà la scopa in bike.
E non immaginate quanto mi piaccia l’idea di non avere la moto dietro che accelera e sbuffa ma la voce ed il viso di un amico che sa che in salita non valgo un accidente e che le discese troppo tecniche mi spaventano ma che, comunque, mi ha incoraggiato dall’inizio alla fine.
Ed inizia cosi una altra giornata in sella a Valchiria, nel mondo della mtb dove mi trovo cosi bene ed i visi conosciuti che fanno un sorriso ed un saluto è d’obbligo per tutti ed è piacevole sentirsi chiamare da Zaglio e sentirsi dire…”leggo i tuoi resoconti di gara…”.
In questo mondo in cui sono entrata in sordina, in punta di piedi anni fa e da cui faccio fatica a staccarmi anche se, ormai lo so, dovrò andarmene prima o poi come ciclista e rimanere come spettatrice, ma è cosi difficile mollare; ed allora attacco il numero 62 alla bike e via a scaldare le gambe su e giù dalla strada ma non voglio neppure esagerare perché la salita all’inizio è dura da matti per me e la conosco e so che devo tenermi le energie, già ne ho poche!
Una ragazza mi chiama e, finalmente, conosco di persona Marika con la quale spesso chiacchiero in rete su Facebook ed una parola tira l’altra e presto danno il via alla gara.
Ci si sgrana su per la salita ed alla torre di Adro inizia una specie di battaglia con le pietre, il terreno sdrucciolevole e la pendenza che non perdona…accetto anche una spinta dai ragazzi del Rodengo Saiano …su su finche riesco e poi piede a terra ed a spinta.
Ed incontro alcuni ragazzi a cui si è rotta la catena e che mestamente tornano verso la partenza, la loro gara finisce qua; poco dopo incontro anche Zambo con il copertone tagliato ma riesce a riparare in qualche modo con Francesco e riparte in salita dicendomi che farà il corto visto il tempo che ha perso…io avevo deciso ancor prima di partire di fare il corto, altrimenti non arrivo più.
Riesco anche a fare alcuni tratti in salita in sella ma su alcune pietre la ruota dietro scivola e cado malamente ed è forse un bene perché mi arrabbio e se poco prima avevo meditato il ritiro ora sono decisa ad arrivare a tutti i costi, ultima ma non mollo!!
Ed arriva la cima e la croce e la vista sul crinale è fantastica ma ora l’attenzione deve andare alla micidiale discesa tra le rocce dove scivolare è un attimo e piano piano scendo a valle; ma finita la parte rocciosa inizia il pantano vero, quel terreno tanto inzuppato d’acqua che risucchia scarpe e caviglie e si pattina e, come sempre, il pensiero del “ma chi diavolo me le fa fare ste robe qua” arriva e rido quasi da sola.
Dado fa strada, mi avvisa quando diventa particolarmente pericolosa ma comincio ad andare e , come dice Francesco, inizio la mia gara.
Passo davanti a casa e la voglia di infilarmi in garage è grande ma via sulla strada e verso la Riserva delle Torbiere e all’improvviso mi accorgo che non siamo sul percorso provato giorni fa ma veniamo deviati su altri sentieri che si conosco, ma che non facevano parte della gara! Sono tranquilla per il fatto che la scopa mi segue e se per lui è ok lo è anche per noi ma pare strana questa deviazione e presto mi rendo corto che per un qualche motivo stiamo deviando parte del percorso originario e ci avviciniamo alle Cantine Berlucchi tagliando quasi 10 km di percorso.
Non capisco ma continuo a pedalare e quando arrivo sul ponte della statale e mi dicono che il traguardo è a 5 km è quasi un sollievo, sono cotta…talmente cotta che quasi taglio la strada ad Ermanno dell’Agnosine….scusa scusa scusa scusa!
Vigne ed ancora vigne e la salita cementata della Ferghettina che taglia le gambe definitivamente, gli ultimi tornanti a piedi e giu nella strada sterrata fino in fondo ed il cartello che indica 500 metri all’arrivo mi sorride.
L’arco del traguardo lo passo ma non ho voglia di alzare il braccio stavolta, sono stanca, forse troppo.
Poi, come ogni singola volta, passa tutto, si ripone la bike sul furgone, una doccia fredda per lavare via il fango e cambiarsi, un panino e le chiacchiere con gli amici fino alle premiazioni ed è bello vedere i volti sorridenti di quanti hanno fatto di questo sport uno stile di vita.
E come ogni anno alla Vignalonga premiano le maglie nere e del percorso corto sono io: sono la maglia nera storica di questa gara e sinceramente ne vado orgogliosa perché essere ultima significa anche che io ero qua in griglia stamattina, che ho pedalato tre ore nel fango, che sono stanca morta ma che stò bene e che ho avuto la fortuna di essere circondata da un sacco di amici e da due angeli in bicicletta.
Se per voi è poco…beh, mi dispiace per voi!
Kathy Pitton

martedì 14 aprile 2009

Rampigolem news( 2 )

La neve brilla ancora sotto i raggi del sole sulla cima del Monte Guglielmo ma il Comitato Organizzatore della 5° Rampigolem non si fa certo intimorire e prosegue con i preparativi.
Riscuote successo, tra i molti bikers che già hanno chiesto informazioni via email o telefonicamente, la convenzione con gli albergatori locali che darà modo agli atleti di gareggiare gratis ed agli accompagnatori di passare un fine settimana all’insegna della natura con uno sguardo sul lago, potendo approfittare delle possibilità escursionistiche offerte dal territorio di Zone e delle sponde del Sebino restando poco lontani dal “campo di gara” e dagli atleti.
Verrà riproposta anche quest’anno una gara parallela per allievi ed esordienti ed è, inoltre, in preparazione un pacco gara che riscuoterà sicuramente un notevole successo.
In distribuzione in questi giorni nelle varie manifestazioni mtb della Lombardia ( e non solo) il volantino esplicativo della gara, dove potrete trovare ulteriori informazioni sull’iscrizione alla stessa, descrizione percorso e dislivelli che sono inoltre consultabili sul sito web www.rampigolem.it.
Siete pronti ad accettare la sfida?

Comunicato stampa