La nuova squadra

La nuova squadra

Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


lunedì 24 luglio 2017

6h Campo volo


Credo che questa foto dica tanto e tutto!!!!
Fantastico scatto che rappresenta in se la partenza di una gara pazzesca, resa complicata da un caldo africano, colpi di calore, disidratazione, percorso piatto si ma tecnico tanto....
E dopo un anno di stop assoluto da gare in mtb mi iscrivo a questa gara, con la voglia matta di rimettermi il sella ed attaccare il  numero al manubrio.
Uno crede sia facile perchè in pianura, solo 20 metri di dislivello, ma non fa i conti con la sabbia, i sassi smossi, gli argini, il bosco, il sentiero tra le piante e tutto il mix che mi si è presentato sotto le ruote della mia Valchiria.
Partiamo dall'inizio.
Scarico il modulo da solitaria ma alla fine invio un modulo per coppia Lui Lei, un compagno dell'Atletica Franciacorta mi chiede se voglio correre con lui.
Ok dico, Enrico Panza però tu sei allenato, io sono na tartaruga gobba e cicciotta che va pianissimo.
Ma a lui va bene cosi e ci si ritrova al campo alle 12 e mezza, io avevo già ritirato pacchi gara e numeri, il chip l'ho noleggiato e siamo a posto cosi.
Per pranzo mi fermo alla Fattoria Zappaglia, questa splendida azienda agricola che ci ospita per la gara, hanno una fattoria didattica gigantesca ed una pista di atterraggio per aerei leggeri. Infatti ho visto decine di hangar lungo la pista ma in verità non ci ho fatto molto caso pensando fossero depositi per mezzi agricoli.
Per pranzo ci fanno della pasta al farro, di loro produzione ed i loro prodotti sono pure nel pacco gara.
Durante il pranzo le chiacchiere con Grazia Bazza che non vedevo da tempo ed è sempre bello ritrovarsi a chiacchierare con lei, sembra che ci siamo viste solo ieri per un caffè mentre è passato più di un anno.
Enrico è carico a bomba, e decidiamo le strategie di gara...  mi  scappa da ridere.
Quello che viene viene ok?
senza pretese come sempre, un giro o dodici che importa, basta essere qua e provarci.
Primo giro lui parte!
e ne fara tre di seguito, su di un percorso di 10 km e mezzo.
Ma il caldo si fa sentire e il 4 giro lo farò io. ODDIO MI SENTO LE GAMBE TREMARE.
Quanto tempo è passato da quando ho gareggiato? LA SENSAZIONE è STRANA... ED IN UN ATTIMO SONO A METTERE IL CHIP E SALTARE IN SELLA.
Inizia subito quell'argine di cui ho sentito parlare dagli altri man mano che arrivavano al traguardo... una gobba di mulo con sabbia, a destra e sinistra canali e li hai 10 cm su di cui galleggiare..
Dopo 200 metri ho i capelli sotto il casco in piedi dalla caga!
Continuo a piedi ed esco da questo primo round  semi sconfitta.
E cosi sara per tutto il percorso, tratti a piedi, altri in sella, un susseguirsi di sentieri tra le piante, bellissimo davvero, ma fuori dalla mia portata.
e poi sempre quella sensazione di dar fastidio a chi gareggia davvero per la classifica o per i primi posti.
Ci metto tanto a fare il giro, un percorso che è la somma di tante gare dell'Oglio chiese challenge fatto per anni, organizzato da Matteo Pedrazzali che ha organizzato pure questa.
Arrivo al traguardo sfatta, disidratata nonostante una borraccia da 750 ml, ed ho pure fregato una bottiglia d'acqua ad un addetto al percorso. Una sete boia che mi sta accompagnando da tre giorni, e che ancora ora che scrivo, martella... credo di aver bevuto una botte di liquidi in questi giorni!
Riparte Enrico per gli ultimi giro, poi dovrà scappare a casa perche fa il fornaio ed i loro orari sono strani rispetto al resto del mondo.
Io nel frattempo mi sono lavata e cambiata, ho chiacchierato con chi, come me, aveva gia finito di gareggiare ed assieme abbiamo aspettato la cena.
Un piatto di casoncelli alla zucca, pane e prosciutto, un dolce e la sera se ne va.
Tornando a casa mi rendo conto del fatto che effettivamente dopo un anno di stop la gara è stata un azzardo, ma ho anche quella serenità addosso che mi fa fare sonno tranquilli.
E poi quante volte nella vita vedrò ancora il via in una gara dato da un aereo?????
Mai più credo. E so anche che non lo dimenticherò facilmente....
Domani? vediamo come mi alzo, il resto lo deciderò man mano, a sensazione....
Alla prossima ragazzi!



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