La nuova squadra

La nuova squadra

Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


giovedì 13 luglio 2017

Notturna x ciclabili

Cinque pirlotti in giro in bici di notte!
Cinque amici da anni che si ritrovano dopo tempo a pedalare in compagnia per un giro nato soft per facilitare me che son fuori allenamento e che pedalo pochissimo ultimamente per colpa di sto mani dell'accidenti che rompono i maroni.
Girava nell'aria da un po questa notturna, dado manda un messaggio sul gruppo whatsapp e non resisto, vengo pure io dico!
Mi assicurano che sarà un giro soft per la Franciacorta per cui, come al solito, mi precipito  al suono della campanella di fine lavoro, stile Fantozzi, a timbrare e scappo verso casa. La solita coda nelle gallerie mi fa perder tempo, arrivo a casa alle 18.20, cambio stile Batman, metto due robe nello zainetto, due soldi due, i fari e via verso Iseo dove si dovrebbe partire per le 19.
Dado ed Inve son gia li, gli altri arrivano nel giro di 10 minuti e si parte.... soft......
Ghigo a far da battistrada, Coffe a farmi compagnia nelle retrovie e si passa per la ciclabile della Torbiera, poi verso Berlucchi, deviazione su strada verso il campo da golf, Madonna della Neve di Adro dove si fa il primo pit stop a riempire le borracce. Fa caldo anche se il sole sta calando.
Adro paese, strada provinciale verso l'imboccatura della ciclabile dell'Oglio....
Un susseguirsi di su e giu, a volte non c e la faccio altre si, ma piano piano si va... le gambe girano ancora e spero che le mani non rompano le palle piu di tanto anche se iniziano a far male.
Palazzolo, poi lungo il fiume fino a paeselli di cui scorso sempre il nome,, Castelli di Calepio credo, Credaro e cosi via....
Un altra sosta per aspettare me che metto il faro, ormai non ci vedo piu un accidente e poi verso l'ultimo tratto di ciclabile sul costone sopra il fiume, bela ed impegnativa per me. Adoro i ragazzi, mi aspettano e supportano anche quando non c e la faccio, particolar modo Ghigo che mi affianca e dice di mettere il rampichino, di scalare e poi di rimettere rapporti alti e bene o male arrivo in cima.
Ho una sete tremenda dopo tre ore in sella, la borraccia è vuota ma siamo quasi arrivati, gli ultimi 500 metri sulle strade di paese e giu in discesa verso il lungolago di Sarnico.
Alla pizzeria hanno una specie di parcheggio interno chiuso da un cancello dove possiamo mettere le bici in tranquillità mentre arrivano le birre, che spariscono nel giro di pochissimo, le bottiglie d'acqua e le pizze. Scopro di avere una fame da lupo dopo 37 km con 450 metri di dislivello che lo so non sono tanti ma dopo mesi di stop per me sono una maratona. Spengo Strava durante la cena e mi scordi di riaccenderlo andando poi verso casa,non segnando gli ultimi 13 km che porteranno il giro a 50 km che, per una notturna non sono poi cosi pochi.
Durante la cena si parla di tutto e di più, lavoro, figli, progetti ed il tempo scorre, facendo girare le lancette dell'orologio fino a mezzanotte. E' ora di rientrare, in sella stancamente pedalando lungo la ciclabile che affianca il lago, Paratico, Clusane ed alla fine Cremignane. I ragazzi mi accompagnano praticamente fino alla porta di casa e l'appuntamento è per domattina, solito bar da Gabry e solito caffe tra i mugugni del mattino presto.
Ora , seduta alla scrivania del mio ufficio, ho le gambe un poco doloranti e sono un poco stanca ma mi è tornato quel sorriso che mi ha accompagnato per anni, in sella alla mia Valchiria, in giro per le strade sterrate di mezza Italia.
A presto spero, nuovamente in sella.

1 commento:

Anonimo ha detto...

👍👍👍👍👍👍👍👍