La nuova squadra

La nuova squadra

Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


giovedì 7 settembre 2017

Corsa Decathlon- Castenedolo

Andiamoci va!
Di corsa dal lavoro, a casa in 40 minuti, un cambio al volo e via, lungo la corda molle verso Montichiari e Castenedolo. L'ho fatta lo scorso anno, il percorso lo ricordo piacevole quasi tutto offroad, una specie di light cross country adatto anche alle mtb.
Alle 18.45 parto perché scopro che sul libretto c'e scritto 5 km ed un "lungo" di 7, mentre invece c'e solo il lungo, vien notte presto e non vorrei trovarmi in mezzo al bosco all'imbrunire.
Quello che mi fa strano è che a volte le fettucce sembrano strappate dai rami degli alberi e, fintanto ci sono quelli che corrono, seguo la scia, poi mi ritrovo sola con l'incognita di non sapere dove andare.
Dopo quasi 2 km di andare a naso, vedo uno su di un incrocio a cui chiedo dove cavolo devo andare, mi indica una stradina sterrata e mi ci infilo di corsa. Raggiungo un ragazzino che, da solo, sta seguendo il percorso; ha il numero di gara attaccato, è down, e mi si attacca come se avesse paura di perdersi. Siamo in due.
Vedo gente che porta una sorta di divisa, protezione civile credo, che passa in macchina e se ne va.
Altro incrocio non presidiato.
Bene, avanti cosi.
Dopo quasi 6 km in totale ci viene incontro uno dell'organizzazione in bici, chiedendoci come mai siamo usciti dal percorso visto e considerato che la scopa, uno che scorreva a piedi secondo lui, non ci ha trovati!!!!
Ma che cazzo dici porco mondo?????
Nessuna scopa è passata, mi sto tirando dietro sto povero ragazzino disabile cercando di arrivare al traguardo in un paese che manco conosco, non dir cazzate per cortesia!
Probabilmente si rende conto che ha a che fare con una rompicoglioni per cui sta zitto e poi cambia discorso.
Quasi al traguardo vedo uno che ci corre incontro, il padre del ragazzino Down, Mattia si chiama ( e mi ha raccontato che gioca a calcio, che ama la Juventus e che da grande vuole vincere la Coppa di Campioni) e chiede come mai siamo cosi in ritardo. Credo che solo la mia occhiataccia abbia parlato per me, senza emettere un solo fiato...
All'arrivo anche la madre mi ringrazia, forse rendendosi conto che , in fondo, cosi autonomo non è....
Avevo deciso di fermarmi alla sagra per un panino ma sono amareggiata e me ne vado a casa senza mangiare nulla neppure al ristoro.
Percorso 8/10
Organizzazione no comment....
Alla prossima!

Nessun commento: