La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

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Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


lunedì 18 settembre 2017

Corri con l'Avis - Flero

Ci vado? sto nel letto?
dopo un temporale tremendo alle 2 di notte, sono decisamente nel dubbio se saltar fuori da sotto le coperte o stare a poltrire ancora un po in compagnia del mio gatto.
Alla fine prevale il buonsenso del" muovi il culo che sei una balenottera" e scendo le scale verso la cucina, un caffe anzi due, mi infilo le scarpe da running e salto in macchina.
Un freddo becco che basta! Rimpiango da subito il mio letto ed il caldo del piumone messo a dispetto del calendario ( e nominerei l'inventore premio nobel da subito), avvio la macchina accendendo ahimè anche il riscaldamento e parto verso la corda molle e Flero.
All'altezza di Ospitaletto son quasi convinta di girare appena possibile e tornare verso casa, un diluvio che basta, il tergi cristallo alla massima velocità non riesce a far via l'acqua che cade a secchiate.
Eppure l'orizzonte è chiaro, il cielo sembra più aperto... continuo ancora per qualche chilometro ed in effetti la pioggia prima si dirada e poi smette di cadere.
Arrivo a Flero dove il cielo è effettivamente scuro e minaccioso  ma la pioggia non cade; Giorgio e Severina sono gia li in giro, mi iscrivo e si parte dopo la foto di rito.
Via che si parte.
fa freddo e la felpa la chiudo, mentre cammino cerco di scaldarmi ma il freddo è davvero pungente e non riesco a scaldarmi. I ragazzi deviano per il lungo da 10 chilometri, io decido per i 5 km e mi avvio verso il traguardo.
Ormai il percorso lo conosco a memoria, sono 4 anni che lo faccio e sulla stessa strada si corre anche la gara degli alpini per cui quando arrivo al parco so che manca poco meno di un chilometro all'arrivo.
L'arco blu attesta la fine della gara, vado al ristoro cercando del the caldo che non c'è e mi bevo quello freddo, ci sono panini a volontà tra cui scegliere ed una quantità di dolci da paura, il tutto fatto dalle donne del paese.
Un panino chiacchierando con Vanna Pennisi di Brescia Running, ritiro il pacco gara che , come sempre, è cibo in quantità e di qualità ed è ora di tornare alla macchina ed andare a casa.
Saluto Giorgio e Severina che arrivano al traguardo mentre io sto andando via e ben presto sono sulla strada che va verso la tangenziale ed il lago.
In lontananza le nubi scure che stazionano sull'alto lago e che  sembrano non volersi ritirare. Oggi starò a casa a leggere un poco, in giornate cosi la voglia di passeggiare in giro scappa ed ho gia dato stamane, sebbene solo per 5 km...
Alla prossima.

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