La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

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Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


domenica 18 agosto 2019

A caccia di stelle cadenti - orta San Giulio

Compleanno alternativo quest'anno.
Sono alcuni anni che nuoto in modo continuativo, vasche su vasche, e mi "cimento" in traversate piu o meno impegnative.
Quest'anno ho deciso di provare laghi diversi dall'Iseo e dal Como; il sito delle Anatre Selvagge è molto esaustivo e vi si trovano traversate per ogni gusto.
Dopo aver saltato per maltempo quella del lago MAGGIORE a fine luglio, eccomi ad Orta san Giulio, paesino ameno sulle sponde del lago d'Orta in Piemonte.
Un piccolo angolo di paradiso a quasi due ore di macchina da casa, un paesino la cui piazza principale, Piazza Motta, si affaccia sulla riva e guarda l'isoletta di fronte che si può raggiungere con motoscafi ogni 30 minuti circa.
Avevo trovato un alloggio proprio in centro ma non si puo raggiungere in automobile perche solo zona ztl, pertanto trovare un parcheggio esterno non è proprio la cosa piu semplice del mondo, ma dopo un po di giri finalmente eccone uno, si parcheggia, si scarica la sacca e via a piedi, sono circa 800 metri.
Alla reception dicono che fino alle 15 la stanza non è pronta, si va a pranzo nel frattempo.
L'albergo stesso ha un ristorante e ci si ferma li; credo fosse davvero tanto tempo che non mangiavo cosi bene!!! ed ho pagato davvero una stupidata. Alle 15 mi accompagnano alla dependance dove c'è la mia stanza; è un albergo diffuso, credo siano vecchie case di proprietà di famiglia trasformate in alloggi per turisti, camera spaziosa e silenziosa.
Disfo il bagaglio ed alle 16 vado a ritirare il pacco gara, poco distante a piedi, e mi fanno gli auguri di compleanno visto che sulla scheda c e la data di nascita. e si, compleanno alternativo stavolta.
Attraversare un lago è sempre una piccola impresa, ma farlo in notturna è qualcosa di decisamente diverso dal solito. Mai fatta!!
A caccia di stelle cadenti dicono...
Vedremo.
Me ne torno in camera, dormo un paio d'ore ed alle 19 vado in piazza a vedere la partenza dei bambini, tosti da matti sti pulcini, alcuni nuotano in formula tutor, con papa accanto, ma tanti sono soli e vanno come schegge.
La mia gara parte alle 22.
alle 21,30 sono in piazza, mi infilo ma muta, attendo come tutti che si possa raggiungere lo scivolo di partenza ed alle 22 il primo tutto. Come sempre perdo tempo a mettere le pinne, e non avendo la protesi acustica è tutto ovattato e silenzioso, entro in acqua tra gli ultimi ed è stranamente calda.... e via. In acqua mi sento leggera, e sembra perfino che i pensieri e le preoccupazioni si sciolgano, lasciandomi libera la testa e liberi i pensieri di vagare qua e la, pensando a tante cose da fare ancora o desideri che ormai ho chiuso in un cassetto e che non aprirò mai piu.
Non penso ai problemi di salute, alle preoccupazioni di sempre, alla tristezza che a volte mi lascia senza fiato e con la sola voglia di piangere. In acqua sto bene, cosi come stavo bene in sella tempo fa.
Ogni boa che ci hanno dato ha al suo interno dei lumini per cui sull'acqua si vedono centinaia di lucine che si muovono, seguendo un percorso a sua volta illuminato da boette luminescenti.
Mi trovo in mezzo al gruppo dei goliardici, quelli che le traversate le fanno per divertirsi, e credo abbiano ragione in fondo, cosa c'è di meglio del potersi divertire e ridere facendo ciò che più piace.
Arrivano a riva cantando, io stessa ne sorrido, il chip mi viene tolto al passaggio sotto l'arco, il tempo che ci ho messo è più o meno quello che pensavo, un po di the caldo ed una fettina di dolce e mi ritrovo a sorridere guardando il cielo a naso in su, una stecca cadente c e davvero.
Non so perche ma mi viene un groppo in gola, sei tu papa???
Tu che ti chiamavi lorenzo e dicevi sempre "non è il 10 la notte delle stelle ma il 13, quando sei nata tu". Sei tu che mi saluti da lassu? Grazie per questi segnali papà....
Me ne torno in albergo, una doccia toglie l'odore dell'acqua di lago ed il sonno arriva portandomi da Morfeo.
Il mattino porta fresco e fame, la colazione in uno stabile in piazza, due passi al mercato, l'acquisto di amaretti di vario genere da portare a casa, due passi tra i vicoli e le stradine stupende di questo angolo di paradiso ed è ora di ripartire. ma il ricordo resterà per un ben po.



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