La strada a dire il vero non me l'aspettavo cosi lunga e col traffico di agosto ci metto quasi un ora per arrivare, ma ormai sono per strada e si va.
Parcheggio abbastanza facile, iscrizione e via.
Il percorso si snoda lungo la ciclabile del Clisi che porta a Gavardo, la Gavardina in pratica, fatta tante volte con Dado in bicicletta... una nostalgia di quelle pedalate che non vi dico.
Parecchia gente come sempre a queste garettine serali estive, il gruppo dei visi conosciuti che corrono per arrivare tra i primi, i camminatori come me, e gruppi di persone che, probabilmente in vacanza, decidono di farsi questa passeggiata serale.
Bello il percorso lungo il fiume, belli gli scorci tra le piante ed i campi, tante le cascine che si affacciano su questa stradina poco trafficata. E tanti incontri animaleschi.... come i pony che mangiano tranquilli guardandoti passare. Le caprette che ti rincorrono lungo il recinto e le oche che starnazzano.
Il percorso arriva in una piazzetta dove riempio la borraccia d'acqua e qua si torna indietro. Lungo il rientro mi fermo a piluccare le more selvatiche che crescono lungo la strada, sono sempre buonissime. Ed ecco il ponte e da li gia si vede l'arco dell'arrivo.
Un ristoro a base di anguria fresca, un po di the freddo per spegnere l'arsura, il caldo è tremendo anche qua....ritiro il mio gadget ( un altra sacca/zainetto porta scarpe, ne ho una ventina circa) :-)
e poi, aspetto pazientemente che si liberi la strada per uscire dal parcheggio e tornare a casa.
Qualche km in più nelle gambe, alcuni scorci bellissimi tra le immagini che i miei occhi hanno immagazzinato e la voglia, sempre presente, di muovermi di più, di poter fare, nonostante tutto.
Alla prossima.
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