La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

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Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


mercoledì 15 aprile 2015

South Garda Bike - Medole

Eccomi qua di nuovo.
Sono passate 3 settimane ed ho metabolizzato il tutto per cui ora scrivo le sensazioni che ho provato.
Dopo un anno e mezzo, un primo tentativo alla Airon bike di Campagnola Emilia abortito in partenza per la pioggia ed il fango, mi rimetto in sella senza allenamento, attacco il numero sulla bike e mi metto in griglia.
Le sensazioni, le emozioni sono tante già dal giorno prima. arrivata il sabato mattina in camper, parcheggiata al solito posto x anni, due passi per il paese ed il gelato alla gelateria del Parco che più buono non c'è... e la gente attorno, il sapore di una tribù, la mia tribù, ritrovata dopo tempo. I ragazzi che passano e lanciano un saluto, quel "ciao kate" che mi rende felice e malinconica al contempo.
Sono di nuovo a casa, nella parte di mondo fatto da matti sui pedali che si divertono nel fango e nella polvere. E quà mi ritrovo a casa davvero. Senza se e senza i ma della gente che non capisce cosa si prova, la fatica che attanaglia le gambe e la schiena ma che in fondo fa si che ci si senta bene comunque, il fango che ti si attacca ovunque e che vien via dopo più lavaggi, la polvere che impasta la saliva e secca gli occhi ma che ci fa sorridere.
E n on potete neppure immaginare quanto mi sia mancato!
Ed il via si parte porta anche una lacrima, la consapevolezza che senza allenamento sarà durissima anche la 30 km con la salita ai radar della Nato, che la torre di Solferino mi farà morire ma io parto lo stesso, in fondo al branco, in compagnia della moto scopa.
e pedalo piano piano, riprendo confidenza con le sensazioni, i sobbalzi, le scosse dello sterrato che sento fino alle spalle.... e già mi frulla per la testa l'idea di tornare indietro. Ma ci sarà una persona che mi farà cambiare idea, pur non facendo nulla per spingermi a continuare: Luca Guarneri, fotografo ufficiale Pianeta Mtb, che mi ha aspettata all'inizio della salita per farmi una foto, per fare un pò di tifo.... e dopo aver visto lui decido di continuare col mio passo, piano piano e quando arrivo arrivo.
e cosi sarà, su di un percorso rinnovato rispetto ad anni fa ma bellissimo, le colline e le strade bianche, i sentieri nel bosco. i sassi e le radici, il capitombolo pazzesco in discesa alla deviazione corto lungo..... ma la sensazione di essere rinata è unica.
ed al traguardo con le lacrime agli occhi, non riuscendo a fermarle ma lasciando uscire tutte le emozioni, la felicità....
Poi tutto passa veloce, la doccia in camper, le chiacchiere con Miky e Jaky, nuovi compagni di squadra, il pasta parti con loro, il saluto ai vecchi amici... e piano piano arriva l'ora di tornare a casa con quel qualche cosa in più dentro che mi farà star bene per giorni.


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