La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


lunedì 20 ottobre 2008

Polenta e Mountain bike


….e la domanda scatterà in automatico: che cosa centra la polenta con un fine settimana in sella?
Centra eccome se alle due di sabato pomeriggio, mentre stò facendo mente locale sulle “strategie di gara” arriva un sms di Dado che ci invita ad uno spiedo per la sera.
Alla faccia dello stare leggeri perché domani si va a Vialfrè alla 6 ore morenica.
Come si fa a dire di no? Ed ecco che alle 20.30 puntuali ci ritroviamo seduti attorno ad un tavolo ed arriva di tutto, ravioli al burro, spiedo con polenta, tanta polenta, patatine e tiramisù il tutto accompagnato da vino rosso…. Mamma aiuto domani devo pedalare.
Ed alcuni conoscenti al tavolo accanto che ci dicono: ma gli “atleti” non dovrebbero stare leggerini la sera prima di una gara ed a nanna presto? Certo ma gli atleti veri però…noi facciamo finta.
A casa presto ci andiamo, ma sono pur sempre le 23 e l’alba arriva talmente veloce che appena suona la sveglia penso di aver fatto casino e di averla impostata male: mi sono appena infilata sotto le coperte….
Che sonno, sono le cinque del mattino e ci vogliono tre tazze di caffè per svegliarmi un po’.
Arriva Dado col furgone, si carica tutto, controllino di sicurezza per non dimenticare niente, un commento alla sua tuta nuova di zecca stile boxeur e via in autostrada.
E’ lunga la strada ma due chiacchiere aiutano a far passare il tempo allegramente, la radio accesa ci fa compagnia…e sento gli amici di Radio Deejay con il loro programma mattutino “I guerrieri” e, senza dir nulla a Dado, mando loro un messaggio: Kathy e Dado del G.C.Iseo in partenza alle sei del mattino per il Piemonte per una gara endurance in mtb a Vialfrè.
Sosta caffè e brioches in autogrill e via di nuovo… proprio durante la pausa caffè la radio a annunciato al mondo intero che eravamo per strada all’alba per assecondare una passione, definendoci Guerrieri!!! Wow.
I cartelli si susseguono lungo il bordo della strada, usciamo ad Ivrea e, cartina alla mano, si cerca Vialfrè. Giroliamo un po’ a vuoto, vediamo un'altra macchina con le bici nel baule e poco dopo ecco il cartello giallo con scritto 6 ORE MORENICA.
Arrivati.
Parcheggiamo all’interno del Parco naturale, ci sono già un sacco di persone in giro in bike, pacco gara e verifica tessere come rito sempre uguale in ogni gara e mi ricaccio in macchina perché fa un freddo dell’accidenti.
Brrrr. Un momento ancora al caldo, una stiracchiata come i gatti e dai che cominciamo a preparare tutto.
La bici è a posto, le scarpette ed il casco, guanti e quasi sembriamo dei bikers veri.
Qualche km per scaldare le gambe, il cambio rompe un po’ le scatole ma l’organizzazione ha pensato anche a quest’eventualità ed un meccanico della Bican in due secondi regola tutto e fila tutto liscio ora.
Mi sento chiamare e mi trovo di fronte i ragazzi di MTB PASSION, che piacere vederli di persona; li troverò lungo il percorso molte volte nel corso della giornata a fare foto e filmati e, spesso, una battuta la facciamo quando mi resta il fiato tra una salita e l’altra.
E’ diverso il percorso rispetto allo scorso anno, leggermente più lungo e più tosto, l’ultima salita nel bosco è davvero ostica per me ma in compenso la discesa tecnica poco dopo la partenza la faccio piano all’inizio ma a tutta poi… e non sono mai caduta!!!! E dai che ad invecchiare si acquisisce in esperienza, almeno stavolta niente lividi come ricordo.
Il tempo scorre e mia figlia viene a salutarmi, ci ha raggiunto qualche ora fa con il papà ed ora vanno a pranzo con Natalina, una mia cucina che vive poco lontano da Vialfrè; io devo smaltire ancora la polenta e lo spiedo di ieri sera, meglio accontentarmi di qualche biscotto e di una banana con un the caldo al ristoro atleti.
E Dado decide una strategia di gara tutta sua: confondere il nemico stravaccandosi sull’erba pancia all’aria a prendere il sole!
C’è di bello che noi due riusciamo a divertirci come dei matti tutte le volte e se accorge anche Fabio, lo speaker ufficiale; lo abbiamo incontrato ovunque in giro per l’Italia alle varie gare a cui abbiamo partecipato e due parole si scambiano volentieri; anzi mi ha “ufficialmente” incaricato del compito di scrivere il resoconto di gara, lo faccio sempre e quasi quasi sono più brava a buttar giù parole che con la bike.
Ma la mia Valchiria mi porta in giro e la considero parte di me: non c’è Kathy senza di lei.
Decido per un ultimo giro, sono stanca ora e Dado mi aspetta ed il traguardo lo passiamo assieme in parata con le braccia alzate: anche questa in saccoccia.
La doccia è un film come lo scorso anno, tanto gelata che gli urli che si sentono rendono l’idea di quanto sia piacevole farla ma voglio lavar via la polvere e resisto qualche minuto…ma che freddo!!!!! Il mio vicino di box ha detto fatto strani versi per tutto il tempo… ve lo lascio immaginare.
Vestita e pulita mi sento meglio e ci si rilassa volentieri; consegna del chip e pasta party che non è un pasta party ma una merenda Sinoira a base di formaggi, pane, salcicce in umido e una valanga di polenta!!! Quanto è buona ragazzi.
Rilassati ed in buona compagnia si attendono le classifiche ufficiali e le premiazioni: Dado 32esimo dei Solo Men e 70esimo nella classifica generale; terza Solo Ladies per me e 72esima nella classifica generale.
Una foto ricordo sul podio che finirà con le altre tra i ricordi, un cesto pieno di roba da portare a casa ma un sacco di soddisfazione personale: esserci stata anche quest’anno.
Il posto sul podio è stato una piacevole sorpresa ma ciò che conta per me, come sempre, è questo mondo fatto di sportivi veri e sportivi “quasi veri”come me che però ci provano e si divertono; il poter dire di aver passato una domenica ancora pedalando all’aria aperta assieme a persone che amano le mie stesse sensazioni, che hanno le mie stesse emozioni.
E non fa nulla se mi fa male dappertutto, se la polenta devo smaltirla a furia di pedalate e se per tornare a casa abbiamo fatto due ore di coda in autostrada per attraversare Milano anche perché è stato bello vedere Dado cantare e ballare al volante, sentirlo urlare un “Bionda” alla signora della macchina accanto.
Non ho ancora deciso se questa gara è stata l’ultima della stagione, domani guardo il calendario di Pianeta Mountain Bike e vedrò se qualche posto mi risulterà più simpatico o intrigante di un altro.
Alla prossima.
Kathy Pitton

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