E’ da domenica pomeriggio che mi frulla sta frase per la testa, sembra perfino di sentire la voce di mio nonno che la diceva spesso per i più disparati motivi, dalla pioggia incessante che allagava i campi a Monticelli al sole troppo caldo che bruciava le piante di vite a Gaina.
Ma torniamo al presente vah, i ricordi devono restare nel cassetto delle memorie e vediamo di mettere ordine alle sensazioni, seppur negative.
Dunque, terza prova del River la Fosbike mi ricorda ogni singola volta tanto fango perché, forse, in 5 anni che la faccio, una sola volta ho pedalato con il sole e da Carpi ho sempre portato a casa tanto di quel fango, sulla macchina o sul camper da aver bisogno di una gran buona volontà per pulire tutto.
Ormai anche a casa lo sanno, parto il sabato mattina con la mia casa/lumaca, bike nel gavone, arrivo e parcheggio strategico, ne troppo lontano dalla partenza ne troppo vicino, ritiro del mio numero di gara e di quello di Lorena e mi ritiro presto nonostante i ragazzi mi abbiano invitato alla cena che si tiene nel paesino li accanto, ma dovrei spostare il bestione e preferisco di no, un piatto di pasta in solitaria ed a nanna presto con un libro in mano.
Mi sveglia il ticchettio delle gocce di pioggia sul tettuccio del camper e rido da sola nella notte per non scoraggiarmi del tutto.
Sono un po’ stanca in verità ed il dormire e sprazzi e bocconi non aiuta ma il mattino arriva presto, il viavai di quanto arrivano solo ora al campo di gara ed il chiacchiericcio della gente li attorno mi tiene compagnia.
Sento uno strano bit bit arrivare dallo zaino e mi accorgo che il cellulare ha deciso di spegnersi per carica insufficiente!
Bella storia ed adesso come rintraccio Lorena?
Esco e mi avvio verso la partenza, incontro Umbry/Uranio Zanichelli che, gentilissimo, mi presta un telefono e riesco finalmente a chiamare casa, rassicurare tutti che stò bene e non mi hanno rapito i marziano (che non farebbero di certo un affare visto il caratterino che mi ritrovo), recupero Lorena al volo e ci prepariamo alla partenza, rinviata di mezz’ora per sistemare una parte del percorso.
Pronti via, il fosso subito dopo 100 metri da saltare e via lungo la lunga strada asfaltata fino all’inizio degli sterrati lungo gli argini e gli argini stessi.
Lo conosco il percorso, più o meno in verità, mi sembra che abbiano cambiato il giro o che comunque ci sia qualche cosa di diverso dal solito ma pedalo ed anche se vado piano tengo una buona media, percorso pianeggiante senza asperità se non gli argini da salire e scendere.
Ma non avevo fatto i conti con la sfiga!
Nel fango si scivola d’accordo e se sei su di un ponticello fatto di legno sopra un fosso, , reso scivoloso dalla pioggia che non aveva ancora smesso di cadere e senti la bike che va di qua e di la e non la tieni ti rendi conto che non può essere solo il bagnato ed il fango; e se poi, nello scendere dalle assi finisci con la ruota dietro nel fossetto e ti ribalti, ringrazi qualche strano folletto che non ti ha fatto finire direttamente in acqua che, per poco profonda che sia, sempre acqua fangosa è!
Mi rialzo predicando in un qualche lingua tipo @!=?-°à°§ etc. etc. ma guardando la ruota mi accorgo che non solo è buca ma anche storta!
Credo di non averci pensato neppure 10 secondi, una pietra li vicina mi ha dato una mano a “rimettere in carreggiata” il cerchione, due bombolette di fast e mezza e sono ripartita dopo ben 20 minuti se non di più.
Nessuno mi ha chiesto se avevo bisogno di una mano, io lo chiedo sempre quando passo e vedo qualcuno fermo in panne, ma probabilmente erano tutti troppo presi dalla propria performance per dare una mano, mi sono arrangiata come sempre, mi sono messa a ruota di un tipo con i baffoni alla Carlo Umberto e via…..
Ed ho passato il traguardo del primo giro in 1h e 52 minuti, non doppiata dal Fabio Pasquali il che, per me, equivale ad aver vinto la gara.
I ragazzi dello Sculazzo a farmi il tifo al passaggio, la moglie di Umbry con il suo “vai Kathy” non mi ha fatto minimamnete pensare di fermarmi, ho continuato dritta lungo la strada e via, secondo giro secondo regalo… un par di balle!
Ad un certo punto, cercando di tenere a bada il fiato che mi sibilava fuori dalle orecchie, vedo che un sacco di gente tira dritto lungo l’argine mentre io ed un altro paio facciamo su e giu…..
Il mi sono fatta tutto il boschetto a zigo zago ed altri belli sparati dritti come missili…..
Sulla strada che si faceva in doppio senso di marcia ne ho sentite una carrettata perchè facevo zig zag tra i birilli ma scivolavo lungo l’argine ed alla fine l’ho fatto a piedi ma latri, con il bene placido degli sbandieratori tiravano dritti….
Sono stata zitta ed a testa bassa sono arrivata al traguardo con la ruota dietro con i raggi rotti, un po’ storta ma arrivata in 1h e 15…e mi dicono che ne hanno tagliato un pezzetto alla fine; io non so bene, il mio conta chilometri segnava 53 km, togline 5 o 6 dei giretti qua e la prima della partenza ( ed io non provo mai il percorso),il che ci poteva anche stare….
Ma Fabio non mi aveva doppiato ed ero contenta.
Torno verso il camper, vado fino alla fine della strada dove c’era il passaggio di quanti ancora in gara ad aspettare Lorena, aspetto 10 minuti ma sono gelata e decido di andare a fare la doccia!
Quanto mai non ho il vizio di guardare le classifiche!
Si perché quando torno al pasta party mi dicono sei 11 esima.
Ma poi mi ritrovo 14 esima ed ultima donna perchè mi hanno tolto un giro. E la giustificazione è che ci ho messo troppo poco tempo a fare il secondo!
Un paio di palle cazzzxxxxxxxxxxxxxx.
Mi sono rotta il fondo schiena tutto l’inverno in palestra, con Lewis James dietro il collo con la frusta o quasi per fare una stagione decente, il che significa non sempre maglia nera.
E ci riesco, magari dietro ne ho solo sei o sette ma ci riesco.
Ho rinunciato al cibo che preferisco, ho rinunciato alle passeggiate in bike per un allenamento mirato di un ora sola magari ma spacca polmoni, ho perso peso, ho aumentatola potenza e sti qua mi dicono che ci ho messo troppo poco a fare il secondo giro?
Sono stata ferma ben 20 minuti a riparare il riparabile, il secondo giro era più corto di non so quanto e mi tocca anche stare zitta?????????
Ed oltre il danno la beffa naturalmente perchè stò scherzetto mi è costato ben 230€.
Un giramento di maroni ecco cosa è stata la Fosbike stavolta.
Non per la gara in se ne tanto meno per gli organizzatori che hanno fatto un lavoro egregio con un tempo non certo ideale per la mtb, ma perché i furbi, quelli veri, non li becca mai nessuno?
Forse aveva ragione mio nonno, era meglio quando arrivavo sempre ultima, mi aspettavano, mi facevano l’applauso ed a volte prendevo un premio come ultimo classificato.
Lewis mi ha lasciata in pace sta settimana, vuoi per la brutta tosse che ho, vuoi per la febbricola che non mi da tregua da tre giorni ma mi ha già detto che da lunedì non mi lascerà più un attimo di respiro, sembra che sia lui quello desideroso di riscossa….
Io so solo che il camper è già pronto, Valchiria è pronta e la sacca ha già tutto dentro per domenica prossima a Pomponesco, non cerco ne riscossa ne vendetta ma stavolta me la prenderò proprio comoda.
E dovranno aspettarmi.
CENA SOCIALE 28/10/2016
8 anni fa
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