Ogni anno ormai è diventato un appuntamento fisso, il giorno prima del mio compleanno me ne vado in Piemonte sul lago d'Orta e faccio la nuotata sotto le stelle.
Ho iniziato per curiosità anni fa ed ora l' aspetto come se fosse il mio regalo di compleanno, piacevole da fare, bellissimo posto e gente simpatica.
Arrivo di venerdi, 11 agosto, piccolo albergo in centro storico ad Orta san Giulio, due passi per il centro e pranzo al Filo Fieno, un ristorante caratterizzato dalle balle di fieno al posto delle sedie, da una cucina a km zero letteralmente fantastica e da un atmosfera particolare e famigliare che ti fa stare bene.
Mangiato benissimo come sempre, alle 15 consegna chiavi camera e un attimo di riposo. La sera una passeggiata in centro, un aperitivo ed aletto presto, sono un po' stanca, sia del viaggio che del periodo di lavoro frenetico agostano.
il mattino del sabato colazione nella bellissima Piazza Motta, affacciata sul lago, e via in battello verso l'isola di san Giulio; il silenzio dei suoi vicoli, la bellezza della chiesa con affreschi del medioevo, il convento ed il parco adiacente... ed arriva l'ora di pranzo, prenotato al mattino all'unico ristorante locale dove la specialità è il pesce di lago preparato in mille modi; beh dire squisito è poco, una serie di prelibatezze senza eguali.
ci si alza satolli e felici, altra passeggiata tra le mura antiche al silenzio ed all'ombra e si attende l'arrivo del battello che fa fare il giro di un pezzo di lago prima di tornare ad Orta san Giulio.
Vado subito al ritiro del pacco gara, boa numero 320, maglia commemorativa blu, cuffia ed amenità varie.
Un po di riposo in hotel e verso le 18.30 si va a vedere la partenza della gara dei bambini. Nel frattempo il cielo si oscura, si delineano nuvole nere ed iniziano i lampi. no dai davvero???' gia la traversata del Como è stata annullata per mal tempo, ora anche questa?
Si attende, il vento sembra spostare le nubi, i lampi restano minacciosi; l'organizzazione avvisa che, se non ci dovessero essere le dovute garanzie si rimanda. Si attende.
E si decide di partire con l'opzione, in caso di pioggia battente, di fermarsi all'isola ed attendere i motoscafi per il recupero atleti.
Il tempo scorre, il cielo si scurisce per la notte, le stelle iniziano a fare capolino tra le nubi ed alle 22 si parte.
i primi metri con la solita sensazione di paura ma poi, come sempre, l'acqua mi abbraccia ed il tempo scorre, senza peso, senza frenesia ed arriva la prima boa luminosa in mezzo al lago, giro di boa e via verso la seconda, accompagnati sempre da decine di canoe che scorrono sull'acqua nel buoi della notte. le boe di ognuno di noi sono illuminate ed è cosi bella la scenografia che si delinea sull'acqua, come mille lucciole disseminate nella notte. Seconda boa e si gira verso la parte finale, le spalle iniziano a bruciare per la stanchezza ma è bello sentirla, mi fa stare bene.
e, poco dopo, eccomi ai gradoni dell'arrivo, mi aiutano ad uscire e sorrido, come sempre. La salvietta asciuga l'acqua sul viso e sto bene, tanto bene.
Dimentico il lavoro, i problemi, gli acciacchi e mi resta quella stanchezza nelle ossa e nei muscoli che mi fa dormire, serena, senza sogni e senza pensieri.
Il mattino dopo, colazione con calma e si riparte verso casa pensando di trovare traffico mentre invece è tutto tranquillo; arrivo, parcheggio, scarico la sacca, apro la porta e mi corrono incontro i gatti, felici che sia tornata perché apro le scatolette di pappa.
62 anni, non sentirli a volte, altre ancora averli tutti sulle spalle come macigni che non riesco a trasportare, ma va bene cosi, un passo alla volta ogni singolo giorno...
Alla prossima.
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