Era ora!
Sentivo il battito animale di valchiria svegliarmi di notte, voglia di andare, pedlare, sentire l'aria tra i capelli e sul viso....
Un mese di astinenza a correr di qua e di la per mia figlia, tra medici ed ospedali, preoccupata ed ansiosa...
Ma ora sembra tutto risolto, lei è piu tranquilla ed io posso, finalmente, scarcare un poco di nervi sui pedali.
Non mi fa bene stare ferma. Mi viene mal di schiena, ho le spalle intorpidite, il collo indolenzito, tutto l'opposto di quando posso pedalare, arrivo stanca ma rilassata.
E poi se non pedalo non perdo peso per cui via, domenica grigia e con foschia ma il richiamo dei pedali è grandissima.
Aspetto che si scaldi l'atmosfera un poco, anziche uscire al mattino opto per le 14 e gia dalle prime padalate sento le gambe dure, i muscoli abituati a non lavorare reclamano non poco.
Seguo il naso piu che un percorso deciso in precedenza, attarverso la riserva delle Torbiere incontrando gente che pesca o passeggia, arrivo a Provaglio e giro verso la stradina che taglia la collina in mezzo ai vigneti, pedalando verso le cantine Berlucchi.
Le viti sono rosse ed arancio, l'uva tolta da tempo sta fermentando nelle botti, il silenzio mi accompagna facendo compagnia in sottofondo ai pensieri che mulinano nella testa.
Una leggera foschia si mescola al grigiore del cielo ma nonostante questo il paesaggio è stupendo, i colori sono un amalgama di calore e sfumature, scaldano gli occhi nonostante l'inverno sia alle porte.

mi soffermo a guardare dall'alto di una collina verso la distesa di vitigni che rende questa zona unica e preziosa.
Dopo due ore giro verso casa, infreddolita ma decisamente felice...
Si felice.
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