La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


martedì 1 gennaio 2013

Ricomincio dal 2013



E finisce anche sto 2012 da archiviare come uno dei peggiori anni della mia vita, come le parole di quella canzone che non ricordo chi la cantasse.
E dire che la partenza non era stata cosi male, una settimana alle terme di Catez ad inizio gennaio, un ritorno a casa e via sui pedali subito, una settimana a Stoccarda ed al ritorno le prime garette qua attorno, le ciaspolate notturne con Barbara e Francesco…
Ma da li in poi ha iniziato un periodo sfigato, una serie di cose che mi fanno decidere di cancellare il 2012 dal mio calendario personale.
A Leno caduta con rottura dell’acromion e braccio al collo per tre settimane; alla 24h di Cremona altra caduta sulla stessa spalla ed altro stop per un mese…
Si certo non ci sono state solo cose negative anzi!!
Ho fatto il River Marathon Cup, il giro delle Regioni e le bellissime targhe che ho in casa ne ricordano sia date che piazzamenti, ho fatto quasi tutto il circuito del Gliso arrivando seconda in classifica generale femminile ( del tipo che io arrivo, ultima magari ma arrivo sempre), ho fatto 38 gare in una stagione che avrebbe dovuto essere l ‘ultima ma che ultima non è stata, ho fatto in compagnia di Dado ed Alberto delle escursioni fantastiche macinando centinaia di chilometri….
Ma poi, di botto, iniziano i problemi con il lavoro, orari impossibili da gestire per ritagliarsi del tempo per allenarsi anche poco, dirado le ore in palestra, non riesco piu a nuotare….

E ad inizio ottobre comincia un altro problema, il piu grave di tutti, Elsa che si ammala e che non riesce a reagire alle cure, una bestiale infezione ai reni che nessun antibiotico sembra riuscire a far passare e cosi, uno dopo l’altro, passo giorni con lei tra un ospedale e l‘altro, tra esami strani che non ho mai neppure sentito ed ore in ambulatori medici asettici e tristi.
La vedo sfiorire poco alla volta la mia bellissima cucciola, perde peso, pallida ed eterea come un fantasma ed inizio a star male per lei, con lei, ogni volta la porto da un nuovo specialista.
Il tempo per me è solo un ricordo, la mia Valchiria se ne sta in un angolo della taverna abbandonata ed impolverata e riscopro il ruolo di madre a tempo pieno… neppure da piccola l ho seguita cosi tanto ma ora lei ha bisogno di me ed io sono qua per lei solamente.
Poco importa se il peso aumenta non facendo piu neppure un ora in palestra e se la mia schiena fa male, la mia ragazzina viene prima di tutto, il tempo per “aggiustare le mie magagne arriverà prima o poi e tornerò in sella.
Ora ci concediamo alcuni giorni di vacanza, giorni a cercare un poco di serenità andando al mare d’inverno, lunghe passeggiate lungo spiagge deserte per respirare aria buona.
Dovremmo essere a casa per il venti gennaio, prima gara di Alberto a Clusane… sarà quasi impossibile farcela ma un giro, anche a piedi, lo voglio fare.
Buon anno ragazzi

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