La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


domenica 27 gennaio 2013

13° Ciaspolata al Chiaro di luna




Eccola qua, 26 gennaio, luna spettacolare e stelle a gogò, la piana di Vezza d’Oglio invasa da 4000 iscritti ufficiali più gli infiltrati dell’ultima ora e si arriva quasi a 5000 persone.
E dire che avevo detto di non volerla più fare ma siccome Elsa ci vuole andare con Marco e non è stata molto bene ultimamente, mi sono sentita in dovere di fare la mamma apprensiva e di andarci con loro, un pò a reggere il moccolo un po’ a fare da scorta tecnica visto che il percorso lo conosco a memoria e se la mia cucciola non se la fosse sentita di continuare le avrei indicato un percorso alternativo verso il traguardo.
Iscrizione inviata tempo fa, eccoci pronti alle tre e mezza del pomeriggio con zaini, sacche e ciaspole al seguito ( solo le mie in verità) in direzione alta Valle Canonica e la passeggiata nella neve in notturna.
Il parcheggio è praticamente quasi sempre lo stesso il n. 2 e da li in poi si sale con il pulmino verso il paese, due passi a piedi e siamo al ritrovo per ritirare i pettorali, le ciaspole a noleggio dei ragazzi ed il regalino che ogni anno questa manifestazione fa ai partecipanti, stavolta un gioco per allenare la memoria ed il cervello, un gioco rebus da districare a suon di cordini e blocchetti da far passare da una parte all altra per fare uscire un anello di metallo… io non ci provo neppure! Sono un mezzo impiastro in queste cose.
Un sacco di gente presente, tanti amici da salutare e marco che scopre che mezzo paese di Tavernola è qua questa sera, sembra quasi imbarazzato…. O forse è solo l’impressione.
Saluto alcuni amici e ce ne andiamo al bar per una cioccolata…. Ma il Retrò è strapieno, un angolino lo troviamo ma ci accontentiamo di alcune bottigliette di acqua perché per la cioccolata si deve aspettare piu di mezz’ora.
Due chiacchiere con alcuni amici presenti e mi soffermo a guardare mia figlia ed il suo ragazzo che cercano di trovare il bandolo della matassa di questo gioco, sembrano non riuscire ma ecco che d’un tratto Marco si ritrova con l anello di metallo in mano, completamente slegato dalle corde e dai blocchetti…. Unico neo non si ricorda assolutamente come diavolo ha fatto per arrivare fin li.
Tra i sorrisi dei presenti ci avviamo verso la piazza e la partenza che verrà data alle 19.
Una fiumana di persone presente, musica a tutto volume, lo speaker che incita a ballare e cantare per tenerci caldi e presto si parte, cioè si dovrebbe partire…… ma il via viene dato a scaglioni e prima di uscire dalla piazza passa più di mezz’ora, poi lentamente come un fiume di lava ci si sposta verso la piana ed il centro Adamello, tra una cosa e l ‘altra passa piu di un ora prima che si possano indossare le ciaspole e partire.
Migliaia di persone, penso di aver visto poche volte cosi tanta gente; la neve è bellissima ed abbondante, non fa neppure troppo freddo ed in cielo splende una luna spettacolare che rischiara la nottata facendo si che si possano contare anche le stelle.
Piano piano ci si incammina lungo il percorso illuminato da fiaccole e falò.
Abbiamo deciso per il “corto” visto che ne Elsa ne Marco sono per cosi dire allenati, ma la passeggiata è veramente bella. E dire che di solito facevo la gara agonistica oppure partivo direttamente dalla piana di fronte all’Adamello per evitare tutti gli ingorghi dati dalla troppa gente con cani gatti e C., slitte, bob, bambini che vogliono correre ed altri che piangono perche sono stanchi ed hanno freddo, signore impellicciate che forse non hanno ben presente dove sono e ragazzi con il fuoco nelle gambe con la voglia di arrivare prima degli amici al seguito.
Ma se la si prende cosi, come una passeggiata, senza quello che io chiamo “ il coltello tra di denti”, è bello anche andar tranquilli.
E via che si va, loro davanti mano nella mano, io dietro a guardarmi in giro e poco alla volta di arriva dove il percorso si incrocia ed inizia il ritorno con tanto di fermata al ristoro, the caldo, vino rosso, formaggi e panettone e, naturalmente, musica e canti!
Da lontano si vede la luce dell’arrivo e dopo un ulteriore sosta a 500 metri dal traguardo per una tazza di vin brule, eccoci passare sotto l’arco colorato, fermarci per le foto ridendo a crepapelle perr le boccacce che facciamo.
I ragazzi riconsegnano le ciaspole, un cambio veloce al caldo ed un attimo dopo siamo nel salone della premiazione dove viene servita anche la cena, calda, buona ed abbondante.
Daniela Poetini mi abbraccia e saluta, ha corso a piedi arrivando quinta assoluta tra le donne, per una volta ha lasciato la bike a casa cambiandola con le scarpette da corsa e le ciaspole.
Altri amici passano e mi salutano ed il tempo passa veloce.
Vediamo arrivare anche il resto della “tribù Paris”, due saluti e decidiamo d partire per andare verso valle.
Adesso per la prima volta ho freddo.
Sarà la stanchezza, sarà che ho insistito perche i ragazzi si cambiassero ma non l ho fatto io, tant’è che me ne sto un gran bene sull’autobus che ci riporta al parcheggio e poi al caldo in macchina.
Gli AC/DC fanno da colonna sonora sulla strada del ritorno e mentre posso guardarmi attorno visto che non guido ripenso a quante volte sono salita fin quassù da sola, tornando poi a notte inoltrata verso casa, stanca, con mille pensieri per la testa.
Stavolta è stato diverso, più tranquillo, più versione “casalinga” forse, ma comunque appagante.
Arriviamo a casa a mezzanotte passata e mentre ripongo ciaspole zaino al loro posto penso che domani mattina non sarà facile alzarsi alle sei per andare a Desenzano, mi sa che stavolta salto la gara in bike…….
Sarà l’inizio della pensione da ciclista?
Bah, non credo ma stavolta resto nel letto a fare la nanna al caldo, settimana prossima vedrò che fare…

Alla prossima ragazzi!!!!

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