E’ di sabato pomeriggio, vuoi che non ci vada?
4 maggio, per di piu risulto di riposo per cui non devo chiedere favori a nessun collega, meglio cosi.
Ed a mezzogiorno e mezzo sono per strada, vado un po a naso in verita, prima verso Rovato poi seguendo le indicazioni che mi da il tablet e mi trovo a passare per un immenso cantiere, quello della Brebemi. Una devastazione unica, campo sbragati con buche immense per far posto ai piloni dei prossimi cavalcavia, spianate gigantesche dove prima c’erano delle cascine e le poche sopravvissute sono accerchiate da cantieri ovunque, mi domando come facciano ad entrare in casa loro… se loro è ancora….
Chissà che casini di espropri che avranno fatto…..
Bah.
Comunque eccomi ad Azzano Mella, paese natale di Fabio Pasquali che, se non ho capito male, ha aiutato il Gliso a disegnare il percorso di questa gara.
Una coda lunghissima alla verifica tessere ma intanto si chiacchiera del piu e del meno. Poi col numero in mano me ne torno alla macchina e preparo la bicicletta.
Convinzione zero oggi, quest’anno gira cosi e non riesco a scrollarmi di dosso questa malinconia che sembra segarmi le gambe. Non che abbia mai avuto grandi velleità ma almeno le gare le facevo e finivo e mi divertivo; ora invece ho sempre la testa altrove, lavoro e problemi correlati, salute, casini vari….. Come mi piacerebbe tornare indietro di qualche anno, ero felice a modo mio, sorridevo spesso… adesso è sempre una giornata no.
Comunque mi preparo, pedalo qua e la, saluto le ragazze che hanno gia il coltello tra i denti e si misurano a vicenda, pronti via che è ora.
Parto in fondo al gruppo per non dar fastidio, me la prendo con calma e via….
Giro di lancio più due giri.
Quasi alla fine del giro di lancio, seguita dalla moto naturalmente, sento la bike che scoda…. E no è cristo!!!!!
Bucato!
Ecco, degna conclusione di una giornata no.
Metto il fast tribolando non poco con la valvola che non voleva aprirsi, finalmente riesco e sembra tenere, più o meno, e continuo.
Al passaggio sotto l’arco dell’arrivo mi avvicino alla macchina e prendo un'altra bomboletta, sparo dentro anche quella e riparto facendo mezzo giro e fermandomi sul ponte dove tutti stavano gia tornando indietro.
Che garone che ho fatto ragazzi.
Praticamente li ho lasciati passare tutti e mi sono accodata per finire il giro e tagliare comunque il traguardo mesta mesta.
Cosi non si fa Kathy, facevo meglio a stare a casa oggi. Smonto la ruota, metto tutto in macchina e vado al ristoro dove trovo Beppe Salemi in borghese. Pedala poco anche lui ormai e ci facciamo un gelato consolatorio parlando del più e del meno, riesce sempre a farmi ridere con le sue battute.
Poco dopo me ne vado a casa rendendomi conto che è stata proprio una giornata no.
Lasciamo perdere Kathy va…. Forse è meglio.
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