La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

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Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


giovedì 23 maggio 2013

1° Cross del mella




E’ di sabato pomeriggio, vuoi che non ci vada?
4 maggio, per di piu risulto di riposo per cui non devo chiedere favori a nessun collega, meglio cosi.
Ed a mezzogiorno e mezzo sono per strada, vado un po a naso in verita, prima verso Rovato poi seguendo le indicazioni che mi da il tablet e mi trovo a passare per un immenso cantiere, quello della Brebemi. Una devastazione unica, campo sbragati con buche immense per far posto ai piloni dei prossimi cavalcavia, spianate gigantesche dove prima c’erano delle cascine e le poche sopravvissute sono accerchiate da cantieri ovunque, mi domando come facciano ad entrare in casa loro… se loro è ancora….
Chissà che casini di espropri che avranno fatto…..
Bah.
Comunque eccomi ad Azzano Mella, paese natale di Fabio Pasquali che, se non ho capito male, ha aiutato il Gliso a disegnare il percorso di questa gara.
Una coda lunghissima alla verifica tessere ma intanto si chiacchiera del piu e del meno. Poi col numero in mano me ne torno alla macchina e preparo la bicicletta.
Convinzione zero oggi, quest’anno gira cosi e non riesco a scrollarmi di dosso questa malinconia che sembra segarmi le gambe. Non che abbia mai avuto grandi velleità ma almeno le gare le facevo e finivo e mi divertivo; ora invece ho sempre la testa altrove, lavoro e problemi correlati, salute, casini vari….. Come mi piacerebbe tornare indietro di qualche anno, ero felice a modo mio, sorridevo spesso… adesso è sempre una giornata no.
Comunque mi preparo, pedalo qua e la, saluto le ragazze che hanno gia il coltello tra i denti e si misurano a vicenda, pronti via che è ora.
Parto in fondo al gruppo per non dar fastidio, me la prendo con calma e via….
Giro di lancio più due giri.
Quasi alla fine del giro di lancio, seguita dalla moto naturalmente, sento la bike che scoda…. E no è cristo!!!!!
Bucato!
Ecco, degna conclusione di una giornata no.
Metto il fast tribolando non poco con la valvola che non voleva aprirsi, finalmente riesco e sembra tenere, più o meno, e continuo.
Al passaggio sotto l’arco dell’arrivo mi avvicino alla macchina e prendo un'altra bomboletta, sparo dentro anche quella e riparto facendo mezzo giro e fermandomi sul ponte dove tutti stavano gia tornando indietro.
Che garone che ho fatto ragazzi.
Praticamente li ho lasciati passare tutti e mi sono accodata per finire il giro e tagliare comunque il traguardo mesta mesta.
Cosi non si fa Kathy, facevo meglio a stare a casa oggi. Smonto la ruota, metto tutto in macchina e vado al ristoro dove trovo Beppe Salemi in borghese. Pedala poco anche lui ormai e ci facciamo un gelato consolatorio parlando del più e del meno, riesce sempre a farmi ridere con le sue battute.
Poco dopo me ne vado a casa rendendomi conto che è stata proprio una giornata no.
Lasciamo perdere Kathy va…. Forse è meglio.

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