La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

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Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


martedì 26 marzo 2019

Napoli

Dicono vedi Napoli poi muori
Chissà perché...
Forse perché guidano tutti come dei pazzi ed i semafori sono un invenzione aliena, forse perché tra una buca e L altra devi fare attenzione a dove metti i piedi ma la city ha un fascino tutto suo.
Tre giorni alloggiata al hotel Decumani in pieno centro, a due passi da spaccanapoli e la via dei presepi, 700 metri dalla città sotterranea che vi assicuro è da visitare.
I napoletani sono cordiali, chiacchieroni e furbi come volpi.
Vuoi non mangiare una bella pizza nella città che l ‘ha inventata? Ed allora cerchi le pizzerie famose tra le quali spicca Michele, ore fuori dalla porta ad aspettare dicono...
Ci vado, aspetto 30 secondi ed il boss, sigaretta penzoloni ruminante cicca americana mi grugnisce un la, indicandomi un posto libero con 4 altri commensali che in verità aspettavano altri amici.  Mi siedo scusandomi ed attendo di ordinare.
Dopo un bel po arriva il cameriere, scelta non ne hai, o Margherita o marinara.  Opto per la famosa Margherita ed una birra. Bottiglia che arriva scivolando sul tavolo, bicchiere no oppure di plastica tipo distributore,;  dopo mezz ora arriva la pizza.
Molliccia, fradicia di olio scadente, mozzarella raggrumata.... ne ho mangiata si è no un quarto ed ho chiesto il conto.  7€
Ne di 10 e si tengono il resto.  Protesto e mi dicono che è la mancia per i camerieri ,,, basita rispondo che la mancia la do io se mi va, e che di sicuro il 30% manco morta.
Forse la faccia incazzata, forse non so cosa sta di fatto che il resto è arrivato al volo.
Non capisco tutto sto essere famoso per un posto che di sicuro a parer mio non merita una stella. Stendò un pietoso velo sulla pulizia.
La giornata successiva e quella della partenza e non me ne voglio andare da Napoli senza aver manguai una buona pizza per cui alle 12 esco e cerco.
Ricordo le parole di un commensaoindiano che ieri sera, come ne, esa rimasto deluso da Michele. Di fronte c’è la pizzeria d’Angeli. E lì vado.  Altro ambiente, personale gentilissimo e pizza Margherita stratosferica.
A volte L essere finito in televisione significa poco i nulla. L’ Albergo Decumani,che raccomando per la pulizia e L eleganza, location perfetta per visitare la città vecchia merita una menzione speciale per la gentilezza del personale e sicuramente ci tornerò in futuro.











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