Turisti, partenze dei battelli, gruppi da accompagnare, visite guidate, promozioni, relazioni sul turismo, riprese televisive sul lago, fiere all’estero… la mia vita di tutti i giorni, un caos di voci e persone, una baraonda di visi, ma ora mi spetta il silenzio assoluto!
Quanto aspetto, ogni anno, quel periodo in cui il silenzio fa da padrone della mia giornata, nulla da fare od organizzare, nessun orologio da guardare e solo silenzio… oppure quel sssssssssssss dei copertoni sui sentieri, sulle foglie bagnate che ovattano tutti i rumori, oppure il tec tic della catena che cambia ruota dentata o il sibilo leggero dei freni.
Ed una giornata come oggi, col sole che scalda poco alla volta il gelo degli scorsi giorni, con la giacca invernale che da quasi fastidio, non posso stare a casa e non serve neppure pensare che sono già in bike fuori dal garage, ipod pronto e via.
Poco asfalto ed ecco i miei sentieri attraverso la torbiera, solo il silenzio a far da padrone in questo angolo di Franciacorta; pozzanghere immense danno l’idea delle piogge incessanti delle scorse settimane, il livello delle vasche naturali è talmente alto che i sentieri sembrano disegnati sull’acqua stessa e quei pochi germani che ancora non si sono rintanati e si godono la calda giornata di sole sono a pochi centimetri dalle mie ruote.
Solo il fruscio dei copertoni a farmi compagnia e non accendo neppure la mia musica oggi perché il silenzio rende tutto attorno a me cosi bello, cosi rilassante che non desidero null’altro.
Mi è mancata cosi tanto la bike in questi giorni passati, mi mancava la sensazione di benessere che mi regala ogni volta ad ogni uscita; mi mancava il non sentire la tensione dei muscoli sotto il tessuto della tuta invernale, mi mancava anche il dolore degli stessi muscoli alla fine di ogni uscita.
Ma oggi la sensazione è diversa, piu intensa, perché un dolore antico e nuovo allo stesso tempo non mi regala la stessa serenità di sempre in quest’uscita.
Un mare di emozioni contrastanti, di rabbia assoluta, di voglia di urlare al cielo, di piangere.
Rabbia assoluta perché dico no, non potete dirmi che non posso più pedalare, perché sarebbe come tagliarmi le gambe e rinchiudermi in gabbia.
Voglia di urlare al cielo che no!!! Non ci stò, ditemi che non tocca a me anche stavolta.
Voglia di piangere perché le lacrime scendono da sole, non riesco a fermarle ed in fondo non voglio fermarle perché io non posso fermarle.. cosi come un nuovo dolore non fermerà me!
I guerrieri combattono in piedi, guardando il nemico negli occhi e, forse, vivranno un giorno solamente, ma da leoni!
CENA SOCIALE 28/10/2016
8 anni fa
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