
Che settimana.
Tre giorni alla fiera di Lugano, rientro in treno giusto in tempo per ritirare materiale e biglietti per la fiera di Padova, rientro sabato sera alle 23.30 in treno, a nanna 4 ore, un caffè al volo e via in camper a prendere Zambo e poi verso Asola e la sua X-Bionic.
Arriviamo ad Asola, parcheggiamo il gigante tra decine di altri camper e macchine ed un caffé ci vuole, sto dormendo in piedi.
Meno male che la sacca l ho preparata lunedì altrimenti, come minimo, lasciavo a casa o il casco o le scarpette, la bike è pronta, solo un po’ sporca ma nulla in confronto alla bici di Mauro…..dire ricoperta di fango è dir poco!
Ma Zambo, si tratta cosi la tua cavallina?
Capisco tutto, il poco tempo, la stanchezza ma faccio a meno di fare la doccia io piuttosto ma Valchiria deve essere splendente e lucida, scodinzolante e con la voglia irrefrenabile di correre!
Verifica tessere tra decine di facce conosciute, ritiro del pacco gara strepitoso come sempre, un giro in giro per dare un occhiata e la sosta al bar diventa obbligatoria, brioches compresa, solo un pezzetto però!
Mi raggiunge Lorena in uno stato di grazia fantastico, con un sorriso che le va da un orecchio all’altro e sono contenta per lei, era triste ultimamente e mi dispiaceva parecchio, beviamo un altro caffé in compagnia e poco dopo ci si saluta e si va a preparare la bici per la gara.
Abbiamo parecchio tempo davanti ma come sempre sembra passare velocemente; un poco di riscaldamento su e giu dalla strada dove parte la gara, i saluti ed i convenevoli con amici e conoscenti ed un giro in giro nel piccolo parco adiacente….
E sono li che aspetto Zambo che ha deviato non so dove che mi si avvicina un gruppetto di biker con la maglia del Monticelli ed una ragazza, Anna, mi chiama per nome e mi dice: sono una tua ammiratrice e seguo il tuo blog…
Oh mamma.
Poco dopo entriamo in griglia, io in prima con il numero rosso e Mauro in quarta col numero bianco ma prima, come sempre, quel picchiare le nocche delle mani l’uno sull’altra, come porta fortuna.
E la tensione sale, ho sempre paura di queste partenze a razzo su asfalto, siamo in tanti e se uno cade l’effetto domino è assicurato, speriamo sempre non accada nulla.
Con me Stella, che come sempre illumina l’aria col suo sorriso ed anche lei esprime il suo timore per la partenza, speriamo bene dai ragazza.
Pronti via con i Red Hot Chili Pepper a manetta……o almeno credo…..via veloci lungo l’asfalto del lunghissimo giro di lancio di questa gara che sarà di 55 chilometri; via veloci e mi sfilano i ragazzi piu agili e li lascio passare, devo ingranare prima di spingere sui pedali ed il polpaccio malandato è rigido e dolorante, non posso forzare subito, deve scaldarsi prima.
Si imbocca una strada fangosa, tutti in fila pian piano e la battuta di alcuni ragazzi dietro a me….…” non dire niente a questa signora altrimenti son guai…”….ma ragazzi voi siete ciclisti, io di solito me la prendo con i motociclisti….
Beh ridono tutti ed è un bell’inizio per questa lunghissima gara.
Si ripassa sulla strada della partenza ed inizia la gara vera, quella dura, con fango del primo campo dove vedo una Laura Moretta dal volto triste tornare indietro a piedi per la rottura del deragliatore e mi dispiace un sacco per lei.
Iniziano le strade bianche ed i sentieri, a volte il fango sembra pongo e l’erba lungo gli argini ti rallenta ma non si smette mai di pedalare.
Ed è questa la caratteristica delle gare di pianura, devi sempre pedalare e non hai respiro; un giro unico stavolta, senza nessuna possibilità di venir doppiata per cui mettiamoci il cuore in pace e passiamo almeno 4 ore sui pedali.
Lo scorso anno Mauro mi aveva dato un ora e passa ed avevo fatto il corto, stavolta devo fare il lungo per forza se voglio entrare in classifica per cui vediamo di arrivare in fondo, anche piano ma arrivare.
Al primo ristoro riempio la borraccia, rubo un paio di biscotti e via, il bivio non dovrebbe essere molto lontano ormai.
Ed eccolo il cartello con scritto LUNGO_CORTO.
No, il corto non lo faccio, neanche morta.
Anche se le gambe fanno male e sono stanca, anche se la voglia di arrivare e riposare è tanta tiro dritto e non lo faccio il corto, non se ne parla a costo di arrivare ultimissima e quando hanno già finito la pasta del party dopo gara.
Allora io dico: piacerebbe anche a me tagliare su asfalto ed arrivare prima ma mi da fastidio anche solo il pensiero di farlo e giro per un sentiero segnalato come percorso gara nel boschetto con la sabbia che rompe le scatole… supero due ragazze dal numero bianco e le sento dire che se tornano indietro e seguono l’argine arrivano prima… al ristoro mi fermo, riempio nuovamente la borraccia e riparto…..salgo da sotto il ponte e mi dicono che mancano 15 km al traguardo, pedalo per piu di mezz’ora e me le ritrovo davanti!
Beh mi girano neanche un pò le palle!
Il bello è che sono belle tranquille e, quando le sorpasso sembra che facciano di tutto per ostacolarmi…. Beh porco mondo azzardatevi a passarmi davanti al traguardo che vi brucio, voi e le bici assieme.
Le incenerisco con lo sguardo e credo abbiano ben capito di non azzardarsi a farlo; il bello è che sento una delle due dire: “ no pasemo dal chip…”in dialetto veneto….
Recupero ancora quattro ragazzi e mi scappa da ridere! Per anni io e Dado abbiamo fatto a gara per vedere chi dei due arrivava ultimo, per il premio della maglia nera ed ora, non so se riderne o dispiacermi, faccio di tutto per superare anche solo due o tre persone e non averla più quella maglia che il più delle volte era una bottiglia di spumante o una confezione di biscotti… ma era divertente però.
Ma Dado non corre più.
Passo il traguardo e vedo che ci ho messo “ poco”, cioè quasi 40 minuti meno di quanto preventivato.
Arrivo al camper e noto che Mauro ha già caricato la sua bike, sarà a fare la doccia di sicuro ed è quello che faccio anche io ora con piacere…come adoro l’acqua calda che scorre e toglie il sudore e lo sporco ed un po’ di fatica.
Lo chiamo ed è meravigliato dal fatto che io sia già arrivata, hehe Zambo se mi impegno un pochino di più e se mi riposassi in modo decente potrebbe essere che ti stia appiccicato al fondoschiena….sarebbe una bella conquista!!!
Dai Mauro, scherzo…non ti raggiungerò mai, sei troppo veloce per me ma ti tengo d’occhio però e vedi riguardarti alle spalle qualche volta.
Andiamo assieme al pasta party e, mentre ci mettiamo in fila per il pranzo, vedo Paolo Alberati, lo chiamo e saluto e ci abbracciamo come vecchi amici.
Due parole e poi lo lascio ai suoi impegni, iniziano le premiazioni e lui,da campione qual è sale sul podio; la gara è stata vinta dal bionico Fabio Pasquali, quest’ anno vola sulle ruote che sembra in moto e, tra le ragazze, Angela Perboni seguita sul podio dalla mitica Lorenza Menapace che, per una volta, ha abbandonato le gare endurance per una gara in pianura.
Finito il pranzo ci avviamo verso il parcheggio e si parte, non senza fermarci prima al negozio della xbionic a ritirare la restante parte del pacco gara, le calze tecniche da ciclista.
Ci vorrà più di un ora per arrivare a casa di Zambo, breve sosta caffè e poi via verso casa mia e verso il meritato riposo.
La stanchezza è proprio tanta stavolta, il lavoro e le poche ore di sonno hanno condizionato non poco la mia giornata sui pedali ma in fondo penso che non posso dare di più ed anche se gli occhi mi si chiudono davanti alla classifica ufficiale online, il sorriso mi viene facile.
Vado a nanna proprio presto stasera ma prima devo constatare con mano se l’onestà sportiva esiste oppure no…. No, decisamente no visto che le due ragazze sono regolarmente in classifica dietro a me….La frase detta sul percorso di gara era solo per le mie orecchie e forse, per scaricarsi la coscienza.
Non è cosi che si fa ma è un problema loro non mio, meglio tra gli ultimi ma onestamente.
1 commento:
Un saluto alla donna che ammiro per la sua determinazione, per il suo coraggio, per la sua onestà, per il libro aperto che dimostra di essere quando scrive le sue avventure con la sua amata Valchiria, per il cuore e l'anima che mette in ogni sfida con se stessa ... e per tanti altri pregi che spero di poter conoscere col tempo! IronKate ... alla prossima, Anna (MonticelliBike)
PS: buona festa della donna, anche se donne si è sempre e ... ke donne!!!
Posta un commento