La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


domenica 9 marzo 2008

Fosbike

Fossi e bike


Porco mondo piove!
Già la cera di Dado stamattina è tutta un programma, quando arriva gli passo una tazza gigante di caffè ed una cioccolata con le nocciole per tirarlo su…”ma non poteva star su il tempo ancora una mezza giornata? Sembra un dispetto fatto apposta per farmi tribulare in sella alla bike.”
E si perché si torna in pianura, a San Marino Carpi provincia di Modena e se sono bagnati i sentieri lungo gli argini sai che ridere pedalare stamattina.
Il cielo e proprio color piombo ma verso Mantova sembra schiarire ed un piccolo pezzetto di cielo azzurro sembra sbucare dalle nuvole, spero esca un poco di sole.
Stiamo andando a fare la Fosbike, la seconda tappa del Trittico del Po, un circuito di pianura per mountain bike.
Il nome mi ha incuriosito da subito e, leggendo qua e là, trovo un sacco di notizie e tra queste anche il fatto che si devono attraversare alcuni fossi, alcuni in sella altri a piedi ed il primo praticamente a ridosso della partenza, a circa 100metri dalla stessa.
Bah, vediamo cosa combino stavolta.
Numero sulla bike, due borracce perché ho sempre sete e via a vedere com’è. Un bel po di fango, questo è certo ma è pianura, non dovrebbe essere difficile arrivare in fondo, guai a mollare.
Dai che si va in griglia e Fabione mi urla un saluto e mi dice anche che ha un mio premio in macchina, quello del quinto posto dell’Aironbike di domenica scorsa. Mica lo sapevo di aver preso un premio! Forse la preoccupazione per il fatto che Dado non arrivasse più al traguardo, forse semplicemente perché non vinco mai nulla certo è che non pensavo di avere diritto alla premiazione. Grazie ragazzi.
Pronti via e non sono ancora tutta seduta sul sellino che già devo scendere per attraversare il primo fosso e poi via, sulla strada e si viaggia veloci.
Il gruppo si sgrana poco alla volta ed ognuno inizia la propria gara con se stesso e con gli altri ma il fantasma più grande è sempre e solo dentro di noi.
Ho la mia musica nelle orecchie oggi ed è piacevole viaggiare con i Rolling Stones a palla e mi pare proprio ridicolo il fatto che alla maratona di New York abbiano proibito agli atleti di portare il loro lettore mp3, viene considerato doping! Ma che siamo diventati tutti matti? Doping! Ma dai che allora è meglio riempirsi di porcherie chimiche per andare veloci. Sarà poi più salutare un po’ di Rock’n roll vecchia maniera……io canto e chi se ne frega se quando mi sorpassano e stò cantando The wall oppure I’m a rock’n roll singer degli AC/DC qualcuno sorride e pensa che sono fuori…questo è il mio modo di essere e se mi volete sono cosi, fuori ma con il sorriso sulle labbra sempre.
Qualche ragazzo mi passa vicino e dice “vai kathy” e voi non avete idea di quanta carica mi danno, una birra nelle gambe…va bene una birra piccola visto che vado piano ma mi piace da morire e vi adoro tutti….. vedete di pedalare che dovete arrivare bene in classifica.
Un'unica cosa manca… mi piacerebbe vedere tante ragazze in griglia, veramente tante. Donne anche se sporche di fango, magari col rossetto come la sottoscritta e con le unghie lunghe, con la grinta e la determinazione che ci appartiene da sempre magari con le lacrime agli occhi ma con la voglia di fare e di lottare. Forse un giorno ci saranno tante Giulia ed Elena, Erika ed Anna, tante old ladies come me a cui non interessa molto il posto in classifica ma che riescono a divertirsi un mondo comunque.
Se non ci fosse tutto stò fango che mi fa scivolare di qua e di la, sembra di essere su di uno snowboard non in bicicletta, magari andrei più veloce; però i km li macino ed anche se sembra passata un eternità arrivo al traguardo che passo con il braccio alzato, come sempre.
E non ditemi più che le gare in pianura sono facili, cavolo devi sempre pedalare come un matto!
Chissà dove è Dado, non vorrei abbia bucato un'altra volta ma abbiamo i cellulari oggi cosi, nel caso, siamo in comunicazione…… vado a bermi un the caldo, ho sete e, sinceramente, una fame da lupo. Hanno delle torte buonissime, la focaccia, un sacco di frutta fresca e the e bevande varie a volontà.
Eccolo finalmente, ultimo e un po’ stravolto.
Come al solito una sequela di bip bip bip bip perché ovviamente è colpa mia se lui si fa trascinare ogni domenica a spasso per l’Italia a pedalare!!! Ma va là che in fondo sei contento, lo so….
Pasta party ed un bicchiere di vino rosso, un caffè e via a lavare le bike che sono piene di fango che sembra colla e cemento mescolati, si fa un sacco di fatica a pulirle in modo decente.
Ci siamo tolti il fango di dosso ed il circo colorato ha tolto il suo tendone, restano pochi segni attorno del passaggio di 350 bikers e del loro seguito.
Un saluto ai pochi rimasti ed un appuntamento alla prossima domenica a Pomponesco per un'altra cavalcata magari con il sole cosi ci abbronziamo un pochino.

Kathy Pitton

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