Ci sono giorni in cui al solo pensiero di accendere il pc a casa dopo averlo usato 8 ore in ufficio mi fa storpiare il naso, ma ci sono giorni in cui leggere la posta elettronica mi fa sorridere.
Quando poi l’email arriva da Patron Ducoli della 24h di Val Rendena con relativo invito al Gala che si svolge a Montichiari il 24 ottobre beh ragazzi…mi ha fatto piacere eccome!
Ci sarei andata come spettatrice ed invece eccomi in versione biker con Valchiria al seguito, mezza addormentata ed intontita dalla serata passata con i colleghi cercando di mangiar poco e non bere nulla se non acqua ed un solo bicchiere di vino rosso; sveglia presto anche se Montichiari è vicino a casa, tutto pronto in un attimo e via lungo la strada cercando di capire come sarà questa giornata in sella per una gara che gara non è, per questa sfilata di persone che nella 24 ore Cup e nell’Endurance Tour ha vinto tutto il possibile… ed io cosa centro? Non lo so ma mi piace essere tra quelli che saranno li…..
Ho partecipato alla 24h di Idro e Val Rendena, alla 9h di Bondo ed alla 6h di Urcis ma sono ben lontana dagli all finisher che sono stati convocati, dai vincitori della categoria solorider e dalle squadre.
Comunque, con largo anticipo, eccomi al desk di Ducoli a ritirare il numero di gara, pass per il parcheggio e braccialetto per il pranzo, il chip si ritira all’interno del padiglione; parcheggio e mi aggrego al gruppo degli Slowbikers con cui bevo pure un caffè, chiacchierando del piu e del meno passa un po’ di tempo ed ecco i ragazzi del Kinomana con cui passerò la giornata, ospite del loro gazebo.
Quanti amici presenti, è piu il tempo che passo salutando e ridendo che quello a cui penso alla bike, arriva anche Dado a farmi compagnia per il pranzo e sarà il mio supporter per tutta la gara.
Ed ecco spuntare il “mio” vigile del fuoco preferito, quell’Antonio di cui ammiravo le ciccine fuori dagli spogliatoi dove lui girava in mutande alla 6h di Urcis… solo che si chiama Francesco!!!
Tra risate e pacche sulle spalle si avvicina l’ora in cui devo trasformarmi in una ciclista piu o meno seria, ancora un caffè mentre cerco di infilarmi le scarpette senza cadere ed eccomi trasformata in Iron Kate senza tacchi a spillo e rossetto.
Presentato i protagonisti della 3h uno ad uno, e ci sarà anche il mio nome nel lunghissimo elenco ed è bello sentire l’applauso della gente ma la parte più coreografica la fanno i campioni in carica e ti trovi a pedalare con una carota, un coniglio con tanto di coda a sbuffo, ad un nobiluomo d’altri tempo con tanto di parrucca bianca ed incipriata ed a tre gatte sexy che pedalano tranquille… e Vania con il suo topolino sul casco e tanto di ali di pipistrello… anche al topo naturalmente!
I non addetti ai lavori penseranno che siamo una manica di matti e magari è anche vero ma siamo qua per divertirci in fondo e lo dico anche al microfono di Alfio, divertiamoci nel modo piu sano del mondo, facendo sport!
Però capita anche che qualcuno dimentichi che questa non è una gara vera, che i premi che verranno consegnati sono già stati assegnati ed eccoli che sfrecciano come dei pazzi scatenati cercando di superare in un percorso lungo poco meno di un km, tutto curve tipo pista da Kart, sgomitando e facendo danni; Raffaella farà una bruttissima caduta che la terrà ferma per la parte finale della corsa, Vania una brutta botta alla schiena ed io con un gomito che sembra un melone e le dita della mano sinistra decisamente scure per le botte riportate e tutto perché qualcuno vuole passare dove è impossibile, nonostante fin dall’inizio avessero avvisato che le scorrettezze sarebbero state segnalate e punite con penalità….
A parte questo paragrafo è stato veramente bellissimo passare tra gli stand ed i gazebo delle squadre, le urla di tifo da parte di quanti ti conoscono, la mia ragazzina che si è appostata ovunque con il libro di latino sulle ginocchia e la macchina fotografica a cercare di far foto ad una madre decisamente fuori dagli schemi, trovare Dado fuori dai capannoni ad urlarmi la posizione in classifica ed i giri fatti… giri su giri tanto da diventare quasi ubriaca, saranno sessanta alla fine, tantissimi per un pomeriggio che pensavo di passare pedalando con tranquillità.
E’ cosi bello vedere Ausilia con la sua bellissima bike addobbata per l’occasione con fiori e roselline sul manubrio, Anna Mei ed il suo trucco da gatta cosi come Illy ( e tutte con tanto di codina ), e Mister Coniglio fermo lungo il percorso, lui, il campione, ad incitare noi “normali” e lenti e pronto ad aiutarmi quando sono volata sull’asfalto….
Guardare Claudia Paolazzi volare sulle ruote sottili montate sulla sua bike per l’occasione con ancora i segni della caduta della settimana scorsa sulle gambe oppure scherzare con Oliviero ed il suo gruppo del Team Varianti…” dai che ti prendo…… occhio che ti frego……. te me ciapet miaaaa”……, troppo forti questi “ragazzi” dai capelli bianchi che hanno tanta di quella birra addosso da essere quasi irraggiungibili da me.
Le tre ore finiscono, l’ultimo giro è una festa, gli abbracci e le pacche sulle spalle sono medaglie da portare a casa e ricordi da mettere in un angolo della mente e recuperare quando si vuole sorridere.
Mi porto a casa un quinto posto tra le solitarie, nessun premio ma una giornata bellissima che è di per sé un regalo grande e di questo devo ringraziare Patron Ducoli: Grazie Sandro!
Torno a casa stanca ma già penso che tra qualche ora riparto, il camper è pronto, devo solo cambiare la divisa della squadra nella sacca, domani c’è un'altra pedalata da fare…..
Kathy Pitton
1 commento:
la tua presenza era doverosa , sei ormai un'istituzione della mtb .complimenti .
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