La nuova squadra

La nuova squadra

Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


sabato 12 giugno 2010

1° Carpenbike-Night on Bike




1° Carpenbike in the night.



Ed eccola la seconda prova della Night on Bike!!
Carpenedolo, quasi non so dove sia, guardo la cartina della provincia di Brescia per scoprire che è dopo Montichiari e giu di la….
Venerdì al lavoro ed alle cinque pronti via, al volo a casa a cambiarmi ed a buttare la bike in macchina e girare verso la città e la tangenziale; sono poco più di 40 km ma il traffico è parecchio e, nello stare in colonna, guardo verso l’’autostrada e sono tutti fermi! Meno male che non ho ascoltato il navigatore ed ho tirato diritto altrimenti sarei li ferma, a guardare continuamente l’orologio ed a maledire i lavori in corso e le automobili incolonnate.
Un caldo afoso ed opprimente mi fa pensare che sarà una gran sudata stasera, non credo che nella bassa bresciana il vento spazzerà il percorso di gara e meno male che ho sempre una gran scorta di bottiglie d’acqua in macchina.
Fino all’ultimo ho sperato che venisse anche Beppe ma gli impegni di lavoro lo fatto tardare e fa delle levatacce mattutine che te le raccomando, del tipo che alle 4 ha gia fatto colazione, ingranato le marce al camion e caricato la frutta al mercato generale di Brescia…. Se mi sento ancora lamentare dei miei orari mi prendo a pedate da sola, giuro…..
Arrivo a Carpendolo e c’è un traffico pazzesco, non pensavo che fosse un paesotto cosi movimentato; parcheggio di fronte alla chiesa ed a piedi raggiungo la verifica tessere, saluto un po’ di gente e torno alla macchina per preparare la bici e mettermi le scarpette da ciclista.
Ho anche il tempo per un caffè prima di tornare verso l’arco della partenza e fermarmi a fare due chiacchiere con BikerAlf e regalargli una copia del mio libro con una dedica molto personale; mi ha spesso accompagnato con le parole durante le gare e mi piacerebbe accompagnare lui, magari seduto comodamente in poltrona, a fare due risate leggendo le mie storie… anche se alcune le conosce già!
Vorrei provare il percorso ma so che le salite sono spaccagambe e preferisco restare in piazza ed ecco che vedo sbucare una maglia come la mia… Beppe!!!!
E’ arrivato anche lui, senza avvisarmi di proposito, per farmi una sorpresa e scopro che, poco dopo, arriverà anche Daniele Costa; bella sta cosa, finalmente mi sento parte di una squadra che corre davvero… di solito sono in solitaria!!!
Detto fatto sono le sette e mezza e ci chiamano in griglia e pronti via, la rotonda in piazza e la prima salita in una stretta stradina; la gente a guardare incuriosita, alcuni a fare il tifo altri che forse non hanno capito che è una gara e che saltano a lato strada quando si rendono conto che arrivano i primi al volo…. Io no però, cavolo se è tosta la salita fino lassù al castello ma non voglio mollare mettere il piede a terra, devo arrivare fino in cima e cosi sarà… brava me lo dico da sola!! Mi sembra di aver scalato la Madonnina di Provaglio ed in cima mi ci vuole un momento per riprendere fiato ma non ne ho il tempo e subito dopo la strada bianca eccolo il tranello….un bel muro da scalare fino ad un monumento poi giu per delle scalette di legno con i tronchi che sbucano qua e la e poi su un'altra volta ed altre scale….
Sono morta!!!
Esco dal percorso tra le fettucce a piedi tra gli sfotto degli “amici” bikers” che mi urlano di salire in sella e le frasi incoraggianti di Catia ed io, sguardo fisso davanti a me ascolto nessuno, arrivo fino alla discesa su erba, la faccio a piedi e poi salgo in sella e scendo in paese piu veloce che posso!!! E dai che comincia il secondo giro.
Il fiato corto, il bip bip del cardio che sembra urlarmi “ ma che cavolo fai…” ma è bello sentire la voce di Beppe e Daniele che urlano Vaiiiiiiiii
Sembro quasi una ciclista vera.
Altro giro altro regalo, su fino alla cima e poi giu, il pezzo a piedi e piu in discesa fino alla piazza e si riparte… giri fotocopia l’uno dell’altro fino a quando non sento la campana che decreta il fine gara.
Sono già pronti i ragazzi, ora tocca a loro mentre io mi mangio fette di anguria per placare la sete e panino per la fame.. e che fame!
Ad ogni giro urlo il mio incitamento ai ragazzi, a Beppe che è partito con una ruota semi frenata ed a Daniele che sembra volare. Se avesse più tempo per allenarsi sarebbe un vero drago ma ha tanto tempo davanti a se per migliorare…. Vai Daniele, vola… tocca a te ora.
Sono le nove passate quando finiscono la loro gara ed assieme ci avviciniamo al ristoro, acqua e frutta per scacciare la sete ed il caldo ed aspettare le classifiche.
Due chiacchiere con Roby, il mio istruttore di spinning e ciclista con la C maiuscola e la serata passa cosi, tra amici che condividono la stessa passione.
Adesso si deve tornare a casa. Beppe inizia nuovamente a lavorare alla 4 del mattino, Daniele ha le sue piscine ed il campeggio da controllare ed io ho la sveglia che suona presto perché i miei battelli partono, gara o non gara della sera prima.
Lungo la strada ho però il tempo di vedere dove sta Calvisano perché domenica mattina, se va tutto bene, verrò di nuovo da queste parti… Valchiria ha voglia di correre e le sue briglie le tengo solo io.
Kathy Pitton

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