La nuova squadra

La nuova squadra

Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


domenica 27 giugno 2010

Medioeval Night Race




Che bella!!!
Terza prova del circuito serale Night on Bike in un paese della provincia di Cremona, San Giovanni in Croce, ci metto un sacco di tempo per arrivare quaggiù e più di una volta ho pensato di aver sbagliato strada, una lunghissima tangenziale con un traffico praticamente inesistente, qualche trattore una volta ogni tanto e basta.
Non chiedetemi che strada ho fatto perché non lo so’….
Piccola parentesi: io adoro la Litizzetto e le sue battute all’acido corrosivo e quando fa una delle sue pubblicità in cui tira in ballo i navigatori che non dovrebbero parlare ma metter fuori una manina per andare a destra o a sinistra condivido in pieno… si perché io il mio non lo ascolto mai… lui dice “ girare alla prossima ed immettersi nella rotonda, limite di velocità a 45 all’ora…proseguire dritto per 5 km…” ed io ingrano la marcia e seguo il naso e faccio quello che mi pare ed arrivo quasi sempre a destinazione, è quel quasi che mi frega…; se il navigatore fosse vivo si sarebbe già suicidato da un po’…
Arrivo a destinazione, trovo un parcheggio piu o meno tattico a 150 metri dalla zona ristoro e ritiro il mio numero, il 902.
Saluti e baciotti a tutti, monto la ruota di Valchiria, distribuisco un po’ di volantini della Rampigolem in giro e faccio due chiacchiere col vicino di parcheggio che mi invita a provare il percorso con lui.
Arriva una ragazza che con un sorriso mi si avvicina e dice “Ciao!!! Sono Rosanna, tua amica su Facebook”.
Che bello però quando il tanto bistrattato mondo virtuale diventa realtà, è piacevole conoscere di persona le persone con cui condividi una passione e con cui “chiacchieri” ondine di mtb, gare, questo o quel percorso.
Ci avviciniamo al campo di gara ed alla partenza e che bello il palazzo del 1200 descritto dall’articolo su Pianeta Mountain bike; si dice che qua abbia vissuto niente meno che la Dama con l’ermellino dipinta da Leonardo da Vinci nel 1490, al secolo Cecilia Gallerani che qua visse con il “Bergamino” , Ludovico Carminati, feudatario del castello.
Il parco del palazzo poi è stupendo ed è in questo bosco che è stato tracciato il percorso di gara con il bosco a fare da volta, su sentieri che fiancheggiano un laghetto e tra costruzioni disseminate e nascoste tra le piante.
Alle 20 pronti via, a scaglioni di un minuto, gara di 40 minuti piu un giro, verso le 21 dovrei aver finito.
Mi piace, scorre veloce sotto le ruote ma rimanendo in dietro mi ritrovo nel polverone sollevato dagli altri; poi nel bosco mi guardo attorno e come sempre gli addetti al controllo fanno un sorriso, si chiederanno cosa ci fa una signora tranquilla in sella mentre gli altri si dannano l’anima.
Ma è solo guardandomi attorno che scopro che quella costruzione circolare attorno alla quale giriamo è un vecchio tempietto con tanto di colonne doriche; mi fermo a guardarlo mentre il fotografo mi dice “ ma Kathy….”!!!
E va beh dai, cosa cambia in fondo; poi c’è un pezzo di bosco che non ho ben capito, sembrava di essere nella giungla, sentivo dei versi, sembravano scimmie, poi dei suoni come quelli emessi dai pappagalli.
Forse sarà stato il caldo, però li ho sentiti tutte e quattro le volte che sono passata da li.
Eppoi quelle due salite da matti, un muro di 5 metri dritto come un fuso che non andavo su neppure a spinta e la discesa subito dopo, altri 5 metri a capofitto…..
E un giro e poi un altro e suona la campana per cui parto per l’ultimo.
Credo di essere ultima ma gli ultimi 15 minuti nel bosco sola sono forse i piu belli di tutti: la notte sta scendendo, le foglie delle piante secolari che già prima nascondevano il sole ora rendono tutto più scuro, intimo quasi.
Arrivo al traguardo con Matteo Pedrazzali che mi fa l’applauso e mi urla un brava, ultima del gruppo ma con intervista inclusa da parte di Alfio.
Lo so che agli occhi di tanti sembra cosi strano che intervistino me e magari non altri ma credo che sia il modo con cui vivo la mountain bike che mi rende non speciale, ci mancherebbe, però diversa, un pò fuori schema.
Di solito si corre per vincere o per ben piazzarsi, a me di tutta sta roba non frega niente, io pedalo e mi guardo attorno ed immagazzino nel cervello le idee e le immagini che i servono per assecondare la mia seconda passione, la scrittura.
Torno alla macchina, una lavata sommaria con le bottiglie di acqua minerale ed una salvietta, un cambio veloce e vado al pasta party dove mi aspetta un piatto di gnocchi al formaggio e la porchetta, che sono buonissimi…
Adesso forse capisco il nome del paese, San Giovani in Croce… è che in croce mi ci stanno mettendo me le zanzare, ne sono praticamente ricoperta!!!
Mangio velocemente usando il tovagliolo a mo’ di mazza ammazza zanzare, che incubo.
Ho le gambe che sembrano un colabrodo.
Va beh, ripartiamo dai che è ora. Voltando la macchina verso nord vedo i lampi verso la valle e lungo la strada qualche goccia di pioggia bagnerà il vetro, spero solo che sia un temporale di passaggio, domani vorrei fare la pazzia di andare a salo per una 6 ore.
Vediamo domani ok?
Adesso a nanna.
Kathy Pitton

Nessun commento: