La nuova squadra

La nuova squadra

Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


lunedì 4 ottobre 2010

Urca che Urcis





E si, proprio Urca che Urcis, è il caso di dirlo!
Ci sono gare che ti restano dentro ed aspetti un anno intero per rifarle e la 6 ore di Urcis dei ragazzi della Sachesghinghem Pedale Oceano e la Croce Verde di Orzinuovi è una di queste.
Praticamente una baraonda…
Provate a mettere assieme circa 500 biker da mezza Italia, la festa della birra ed uno spiedo da favola ed avrete ben chiara la situazione; si pedala per arrivare e mettere le gambette stanche sotto il tavolo oltre che per il posto in classifica.
Mi sono iscritta un po’ tardi rispetto al solito tant’è che Charlie era un poco preoccupato per la mia mancata adesione ( senza di me partivano uguale) e visto che sono in ferie mi sono istallata li con il mio camper già dal sabato pomeriggio.
Ritiro numero e chip, adesione a C.I.R.O. ( Campionato Italiano Regolarità Mtb …la O non so per cosa sta…) e un bel libro da leggere dopo cena.
Cosi almeno credevo; mi ero appena appollaiata nel tetto del camper con pigiama e tutto l’ambaradan che suona il cellulare, ordine perentorio di presentarmi al capannone della festa della birra per cenare con i ragazzi dell’organizzazione ed il fatto che io abbia già mangiato non cambia nulla; rimetto i vestiti e raggiungo Charlie and company.
Non ho cenato ma una fetta di dolce si con un caffe e tante ma tante risate.
Non è facile abbandonare la compagnia ma devo dormire un poco per cui alle 23 me ne scappo via e mi rintano nel nido su ruote.
Mi sveglia il via vai delle macchine già al mattino presto, decine di bike in giro e tante le maglie colorate dei ciclisti.
Tante coppie che pedalano assieme, moltissimi i solitari come me e man mano passa il tempo il numero cresce; ecco che finalmente arrivano Miriam e Luisa, le mie due compagne di squadra, correranno assieme, Luisa dopo 5 anni di lontananza dai campi di gara e Miriam alla sua prima prova endurance e, credo, prima gara in assoluto!
E’ cosi strano avere due compagne al seguito, di solito o son da sola o è Zambo il mio compagno di avventura, ma è bello… una bella sensazione…..
Il tempo passa veloce e le 11.30 sembrano già arrivate, pronti via!
Luisa parte a razzo, io devo dosare tutto per la durata, in solitaria non posso partire tanto velocemente.
Ma il bello del percorso arriva ora: dopo il passaggio su di una strada bianca ed aver attraversato un campo di mais tagliato da poco, si entra nel bosco ed inizia il divertimento… desta, sinistra, su, giu, il ramo basso, la cunetta, il tronco tagliato… un continuo cambio di ritmo e direzione, un frullatore gigantesco che ti fa accelerare il battiti…
Via via via e poi di nuovo strada bianca e sentieri fino a quando non sento le campane… non le campane a festa della chiesa ma i campanacci delle mucche, quelli che fanno dlon dling dololong…
Ristoro e festa della birraaaaaaaaaa!
Panini col salame, pezzettini di grana, torte, brioches, pasticcini, uva….e la birra, quella vera alla spina… con i boccali!
Non ti dico la festa.
Però se bevo una birra adesso mi trovano piu qua in mezzo al bosco, mi accontento di un the verde e via di nuovo; lo scorso anno lungo il fiume ( siamo nel Parco dell’Oglio) ci si immetteva in un ghiaione dove ti piantavi e si andava a spinta ma quest’anno il fiume se lo è mangiato per cui percorso alternativo…. Una lunga strada bianca tutta a gobbe, tipo ottovolante, ogni gobba un salto….troppo forte.
E poi la sabbia ma a furia di passare impari la traiettoria giusta e schivi la parte più dura e non ti insabbi più.
Mi sono divertita come una bambina in un negozio di giocattoli e l’ho fatto per sei ore e 15 minuti di seguito, senza fermarmi… ma all’ultimo giro tappa birra si pero!!!!
Ma la parte più bella sono stati i ragazzi del Kinomana, la squadra che organizza la 6 ore del Barboj a Lesignano de Bagni, praticamente hanno passato la giornata tra una birra e un'altra, un panino ed un giro in sella, ed ogni volta passavo di li erano a spillare un boccale…
Oppure il compagno di Angela Angi, senza bike stavolta, lungo il percorso a far foto e mi mandava un sorriso ogni volta passavo; i “ragazzi” del Team Varianti, tutti in solitaria, che mi passavano accanto ed era sempre una battuta e tutti gli altri di cui non ricordo il nome.
E la mia amica/biker Vania che si è fatta l’ultimo giro vestita da tortellino gigante con scritto Tortello Biker oppure il mitico Glisoni che si è piazzato la scritta Il Gliso sotto la sella per farsi riconoscere ( ma lo riconoscerei lontano un miglio per il suo particolarissimo modo di pedalare).
Una banda di matti.
Ma matti belli dentro oltre che fuori….si perché io trovo che i biker siano tutti belli… tutti!!!
All’arrivo, allo scadere delle sei ore, Nico Mati mi scatterà delle foto che troverò su Facebook, sono bellissime! In una sto cantando a squarcia gola.. …forse il dopo birra, l’altra al traguardo e sto sorridendo decisamente contenta!
Si contenta, perché è esattamente cosi che mi sono sentita, quello star bene dentro che ti fa stare benissimo anche fuori e la stanchezza la lasciamo in parte e ci penseremo più tardi, adesso ci facciamo le feste uno con l’altro, le ragazze contente del loro risultato ( quarte), gli amici da salutare, il Gliso sdraiato a terra con le gambe per aria che se uno non lo sa crede stia male invece sta da Dio, Charlie che mi porta il pacco gara con un magnum di bollicine dentro.
Tutto questo è la mia Mtb.
E ho anche un grembiule da cuoco del C.I.R.O. con i pomodori e i piatti di pasta sopra.
Doccia calda, un cambio veloce e via alla festa; sedute con Eugenio ed un paio di altri conoscenti si chiacchiera e si mangia in compagnia fino alle premiazioni.
Le donne solorider sono 16, io sono 13esima e mi premiano con una piccola medaglia che attacco al porta chiavi, per me vale come il trofeo piu grande del mondo.
Ho macinato 112 km in questi 2 giorni, non sono molti di fronte alle imprese di altre persone ma sono contenta del risultato.
Lo sono ancora di più quando Miriam mi dice: “quando ci sono queste garette qua me lo dici che ci vengo”, ed anche Luisa poco dopo dice pressoché la stessa cosa, mi fa piacere che altre partecipino alle mie scorribande, in fondo è bello essere circondata da amici che amano la mtb come me.
Torno a casa la stanchezza è proprio tanta ora che mi sono rilassata.
Quando arrivo tolgo Valchiria dal gavone del camper e la metto in salotto, sul tappeto, è stata un ottima compagna di avventura, si merita un buon riposo al caldo e non in garage stasera… forse semplicemente perché non avevo voglia di portarla giù!!!
Ora, dopo una notte di riposo, dopo aver lavato tutto e messo ordine tra le cosa da bici, ascolto le gocce di pioggia che cadono sulla grondaia e penso: abbiamo avuto fortuna ieri, niente pioggia, un po’ di sole e tanto ma tanto divertimento, fino alla prossima naturalmente.
Kathy Pitton

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