La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

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Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


martedì 12 aprile 2011

Tra terra e cielo....




Non c'è assolutamente nula che mi appaghi di più, dopo una lunga e calda giornata di lavoro, come il partire sulle ruote grasse di Valchiria e passare due ore, fino all'imbrunire, a cercare quel silenzio che nell'arco della giornata non ho avuto.
Ed incontri piccoli leprotti che ti attraversano il sentiero o la strada, si fermano a guardarti e poi fuggono spaventati, giusto il tempo per immortalarli in uno scatto della macchina fotografica.
Ed il salire sulla lunga salita in ciotoli che porta al monte di Nigoline, sobbalzando e vedere un ombra in cielo... un magnifico nibbio reale ad ali distese, a caccia...
Impagabile!
E fermarsi un attimo nell'uliveto che sovrasta Adro, reso intimo dalle panche in pietra dove puoi fermarti e riposare un attimo, prima di ripartire verso casa mentre il sole scende basso sull'orizzonte.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente ,aggiungendo che anche incrociare una bella 4a di reggiseno che fa footing non è male ,solleva lo spirito e l'anima.