Prima o dopo doveva capitare!
Devo dire che finora la fortuna ha girato dalla mia parte,
cadute si ma qualche graffio e basta, forse solo la Gimondi mi ha lasciato
ricordini vari in giro per le gambe ma nulla di grave.
Però questa volta ho giocato troppo con quello che non so
fare, il Xc appunto.
Va beh prima vera ferita di guerra che lascia il segno, un
braccio al collo non è nulla di cosi devastante, qualche giorno di riposo poi
si riparte.. ma ora inizio dall’inizio….appunto!
Volantino raccattato ad una delle gare del Gliso, la conosco
per il fatto che faceva parte del Winter Trophy e dell’Oglio Chiese, è stata la
prima gara che ha fatto mia figlia lo scorso anno anche se con un risultato
cosi cosi; il camper è pronto ma mi fa lo scherzetto di non partire per cui
tolgo tutto dal bestione, butto in macchina e via verso Leno dopo aver buttato
un occhio alla cartina, sicura del fatto che l’approssimazione di una spanna mi
ci porti senza girare troppo a vuoto.
Arrivo presto, un caffè al bar, verifica tessere con i
ragazzi che dicono “ pensavamo avessi paura del freddo”, torno al caldo ancora
un poco prima di preparare bike e me stessa, aspetto Laura e le altre ragazze
ed eccomi a togliere Valchiria dalla
macchina, montare la ruota davanti con fatica perché le pastiglie dei freni si
sono chiuse, mi metto la maglia pesante, due paia di guanti sovrapposti e via a
girare un po’ per scaldarmi le gambe anche se il freddo è decisamente padrone
di me e dell’aria qua attorno. Ci sono
un sacco di persone che conosco, ci si saluta, due chiacchiere del più e del
meno, le battute di chi mi chiede se ero a ciaspolare anche ieri notte per
qualche monte e l’ora della partenza si avvicina.
Fabio Balbi tiene calda l’atmosfera con le battute al
microfono chiamando questo o quello per un intervista; ci chiama in griglia e
scopro con piacere che anche Denise è presente, temerariamente incurante del
freddo, del ghiaccio e della neve.
Pronti via.
Il giro è il solito, fatto di strade ghiacciate e spolverate
di neve, campi arati resi durissimi e scorrevoli nonostante le zolle, il single
track diviso in due dalla strada….. primo giro via che vola, paso il traguardo
facendo la battuta dell’essermi fermata a bere un caffè e via che si riparte.
Devo dire che nonostante il freddo mi sento bene, sono solo
un po’ stanca….
Ma è quel poco di stanchezza che mi frega!
Arrivo al passaggio tecnico tra le piante, tentenno giusto
quel secondo che basta per farmi scivolare quei tre centimetri di lato, sbatto
la spalla sul tronco dell’albero di sinistra, mi avvito attorno ad esso, sento
una gran legnata alla testa e culo a terra! Che botta ragazzi, resto senza
fiato un paio di minuti, mi rialzo, salto in sella e via…….ma sento che qualche
cosa non va, quel dolore pungente che, nonostante sia a muscoli caldi, si fa
sentire.
Tiro dritto verso il traguardo, lo passo e mi avvicino all’ambulanza
li accanto dove spiego l’accaduto, mi piazzano un chilo e mezzo di ghiaccio
sulla spalla e bon.
Ristoro dolorante, the caldo e panino, un caffè poco dopo,
la premiazione e mi chiamano perché premiano le prime 5 e sono quarta, me ne vado
verso la macchina ed inizio a sentire un dolore sordo, sempre più forte man
mano mi avvicino alla tangenziale.
Il ritorno a casa è stato decisamente una tribulata! Ma siccome
sono una testona che la metà basta, doccia calda, pigiama, the bollente e divano,
nonostante mia figlia continuasse a
dirmi. Ma non è meglio che vai al pronto soccorso mamma?
La notte è stata un incubo di fitte e l’alba ha portato
consiglio: telefonata a Marina chiedendo se il marito ortopedico fosse in
servizio in ospedale, una volata fino alla clinica di Ome, le lastre e la
visita che confermeranno i sospetti: microfrattura dell’Acromion! Aiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Ecco. E adesso ho il braccio al collo, mi salta la
ciaspolata a Collio sabato prossimo.
La gara ad Orzinuovi
che mi piace da morire domenica.
E sono arrabbiatissima, con me stessa e nessun altro perché cavolo
ho voluto fare il passaggio in sella ben sapendo che quei passaggi non sono per
me ma è meglio che li faccia a piedi.
Kathy sei una testa di rapa!!!!!!!!
Per cui pazienza, qualche giorno a riposo e poi si vedrà.
Ma tra poco parte il River Marathon Cup ed io sarò presente
e schierata in griglia, braccio o non braccio.
Magari uno bionico però…..
1 commento:
Forza Kathy! Approfittane per riposarti un poco e poi... via più di prima! In bocca al lupo!
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