La nuova squadra

La nuova squadra

Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


lunedì 11 febbraio 2013

1° Fantecolo Bike

Ho appena messo via le ciaspole, praticamente sono ancora a Borno che la sveglia suona ale sette puntuale.
Quasi mi inciampo nel gatto sulle scale scendendo per farmi un the, meno male che ho sempre la roba pronta dal giorno prima altrimenti mi dimentico sempre qualcosa.
E stò sorseggiando il mio tazzone di liquido ambrato che il  cellulare inizia con le note di Per elisa di Beethoven, Dado che mi chiede: ma dove sei?
A casa in pigiama perchè?
ma non dovevamo trovarci a Fantecolo alle sette e mezza?
Alle otto e mezza!!!!! è dietro l'angolo e poi fa freddo....
Parto in macchina alla volta di questo paesino dietro la collina, parcheggio in piazza accanto al furgone di Dado ma non vedo un anima in giro, mi viene un dubbio.....
Certo che perdersi a tre chilometri da casa lo so fare solamente io, chiedo al primo chepassa a piedi e scendo la strada che porta al campo sportivo dove, ovviamente, ci stava anche la mia macchina ma si vede che avevo voglia di fare un pò di strada a piedi!
Alla verifica tessere c'è una lunghissima fila e mi toccherà pazientare non poco prima che arrivi il mio turno assieme a decine di altri ragazzi.....ma ad un certo punto mi girano le balle!!!
Sento i ragazzi davanti a me che brontolano ed al momento non capisco bene ma poi mi spiegano: uno, che conosco per di più, passa davanti a tutti, mette la sua tessera in mano ad uno di quelli dietro il banco delle iscrizioni e se ne va non facendo la fila, come se noi fossimo tutti scemi!!! ma cristo aspettare anche tu no è??? ma chi sei, il campione del mondo? e credo che neppure Fontana o Zaglio, che il titolo lo hanno, farebbero cosi.....
Cominciamo bene.
Lo so di essere una rompicoglioni ma non posso farci nulla, dico quello che penso e punto.
Allora veniamo a noi.
La gara è durissima, tosta da matti a detta di tutti i ragazzi che l hanno provata, Dado, Mauro, Giusy.... però voglio provarci ugualmente e non solo per il fatto che sono iscritta al circuito, chi vincerà lo so praticamente gia da ora, ma il gusto di provarci mi ronza sempre dentro la testa ed allora ci provo.
Sarebbero due giri più il lancio, sono sicura che ne farò uno solo e so anche che Dado mi fara compagnia.
Gironzolo li attorno per scaldarmi un poco, mi piace vedere Giusy e Diego schierarsi in griglia, sorrido all'arrivo di Beppe finalmente in sella alla sua mtb raggiunto poco dopo da Mauro Zambo anche lui in bici, giusto il tempo di salutarli e via che si parte lungo la salita che porta in piazza con la moto subito dietro al culo.
Inizio a scendere ed all'imbocco del campo dove Grazia è ferma a fare foto sono già ultima ma vedo i ragazzi da lontano e non  me la prendo più di tanto, neppure per un momento mi salta in mente di voltare la bike e tornare alla macchina, un giro ho detto che facevo ed un girò farò!!!!
Si incrocia uno dei sentieri della Gimondi, si sale lungo la strada del cimitero, mi affiancano i ragazzi della Monticelli Bike quando faccio un tratto a piedi, un paio di battute che ormai non mi fanno più arrabbiare ed ecco sbucare Ghigo che mi accompagna per un pezzetto.
Io vado avanti anche se piano piano e ad un certo punto giro lungo la mulattiera sbagliata! cioè la direzione era giusta ma ero nella stradina più alta rispetto a dove dovevo essere...ussignur cominciamo bene.
Ne sento su una carretta dal Bettoni che mi aspettava alla chiesetta degli alpini ma andiamo avanti va che è meglio. Iniziamo a salire, un pò in sella un pò a spinta e devo dire che molti sentieri non li avevo mai fatti; sono tosti, erti ma grazie al cielo il fango si è asciugato e si può viaggiare bene.
In uno dei punti più in alto troviamo un gruppo di nostri ex compagni di squadra a fare il tifo ed in quei sentieri mi metto in parte e lascio passare la moto che ho sentito in lontananza che segnala l'arrivo dei primi concorrenti. Farò buona parte di quelle tracce in altura a piedi e mi dispiace non averli fatti in sella perchè sono bellissimi e la vista di cui si gode è spettacolare ma i ragazzi corrono veloci ed il sentiero è stretto, preferisco farmi da parte e lasciarli passare, è giusto cosi.
Incrocio perfino dei vecchi amici, Pierangelo ed Andrea della vecchia compagnia di Timoline e ci facciamo due risate anche se solo per un momento.
Il tempo passa tra tratti in sella ed altri a spinta lungo dei sentieri talmente in piedi da mettermi ansia e vedere tanti salire sui pedali ma tanti altri a spinta mi fa sentire meno vecchia ed incapace.
Ma alla fine torni giu e da lontano vedi lo striscione sulla strada e vedere il giudice corrermi incontro e dirmi : ero preoccupato.....mi fa pensare che sarò anche ultima ma qualcuno si preoccupa del fatto che ci sia o no.
Un the caldo al ristoro, riconsegno il numero, ricevo in cambio il pacco regalo con le palline di gomma con cui faccio giocare il mio dolcissimo gattone nero e me ne torno alla macchina per riporre tutto e tornare a casa.
Agli occhi di tanti capisco di apparire strana o fors'anche ridicola ma probabilmente loro non hanno mai provato una passione grande, tanto grande da far di tutto per mantenerla.
Ho poi sempre adorato le "prime edizioni", ne ho fatte tantissime nel corso degli anni e questi saranno i miei ricordi, le storie che forse un giorno racconterò a degli eventuali nipoti se mai ne avrò, oppure resteranno quelle immagini che custodisco gelosamente negli album ma ancor più nella testa a rendermi serena.
E stavolta lo devo scrivere: Gliso hai fatto un lavoro immane, il percorso è bellissimo nonostante la durezza ma lo spettacolo di vedere il lago e le torbiere da un lato e dall'altro la campagna ed i vigneti sottostanti era veramente incommensurabile; penso inoltre che se il Gliso non ci fosse probabilmente dovremmo inventarcene uno.....sai che noia altrimenti.
Alla prossima ragazzi.

Nessun commento: