La nuova squadra

La nuova squadra

Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


martedì 16 aprile 2013

1° Edizione baobab running Cup

Mamma!!!!
praticamente è stata questa la parola urlacciata da mia figlia domenica mattina quando le ho detto che andavo a correre a piedi.
Ed a tagliar corto ho trovato sto volantino sul sito di Brescia che corre e mi ha ispirato, sabato pomeriggio ho fatto un giro fin laggiu in bike per vedere dove fosse la partenza ed eccomi qua domenica mattina alle otto in scarpette da corsa, canottiera dell'Atletica Franciacorta e pantaloncini.
Mi sento un poco fuori posto, le facce che vedo sono sconosciute salvo Giovanni Lazzaroni che porta i miei stessi colori come squadra di atletica e, poco piu tardi, di un paio di ragazzi che corrono anche in bicicletta, sorridono nel vedermi ed io con loro.
La lunghissima fila per l'iscrizione divisa per gruppi di età, un sacco di bambini con cani gatti e C., una marea umana che alla fine si conterà in più di 800 persone si concentra presso questo oratorio ed è musica e colore, facce sorridenti, maglie colorate, c ani che abbaiano che portano a loro volta una maglietta adattata alle loro forme, un caos incredibile insomma.
Compro un libretto con il calendario delle gare in provincia, si sa mai che i scatti la passione, mi danno un pacco gara con un sacco di gnocchi e mi prendo una maglietta della manifestazione, farà il palio con tutte le altre che ho a casa ed aspetto la partenza bevendo un caffè.
Alle nove ed un quarto via che parte il primo gruppone, quelli della 10 km....
E poco dopo noi "lenti", quelli che di km ne faranno solo sei.
Su strada all'inizio e le scarpette non propriamente professionali si fanno sentire, non ammortizzano bene lo sbattere contro l'asfalto, ma poi si entra su alcune strade bianche tra i campi e va meglio e riesco perfino ad accelerare, superando un po' di gente. Si incontra di tutto, mamme con passeggini che perdono le ruote, bambini urlanti che non vogliono più camminare ma stare in braccio, persone che hanno deciso di seguire chi corre, gente in bicicletta che taglia di qua e di la, persone a cavallo che passano tra le gente spaventandone alcuni.... insomma un rebelotto dell'accidenti che è quasi peggio delle gran fondo con 1000 partecipanti.
Sinceramente mi è passato il tempo velocemente, solo il mal di schiena rompeva un poco ma ben presto ecco il traguardo ed è cosi strano essere gia qua quando nelle gare in bike se va bene ci metto tre ore per arrivare.
Un pezzo di dolce, una bottiglia di acqua, il timbro sul libretto che attesta che ho ultimato la gara e via verso la macchina e verso Monticelli Brusati, qua dietro 'angolo dove stanno correndo i ragazzi della Brescia Cup e tra di essi Giusy, compagna di squadra ed amica.
Avrebbero dovuto esserci altri due ragazzi dei nostri, Mauro Zambo che invece fa da spettatore e Diego Babaglioni, rimasto a casa per una brutta tonsillite.... e sto li un poco a guardare l'arrivo, i passaggi, il fango sui volti e sulle bici facendo compagnia a Grazia che fotografa tutti e chiacchierando con chi mi chiede che ci faccio senza bici stavolta...
Stavolta è andata cosi, non in sella ma a piedi ma ho tante domeniche ancora, tante gare davanti nel corso dell'anno e lo dico anche a Luca Guarneri, inviato di Pianeta Mtb mentre sta facendo foto a tutti.
Ed ora a casa che all'una e mezza devo essere in servizio in questa bellissima seppur diversa domenica di aprile.


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