Ed il mattino arriva.
Un po più fresco, colazione al bar del parco guardando la gente che gira qua e la, ammirando i ciclisti che da ieri alle 12 stanno girando lungo il percorso di gara ed aspettando la voglia di preparare la mia di bici per partire.
Si la bici. La mia Valchiria,
Una telefonata fattami la scorsa settimana da capo Gufo, la richiesta di far squadra con lui, un team da 4 composto da noi due!!! Una richiesta che mi fa ridere all'inizio, ci penso su un attimo e dico: perche no!!!
Provare non costa nulla anche perchè lui sa che sono una polenta.
Il mio giro parte mezz'ora dopo, un pezzo sui pedali, alcuni a piedi, l'argine alla fine e mi ritrovo alla partenza, con lui che arriva con una bici diversa visto che la sua l'ha rotta ieri.
E riparte lui, per i giri conclusivi di questa gara che segna la sua 102 esima partecipazione ad una 24h in mountain Bike.
Un uomo diventato un mito per queste sue performance in giro per mezzo mondo, sempre su due ruote.
Orgogliosa di essere una sua amica e che abbia chiesto a me, polenta Kathy, di fare qualche giro per la sua squadra.
E le 12 scoccano, e le classifiche dicono che siam terzi... no lui è terzo, io faccio solo da contorno.
Sarà bello aspettare assieme le premiazioni, vedere tanti volti noto sfilare sul palco, vederlo premiato per la 15esima presenza alla 24h di Val Rendena, applaudire le squadre che vengono premiate sul palco ed infine salirci noi su quel palco,
E quasi mi commuovo quando Elio Proch, voce storica della 24h trentina, mi premia.
E la mia mente non può non tornare agli anni in cui di gare ne facevo 40 o 45, quando erano più le ore che passavo in sella che a dormire, il periodo in cui sono stata forse la donna più felice di sempre.
Ora è tutto un rubare il tempo al lavoro, alla salute o alla stanchezza, il mal di schiena che mi accompagna spesso, alle gambe che fanno male ma dentro sono ancora la Kate di allora, la Ironkate che era ovunque sulla bici, pedalavo su ogni strada sterrata che ci fosse in giro, il vento ad accarezzarmi i capelli e la pelle del viso. Il viso che ora, stanco, poco sorride e che ha tanta nostalgia di quel tempo.
Non chiedo di tornare indietro nel tempo, l'età che ho è la mia e non vorrei rifare tutto da capo, ma vorrei tanto avere ancora il tempo, e la forza, per risaltare in sella ogni qual volta ne abbia voglia e di pedalare senza una meta precisa, senza un orologio al polso e con solo 5 euro in tasca.
Chissà, forse ce la faccio ancora.
CENA SOCIALE 28/10/2016
8 anni fa
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