25 agosto, vento teso alle 8 del mattino, due pensieri preoccupati li ho fatti...
Ma iniziamo dall'iscrizione fatta online, con la solita incoscienza che mi distingue da un po di tempo, col certificato sono a posto grazie ad Atletica Franciacorta.
Quest'anno mi gira di nuotare un poco di più degli altri anni, qualche altro lago l'ho fatto anche se i percorsi erano decisamente più corti.
L'Iseo mi ha sempre spaventata, profondo blu che non mi fa guardare verso il fondo, se poi ci metti che questa estate ne sono annegati parecchi, vero per di più per incoscienza, ma un poco di strizza ci sta sempre.
Degli Old Fards non c'e nessuno quest'anno, Patrizia non ne aveva voglia, Eucherio idem, il Coach Pedretti ha rinunciato per altro... resta sta vecchia ciabatta qua.
Però ci sono gli Orange dell'atletica Franciacorta, Gabry, Beppe, la Francesca ed un altro paio che non conosco.
Per di più è gara bonus dell'Atletica, anche se quest'anno di km ne ho fatti davvero pochi a piedi.
Guardo e riguardo la foto scattata all'arrivo lo scorso anno con la Dolly, ridevamo come due matte urlando che volevamo un pirlo e quella sensazione la rivoglio e, come sempre, quando arrivo arrivo.
La notte prima non riesco a dormire, un poco di timore ed il pensiero di non farcela per tanti motivi, non ultimi i problemi alla gamba che si gonfia e che non riesco a far guarire, metto la sveglia alle 6 e mezza per poter mangiare qualche cosa che serva da carburante durante i lunghi km in acqua, la sacca e la muta sono pronte da venerdi e mi preparo con mille pensieri nella testa.
Arrivo alla palestra, parcheggio vicino e vado a ritirare la mia boa e tutto il resto; Nino Nulli mi saluta, chiacchiero con Sergio Passeri e dopo un po ci si avvia verso i Giardini Garibaldi ed aspettiamo il battello che ci porterà di la a Predore. Vento teso ed onde, due pensieri ci vengono. Sarà dura stavolta.
Arrivati di la il lago è piatto, come se ci fosse una linea di mezzeria a metà lago, mi avvio verso il fondo del prato e verso alcuni tavoli di legno e li mi sistemo aspettando le 10.30. Chiacchiero con una coppia padre e figlia che partecipano alla gara, poco dopo arrivano gli altri ragazzi dell'Atletica Franciacorta, si parla, si dipana la paura e le preoccupazioni.
Alle 10.20 entro in acqua, metto le pinne ed aspetto lo sparo del via.
E da li, pinnata dopo pinnata, mille pensieri nella testa, canticchio a tratti, in altri penso che sono sempre più scema, mi guardo attorno, parlo con i ragazzi delle canoe che ci accompagnano mentre non perdo di vista il condominio a metà lungolago che sembra sempre lontano e mai si avvicina.
Sono stanca e decido di far pezzi a dorso... e bevo che non ti dico!!!
cribbio....
Mi rimetto a pancia sotto e via di pinne... Eliana, a bordo del motoscafo dei sub mi incoraggia e grazie a questo vado avanti...
Ed eccola la gigantesca boa gialla che indica gli ultimi 300 metri da fare paralleli al lungolago, e lo striscione da toccare con il chip e la scalinata col tappeto rosso. Sono talmente stanca che non riesco a togliermi le pinne e salire, la faccio in ginocchio.
La fasciatura alla caviglia si e smollata in acqua, zoppico visibilmente e fa un male bestia ma sono nulla accanto ad un ragazzo che, in muta, sta bevendo un the al ristoro, senza una gamba.
Per cui Kathy sta zitta!!!
Ritiro la sacca col mio numero, consegno il chip e mi danno un sacchetto pranzo, mi siedo un attimo sul erba e bevo perché mi rendo conto di esser morta di sete. Vedo passare un amico poco dopo, Mauro, scoprendo di essere arrivata 7 minuti prima di lui... piccole soddisfazioni di una vecchia balenottera felice.
Si felice.
Perché di nuovo ho voluto mettermi in gioco e provarci, nonostante tutto
Grazie a chi mi ha incoraggiata, chi mi ha guidata al traguardo accostandosi i canoa, a quanti hanno speso 10 secondi per dirmi non mollare.... ed alla mia strampalata famiglia che incoraggia queste mie stupidate perché sanno che poi, nonostante il mal di tutto, sto bene con me stessa per un bel po...
Alla prossima ragazzi.
CENA SOCIALE 28/10/2016
8 anni fa