La nuova squadra

La nuova squadra

Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


lunedì 6 luglio 2009

Rampigolem: UN grazie a tutti!!



Organizzare una gara non è facile, tanto meno una gara in mtb in una zona piuttosto impervia, bellissima ed unica a decisamente fuori mano.
Per la prima volta ho toccato personalmente la fatica “mentale” di pensare a come rendere appetibile una competizione dove la fatica la fa da padrone, dove nulla è facile e dove, se sbagli qualche cosa, il tuo lavoro va perso.
Coinvolta dall’organizzatore ed ideatore in persona, Gabriele Bianchin, mi sono occupata della parte mediatica, delle comunicazioni alla stampa e sul web e del reperire parte dei premi e dei pacchi gara, nello specifico il vino in Franciacorta, decisamente la parte più facile e meno pesante visto il grande lavoro svolto dai ragazzi con picconi e pala a spianare la slavina che ha rovinato parte del percorso quasi al Gpm.
Ho cosi avuto modo di vedere l’altra parte della barricata, quella che di solito chi corre non valuta, quella che quando sei in griglia di partenza ed attendi lo start da parte dei giudici non vedi e, forse, non capisci.
Stavolta ho capito quanto sia faticoso anche mentalmente l’attendere le iscrizioni che arrivano nell’ultima settimana e fino all’ultimo non sai quanti saranno i partecipanti, se riuscirai a coprire le spese, se tutto andrà liscio e nessuno si farà del male, se il ristoro sarà sufficiente per tutti o troppo scarso e pregare perché Giove Pluvio non riversi la sua rabbia sul percorso.
Quando poi tutto finisce, quando tutti sono tornati a casa e resta solo da riporre quanto avanzato, il materiale da riportare indietro, allora si che ci si può rilassare e tiri un sospiro di sollievo… anche se durante la gara ero lontana, al lavoro, il pensiero correva lassù a Zone e pensavo: sara finita? Sarà andato tutto bene? Chi avrà vinto?
Non ho potuto fare molto se non quello per cui sono tagliata, scrivere, rompendo le scatole magari ai ragazzi di Pianeta Mtb e Mtb Passion ma ora, col senno del poi penso che ABBIAMO tutti fatto un buon lavoro di squadra, una squadra piccola magari, ma con tanta passione dentro.
Grazie di cuore.
Kathy Pitton

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