lunedì 6 luglio 2009
Rampigolem: UN grazie a tutti!!
Organizzare una gara non è facile, tanto meno una gara in mtb in una zona piuttosto impervia, bellissima ed unica a decisamente fuori mano.
Per la prima volta ho toccato personalmente la fatica “mentale” di pensare a come rendere appetibile una competizione dove la fatica la fa da padrone, dove nulla è facile e dove, se sbagli qualche cosa, il tuo lavoro va perso.
Coinvolta dall’organizzatore ed ideatore in persona, Gabriele Bianchin, mi sono occupata della parte mediatica, delle comunicazioni alla stampa e sul web e del reperire parte dei premi e dei pacchi gara, nello specifico il vino in Franciacorta, decisamente la parte più facile e meno pesante visto il grande lavoro svolto dai ragazzi con picconi e pala a spianare la slavina che ha rovinato parte del percorso quasi al Gpm.
Ho cosi avuto modo di vedere l’altra parte della barricata, quella che di solito chi corre non valuta, quella che quando sei in griglia di partenza ed attendi lo start da parte dei giudici non vedi e, forse, non capisci.
Stavolta ho capito quanto sia faticoso anche mentalmente l’attendere le iscrizioni che arrivano nell’ultima settimana e fino all’ultimo non sai quanti saranno i partecipanti, se riuscirai a coprire le spese, se tutto andrà liscio e nessuno si farà del male, se il ristoro sarà sufficiente per tutti o troppo scarso e pregare perché Giove Pluvio non riversi la sua rabbia sul percorso.
Quando poi tutto finisce, quando tutti sono tornati a casa e resta solo da riporre quanto avanzato, il materiale da riportare indietro, allora si che ci si può rilassare e tiri un sospiro di sollievo… anche se durante la gara ero lontana, al lavoro, il pensiero correva lassù a Zone e pensavo: sara finita? Sarà andato tutto bene? Chi avrà vinto?
Non ho potuto fare molto se non quello per cui sono tagliata, scrivere, rompendo le scatole magari ai ragazzi di Pianeta Mtb e Mtb Passion ma ora, col senno del poi penso che ABBIAMO tutti fatto un buon lavoro di squadra, una squadra piccola magari, ma con tanta passione dentro.
Grazie di cuore.
Kathy Pitton
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