La nuova squadra

La nuova squadra

Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


domenica 13 dicembre 2009

In bici con Babbo Natale!






Anzi no, 200 Babbo Natale in giro per le strade di Montebelluna, un colpo d’occhio veramente bello, tutte quelle bianche barbe svolazzanti, pantaloni e giubba rossa e cappellino con relativo ponpon bianco.
Uomini, donne, ragazzi e ragazze, bambini nei seggiolini dei genitori o con le proprie biciclettine colorate a sfilare tra la gente in piazza tra gli sguardi divertiti degli adulti ed increduli dei piu piccoli.
Bella domenica questa, niente gara ma solo una pedalata per beneficenza organizzata alla grande dai Diavoli del Montello e da Pedali di Marca, due realtà trevigiane ben presenti nel mondo dello sport delle ruote grasse.
Ambasciatore d’eccezione dell’Unicef per Guinea Bissau, la pluri campionessa di sci Deborah Compagnoni.

Ed è cominciata come sempre leggendo un trafiletto su Pianeta Mtb questa giornata e mezz’ora dopo ero già a caricare la bike sul camper; qualche cosa di diverso dalla gara domenicale o dalla pedalata per la Franciacorta, un pizzichino di bonta’ natalizia ci vuole visto il periodo e visto che è pro Unicef e non mi sono mai vestita da Babbo Natale in vita mia, via che si parte alla volta del Veneto, Montebelluna per la precisione.
Alle nove del mattino sono a ritirare il pacco gara composto, per l’appunto, da un abito da Babbo Natale completo di barba bianca e berretta, orsetto portachiavi con la maglia dell’Unicef e tanto di numero per la bike.
Mia figlia inizia a ridere nel vedermi infilare la tunica rossa sopra il completo da ciclista, ma il bello viene quando scendo dal camper e mi metto in bicicletta, letteralmente circondata da decine di ciclisti che fanno HoHoHo….. da morire dalle risate!
Partenza un poco caotica alle 10.30 e sfilata fino alla piazza dove il sindaco e le varie autorità ci salutano ed elogiano il nostro modo alternativo di fare beneficenza eppoi via per le strade del paese scortati dalle macchine della protezione civile e dagli Alpini, tutti vestiti di rosso naturalmente.
I ragazzi della squadra locale, i Diavoli del Montello appunto, ci fanno da apri pista e via cosi fino al primo ristoro.
L’andatura è proprio da crociera, sono molti i bambini che seguono il gruppo con le loro biciclettine e dopo il ristoro a base di the caldo, pandoro e panettone, si riparte fino al bivio del percorso corto e lungo: i piccoli e molti altri seguono la strada più breve fino al traguardo, noi continuiamo per il percorso più lungo che il mio contachilometri indicherà in poco meno di 30 km alla fine.
Secondo ristoro, molto gradito da tutti… brule caldo e Pinza, un dolce locale che non ho mai capito di cosa sia composto; sembra polenta con l’uvetta! Buonissimo.
Via verso la fine del “giro turistico” ed all’arrivo ci attende un'altra tavolata con dolci e cioccolata calda, molto gradita oltre che molto buona.
Due chiacchiere, si ripone tutto nel bagagliaio e sembra volata questa giornata diversa dalle solite domeniche in sella, un giorno iniziato con basse e grigie nuvole che sembravano portare acqua o neve e finito con un pallido sole che ha reso piacevole una giornata invernale.
Torno a casa senza quella sensazione di piacere che lascia l’adrenalina dei dopo gara ma con una serenità diversa: forse è pochissimo di fronte alle disgrazie del mondo ma oggi, 200 Babbo Natale hanno voluto contribuire e far sorridere alcuni bambini meno fortunati di noi.
Il numero 21 con il disegno di uno strano barbone in bici lo metterò tra i ricordi di gara e nell’armadio avrò un completo in più… se vi serve un Babbo Natale sapete dove sono!!!
Hohoho

Kathy Pitton

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