La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

Atletica Franciacorta


Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


domenica 31 gennaio 2010

1° Cross delle Torbiere






Il GLiso è sempre il Gliso e dobbiamo tenercelo cosi, un vulcano perennemente in eruzione ad inventare percorsi ed a trovare sentieri che manco morta ho trovato in tutti questi anni in mtb!
E dire che ne ho macinati di chilometri in Franciacorta sulla mia bicicletta ma lui, puntuale come un orologio svizzero, ecco che ti trova le varianti e se non ci sono, le inventa a suon di piccone e badile.
Facciamo un passo indietro e procediamo per ordine.
Sono tre anni che faccio il Campionato Provinciale invernale del Csi e quest’anno, sorpresa, scopro che c’è una gara nuova, il Cross delle Torbiere appunto, organizzata dalle Guide Mtb Iseo, ovvero sia il Glisoni su citato!
Il fatto poi che è a Clusane, a circa 1 km da casa mia poi è praticamente un invito a nozze e certo che la faccio… si ma devo imparare a fare i conti con le mie gambe però, che protestano di brutto visto che ieri sera hanno dato tutto quello che avevano alla ciaspolata a Vezza d’Oglio e che, stamattina, sono mosce e mogie che non vado neanche a spinta.
Cominciamo bene, anzi no, cominciamo con la sveglia che suona alle sette e mi sembra di essere appena entrata nel letto e, nello scendere, sento un cric croc alle ginocchia che mi fanno storpiare non poco il naso..ahi ahi ahi che male!
Si ma arriva Dado a prendermi col furgone, caffè praticamente tiepido e dai che andiamo la dietro la collina.
Cavolo c’è una marea di gente e coda alle iscrizioni.
Giorgio el Mexicano e Silvia, un sacco di ragazzi che ormai riconosco dal colore della giacca, qualche battuta e presa in giro ed arriva anche Zambo; poco dopo siamo a farci un altro caffè sul lungolago, meno male che devo scaldarmi!
Non c’è storia, le gambe non girano, sono stanca e la dimostrazione è la salita appena dopo la partenza; il fettucciato con la neve sgrana il gruppo ma, dall’inizio della salita in poi, non vedo piu nessuno! Mamma che impiastro e mi dispiace che Eugenio e Luca debbano fare da scopa e fine gara.
Luca mi dara anche un paio di spinte lungo la salita e mi dispiace un sacco che abbia dovuto aspettarmi e sopportare la polenta qua presente!
Devo imparare a scegliere ciò che voglio fare, due gare in due giorni sono impossibili ormai, ma mi piace cosi tanto stare in mezzo a questo “ branco di cavalli da corsa” che diventare un ronzino non mi attira proprio, anche se lo sono già…. Ma faccio finta di essere un cavallo baio di razza.
E con questa affermazione mi sono giocata anche l’ultima carta.
Ve beh, giu dalla discesa e quel sentiero con la scarpatella accanto che mi fa paura e sono cotta al punto che ho voglia di girare la bici ed andare a casa.
Quando sopraggiunge la moto che segnala l’arrivo del primo, Pasquali, mi sposto e lascio passare, da qua in poi con molta calma seguo il tragitto e mi avvicino a CLusane.
Luca è andato avanti, non sono più sola e sono contenta cosi, lascio passare quelli più veloci e cerco di non intralciare e quando entro nella parte finale del tracciato segnato dalle fettucce bianche sono sinceramente contenta di essere stata doppiata e che la mia gara finisca qua.
Vedo uno dei ragazzi del R.S. Bike che era in valle ieri sera e mi fa i complimenti, perché, lui dice di non essere riuscito neppure ad arrivare fino a qua in bike stamattina, figurati fare una gara.
Si ma lui è mica mezzo matto come me però.
Mi scappa dia ridere. Ieri sera sono stata brava ed ho corso e raggiunto l’obbiettivo prefissato ma oggi sono stata un vero disastro.
Il bello è che il disastro lo hanno anche premiato con un quarto posto ed un sacco di prodotti alimentari.
Mauro Zambo scappa a casa, deve lavorare oggi, Nonno Volante Natale Reboldi oggi ha fatto da spettatore perché, con i ragazzi del Mtb Iseo Racing, parte per Capo Verde nel pomeriggio per una settimana di relax ed allenamenti al mare… che invidia.
Dado mi accompagna a casa e si ferma un attimo a lavare la bike e per un bicchiere di succo; adesso mi metto tranquilla e cerco di riposare un momento, credo di essermelo meritato.
Chissà perché, seduta sul divano, mi ritrovo con le mani piene di depliants di gare in bike e ciaspolate varie in giro per la Lombardia…..
Deve essere una ben strana malattia la mia, chissà se è curabile o se sono condannata a vita.
Chissa’…..
Alla prossima ragazzi

Kathy Pitton

1 commento:

Anonimo ha detto...

Fortunato il soggetto della foto .