La nuova squadra

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Atletica Franciacorta

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Il mio credo in queste parole

Il mio credo in queste parole


Il vero leone lo vedi solo fuori dal branco.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza pers eguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualche cosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo maggiore del solo respirare. solamente l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendita felicità.

(P.Neruda)

RICORDATI DI OSARE, SEMPRE!!!!


martedì 13 luglio 2010

2° Xc in Maddalena



Che disaster!!!
E perché faceva caldo, e perché io in salita non vado neanche con la teleferica, e perché mi sono trovata alla fine del primo giro con quelli del secondo che mi venivano in senso inverso, fatto stà che non ho proprio idea di come avrei fatto a finirla sta garetta qua sulla montagna in mezzo alla città.
Però mi dispiace, si perché lo scorso anno l’avevo finita, un giro solo ma lo avevo fatto, stavolta non ne ho avuto la possibilità.
Che vado piano lo sanno anche i sassi credo, però di solito non mollo e rampichino o a spinta arrivo in fondo, stavolta mi sono trovata Manfredi Zaglio sul sentiero di gara che mi veniva incontro, giustamente visto che lui stava facendo il secondo giro ed io ero al primo ma non avrei mai pensato che una gara di cross country fosse tracciata in modo che un giro andasse in senso opposto all’altro.
Va beh, vorrà dire che alla prossima volta domanderò se vogliono anche quelli lenti che vanno a spasso e, magari, proverò il percorso per capire se gira in un verso solo.
Ma al di là della gara stessa, è stato un bel pomeriggio, caldo da tropici che neppure l’altezza del Monte Maddalena ha stemperato, mia figlia farmi compagnia ( ed è la parte più piacevole del pomeriggio) e mi sono portata a casa delle crostate comprate lassu’, cosi poi dopo averle mangiate andrò ancora più piano…
Ed è stato strano vedere Zambo in cima alla salita ad aspettarmi per farmi la foto, lui che di solito mi da mezz’ora in gara appiedato dal soffitto del suo ufficio che gli crolla addosso mentre lavora, miracolato di turno decisamente visto che il suo collega è messo molto peggio!!!
A guardarlo sembra abbia avuto una brutta discussione con una pantera, graffi a gogo sulle braccia e sulle mani, testa un poco ammaccata ma tutto ok secondo lui.
Ed in veste di spettatore si presenta mentre io faccio una faticaccia della malora ad arrivare in cima alla salita in asfalto sotto un sole che cuoce le bistecche senza gas; giro su di una strada leggermente in discesa in compagnia della solita moto scopa e poi quel sentiero nel bosco, bellissimo come lo scorso anno, in compagnia di uno dei ragazzi dell’ MBO, Massimo.
Sembra un ottovolante, su e giu tra le piante, scorrevole d asciutto a differenza dello scorso anno in cui il fango abbondava…
E sarà lui a scortarmi all’arrivo quando deciderò mesta mesta di ritirarmi; non avrebbe avuto senso aspettare la fine del passaggio di tutti del secondo giro per seguire il percorso di gara, tenere tutti in ballo due ore non mi piace proprio.
Elsa mi fa una foto al passaggio sotto lo striscione Arrivo, anche se è un arrivo che non conta nulla, andremo assieme a prendere i panini e le patatine e ci siamo sistemate su di un tavolo a fare il nostro pic nic guardando quelli che la gara l’hanno finita davvero.
Oggi è andata cosi, pazienza.
Aspetto l’arrivo di Carlo Zaglio per chiedergli una cosa: se se la sente di essere mio ospite, anzi no, ospite del G.C.Iseo, l’ultimo giovedì di luglio, per premiare i nostri ragazzi del gruppo pulcini mtb, la nostra micro-scuola di mtb per bambini, 37 angioletti scatenati che fanno un pandemonio ogni lunedì e giovedì sera per un ora e mezza!!!!
Sarà bello vedere consegnare le maglie della squadra ed il diplomino ai ragazzi da parte di un Campione del Mondo.
Il tempo passa, due saluti alle ragazze e si torna verso il lago; non ho combinato un gran chè oggi ma, qualche volta, staccare la spina fa bene, se non al fisico, all’anima di sicuro.
Kathy Pitton

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